C’è bisogno di un comitato cittadino per la valorizzazione della Stazione

di Paolo Scattoni

Questo post ha come obiettivo quello di proporre la costituzione di un comitato per la “salvaguardia e valorizzazione della stazione di Chiusi”. Nel comunicato di Possiamo Sinistra per Chiusi che annuncia la costituzione di un gruppo autonomo in Consiglio Comunale si pone quello della salvaguardia della stazione un punto fermo. Quel comunicato ha ottenuto in pochi giorni su chiusiblog un numero più alto di accessi (390) da qualche mese a questa parte. Come documenta l’immagine anche altri post sul tema hanno ottenuto un buon riscontro. Il tempo medio di lettura di oltre 5 minuti sta ad indicare attenzione a quanto pubblicato.

Da un decennio sono stati pubblicati numerosi articoli sul tema che, però, non hanno avuto risposta. In questo periodo i sindaci che si sono succeduti non hanno mancati di vantare “le magnifiche sorti e progressive” di una stazione in linea. Inizialmente non si è avuto neppure un minimo di ritegno nel proporre una stazione in linea “volante” sui terreni dell’ex centro carni che avrebbe permesso l’accesso attraverso ascensori. Poi è venuta la proposta della stazione  a Montallese.  Si sa di chiusiblog c’è chi non se ne giova. Ormai da tempo ce ne siamo fatti una ragione, ma alle obiezioni provenienti da tanti si poteva rispondere in altre sedi, niente.

C’è voluta un’intervista ad un esperto su Perugiatoday per far riprendere il dibattito. Per capire quanto argomentato con tono talvolta ironico dall’ingegner Cateni basterà una breve citazione.

Se fosse possibile considerare intelligente una stazione Alta Velocità, che dovrebbe sorgere in una posizione grosso modo baricentrica tra le province di Siena, Arezzo e Perugia, in una serie di location che però non sono funzionali a nessuna delle tre province a causa della totale mancanza di efficienti collegamenti stradali e ferroviari in queste zone, ma che vengono spacciate come bacini di utenza potenziali che a momenti nemmeno città come Roma o Firenze potrebbero avere (l’assessore regionale umbro alle infrastrutture Melasecche addirittura parlava della provincia di Grosseto), allora significa che la politica stavolta ci ha offerto una primizia di rara lungimiranza”.

È dunque arrivato il momento per la costituzione di comitato cittadino rivolto a tutti senza etichette di partito. Dovrebbe essere un comitato soprattutto di studio e di sensibilizzazione. Sul tema c’è anche da valorizzare molte competenze che una “città ferroviaria” come Chiusi ha ancora a disposizione. Il comitato dovrebbe accogliere tutti i contributi degli interessati, anche quelli di chi è favorevole alla stazione in linea. Attraverso il confronto si arriverebbe forse a capire la loro proposta.

Credo che oggi si dovrebbe chiedere la eliminazione della previsione di Montallese dal Piano Strutturale. L’inserimento è stato fatto per mostrare una condivisione che non c’è. La decisione non è in capo ai comuni, bensì allo Stato che quella previsione potrebbe comunque attuare e determinare così una variante automatica degli strumenti urbanistici comunali. In quel caso lo Stato se ne prenderebbe la responsabilità e se del caso le popolazioni interessare potrebbero dare luogo a un movimento contrario ad una decisione non condivisa.

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6 risposte a C’è bisogno di un comitato cittadino per la valorizzazione della Stazione

  1. pscattoni scrive:

    Qui a Chiusi nel recente passato abbiamo avuto una conferma della incisivtà dell’azione di un movimento,leggi carbonizzatore ACEA

  2. carlo sacco scrive:

    Questo che dici nella tua risposta è semplice teoria a cui tutti si inchinerebbero ma la pratica- come vedi dagli ultimi fatti e vicissitudini della maggioranza-è ben diversa.E allora si va avanti sempre cosi poi ci si duole di quello che viene prodotto. Da una parte si spinge in un modo poi quando ci si accorge che la politica tende a mettere le proprie bandierine sopra le iniziative altrui,si mettono in atto i rovesci di frittata ed allora si arriva a fare gli auspici che ” occorerebbe pedalare un pochino di più perchè manca poco al traguardo”.Chi e cosa ne soffre da tutto questo ?Chiusi e la credibilità di coloro che hanno le leve del comando e manovrano a seconda di come gliene viene comodo. E allora di cosa ci si lamenta se la gente ancora li vota ? E la gente che li ha lasciati in mezzo alla tempesta- come vedi- si astiene quando erano loro che avevano raggiunto l’accordo o quasi per l’iniziativa e corrono ai ripari (secondo loro)perchè si illudono di dimostrare qualcosa ma sono alla frutta.La politica è una cosa seria anche sbagliando,ma se si rimane legati al proprio ombelico si fa un danno a se stessi ad agli altri.Ormai la lezione si sarebbe dovuta comprendere, ma invano ed allora si pensa di raccogliere i frutti caduti ma sono marciti sul terreno e nonostante questo tali frutti li vorrebbero vendere perchè dicono che non è vero che non siano marci. Storia dello spreco di energie e dell’inconcludenza.

  3. pscattoni scrive:

    X Carlo Sacco. La partecipazione è sempre positiva purché non sia conformismo e adeguamento acritico alle posizioni dei “capi”.

  4. carlo sacco scrive:

    Risposta al titolo: No, non c’è bisogno di un comitato cittadino per valorizzare la stazione ma ci sarebbe bisogno di una maggioranza che si investa di tale interesse per Chiusi e che non sia supina a spinte che vengono dall’esterno ma faccia l’interesse dei chiusini.Il comitato sarebbe bene che nascesse e che esprimesse ciò che ritiene opportuno nel caso che manchi la prima possibilità. Ma sarebbe-lo sò già da me – è condizionale del verbo essere.

  5. pscattoni scrive:

    Arrivato alle 20.53

  6. Gaetano Gliatta scrive:

    Stiamo intanto organizzando, con Marco Lorenzoni, una assemblea pubblica propedeutica alla sensibilizzazione, dei nostri concittadini, circa questo fondamentale argomento.
    Ci stiamo organizzando, parallelamente, alla costituzione di un comitato dei cittadini tutti, che sarà, se il buon giorno si vede dal mattino, molto partecipato.

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