di Giorgio Cioncoloni
Questa mattina ho depositato al protocollo l’interrogazione che allego
PREMESSO
che l’introduzione del “question time” è stato un provvedimento di notevole valore nell’ottica di un corretto e trasparente rapporto con i cittadini;
che però, così come regolamentato, rischia di costringere i cittadini a lunghe attese per ottenere risposte alle richieste presentate, in quanto condizionate alla convocazione del Consiglio Comunale, in caso di un numero di quesiti inferiore a 4;
che, all’opposto, in caso di quesiti superiore a 3, costringe alla convocazione del Consiglio Comunale con una conseguente maggiore incombenza, seppure di minima entità, sia per il lavoro dei Consiglieri che per le casse comunali, dovendosi pagare i gettoni di presenza;
CHIEDO
se non si ritenga opportuno cambiare il regolamento del “question time”, svincolandolo dalla convocazione del Consiglio Comunale e sostituendolo con un semplice appuntamento mensile in cui, sempre pubblicamente e con regolare verbalizzazione, il Sindaco e/o gli Assessori competenti rispondono alle domande presentate dai cittadini, sempre con un congruo anticipo, senza nessuna limitazione minima di numero, in modo che la procedura sia più snella e con tempi di risoluzione più accettabili.
Questa interrogazione di Giorgio (Cioncoloni) è sicuramente opportuna e utile. Lo è prima di tutto perché si aggiunge ad altre tre (se le mie informazioni sono esatte) e quindi determinerà una sessione di risposte per il 28 luglio, ultimo giovedì del mese, così come previsto da regolamento.
Il secondo motivo riguarda la proposta ch contiene: organizzare la sessione di risposte per ogni ultimo giovedì del mese senza la convocazione del consiglio comunale. Basta la presenza del sindaco e quella degli assessori competenti per le materie sollevate dai cittadini interroganti.Il tutto però con la registrazione video e la verbalizzazione. Personalmente condivido.