di Paolo Scattoni
Norberto Bobbio, massimo studioso di filosofia del diritto, scrisse pagine illuminanti sul rapporto fra “Democrazia e segreto”. Qui una breve citazione:
“Non si capisce nulla del nostro sistema di potere se non si è disposti ad ammettere che al di sotto del sistema visibile c’è un governo che agisce nella penombra … e ancor più… e ancor più in fondo un governo che agisce nella più assoluta oscurità … un potere invisibile che agisce accanto a quello dello Stato, insieme, dentro e contro”
Si può pensare che un giudizio del genere Bobbio lo applicasse a poteri forti e importanti. Lo stesso Norberto Bobbio utilizzò questa impostazione per valutare la vicenda P2.
Purtroppo certe situazioni si ripetono anche nel piccolo. La vicenda della stazione in linea secondo me ne è una prova. Quello che è stato detto nel Consiglio aperto di sabato 14 è stato oggetto di un articolo sulla Nazione poi titolato “Rivendichiamo la stazione a Montallese”, con tanto di virgolettato.
Insomma si cerca di far passare alcuni impegni importanti dei sindaci con una richiesta della Stazione in linea a Montallese. Il motivo ? Chissà. A noi che siamo fuori dal potere che agisce nella penombra o nell’oscurità non è dato sapere. La stessa localizzazione sul Piano Strutturale a Montallese dal punto di vista urbanistico una totale idiozia, perché non è nei poteri dei comuni stabilire dove deve collocarsi un’opera dello Stato. È un’idiozia che ha una lunga storia. Nell’era Scaramelli si propose addirittura una stazione in linea praticamente volante nella zona ex centro carni, da accedervi tramite ascensori.
Ovviamente la proposta era inconsistente, ma serviva a far passare una decisione presa in altri luoghi. Cosa voglia il governo della penombra o addirittura dell’oscurità non è dato sapere.
Sempre in linea con la fantasiosa proposta della stazione volante, fatta in un periodo in cui l’attuale Sindaco era vicesindaco, oggi abbiamo quella di Montallese, con la motivazione che dove c’è il più ci sta anche il meno. Un’impostazione assurda da rigettare dal punto di vista della disciplina urbanistica che qui a Chiusi ha contato sempre poco.
Dirò di più e sono pronto a dare adeguate motivazioni, se dovesse passare la sconsiderata soluzione della stazione in linea, per noi sarebbe sicuramente meglio che sia fatta il più possibile lontano da Chiusi. Meglio Rigutino di Montallese.
Gazzettieri li definiva Carmelo Bene. Sempre peggio e senza vergogna.
X Luca Scaramelli.” La sollevazione popolare” a cui alludi, credo sia l’unica cosa che li terrorizzi.Non intesa nel senso della violenza che è sempre riprovevole ma intesa come spinta democratica e popolare di chi non vuole gettare i propri soldi(soldi pubblici alle ortiche)per ottemperare ad un concetto di sviluppo che è ormai sorpassato e che abbiamo visto è fallimentare perchè sperimementato in molte parti( Stazione di Reggio Emilia Docet …).Chiediamoci chi sia chi goda e qui ” la rissa” si fà più calda quando si determini la soluzione che questi si prefigurano e guardate non è questione di destra o sinistra ma è questione che di fronte allo stesso sperpero per rimpinguare le proprie casse con i soldi pubblici sono tutti protesi nel dire di non riconoscere più differenze bensì a richiamare un” interesse pubblico” che invece è interesse loro che come succede dappertutto le grandi opere muovono gli appetiti,come avrebbero dovuto muoverli -adesso che m viene in mente- con le Olimpiadi di Roma , poi in maniera intelligente negate.Quante lacrime versate all’epoca…ed appunto sarebbe bene che lorsignori piangano anche adesso e che si rendano conto che la gente non ne può piu che i propri soldi siano gettati in un pozzo senza fondo.Poi a sentirli sono proprio loro che si lamentano che la politica non sia più credibile….e che auspicano che la sinistra si dia una mossa….ma per carità….
X Maria Spina. Non se l’hai già letto. Consiglio “Norberto Bobbio, (2011) “Democrazia e Segreto”, Einaudi (a cura di Marco Revelli). Un libro di poche pagine che sintetizza il pensiero di un grande filosofo.
Non conoscevo il rapporto di Bobbio e ringrazio Paolo per averlo proposto a corollario di questa sconfortante riflessione sulle “ombre e penombre” che gravano sulla testa dei cittadini.
X LucaScaramelli. D’accordo. Ma il paragone con la vicenda carbonizzatore va visto nel dettaglio. ACEA ci voleva rifilare un impianto che diceva sarebbe stato una svolta in tutta europa. Affermazione evidentemente falsa. Il principale difensore locale (sindaco Bettollini) voleva farci credere che non avrebbe avuto emissioni in spregio ai principi della termodinamica.
Eppure per portare avanti con successo le ragioni di chi si opponeva è stato necessario l’intervento di esperti (ingegneri, avvocati, chimici ed esperti di gestione aziendale). Che la stazione in linea a Montallese sia un’assurdità è evidente. Analogamente alla vicenda ACEA c’è bisogno di approfondimenti. Il movimento per l’affermazione di una soluzione del tutto evidente (l’attuale stazione anche per l’alta velocità) dovrà svilupparsi in parallelo con gli approfondimenti. Si dovrà lavorare sui punti che FS e “governo” temono di più. Le Ferrovie temono la pubblicità negativa per un clamoroso spreco, magari fatta conoscere in televisione. La Regione può essere sensibile per il voto fra un paio di anni. Il Comune ugualmente fra tre anni.
A Paolo Scattoni ed a Luca Scaramelli dei quali condivido ciò che hanno sopra espresso,risponderò con una frase che credo inquadri bene la natura del problema che viene dibattuto.La frase è la seguente:”La diffusa saggezza convenzionale economica ma anche politica, è tutto meno che stabile e spesso arriva a teorizzare in poco tempo proprio l’opposto che sosteneva nella fase precedente.Eppure ogni volta che viene impostata una nuova ortodossia, i suoi sostenitori sono sempre traboccanti di fiducia. Peccato che nel valutare retrospettivamente gli eventi, ci si trovi sempre quasi d’accordo che ”le politiche non hanno conseguito i loro obiettivi dichiarati”perchè erano in realtà fondate su pessime idee.E queste ricorrenti pessime idee,spuntano unicamente perchè favoriscono l’interesse di qualche gruppo di potere. Non ci sono dubbi che questo accada regolarmente.” Adamo Smith (Saggio sulle cause della ricchezza delle nazioni. Anno 1776 ). Ed allora all’interrogativo di Paolo Scattoni quando dice che:”a noi che siamo fuori dal potere che agisce nella penombra e nell’oscurità non è dato di sapere” vorrei rispondere che i fatti sono quelli che la condizione materiale della politica e dei partiti che l’ammnistrano sia quella che sia stato raschiato il fondo del barile e l’unica cosa destinata a rimpinguare le casse della politica sono le grandi opere.Gli amici degli amici a questo servono ai partiti.O questo non era chiaro e si era incerti?
Nel consiglio comunale aperto di sabato scorso ho avuto la netta impressione di essere di fronte a quel governo della penombra o dell’oscurità. Una sfilata di interventi di senatori, assessori regionali, consiglieri regionali, sindaci e rappresentanti di categoria che tutti in fila dicevano che la questione è politica perché di cosa sia la stazione in linea e della sua inutilità probabilmente non ne sapevano niente o facevano finta di non saperne niente, perché quel governo della penombra sicuramente ha già deciso di farla sprecando decine di milioni dei soldi pubblici. È bastato l’intervento di un ex ferroviere di Terontola a far capire l’inutilità di una nuova stazione per l’alta velocità, ma gli esimi personaggi neppure ascoltavano, erano con la testa dentro ai propri cellulari a scriversi con chissà chi o magari a cercare un ristorante visto che si era fatta l!ora di pranzo. Servirà una sollevazione popolare, tipo quella messa in piedi per il carbonizzatore per evitare un inutile spreco.