di Paolo Scattoni
Fra le funzioni che ricopre chiusiblog c’è quella di offrire un diario della vita cittadina. È un diario che è possibile consultare attraverso il motore di ricerca che il sistema utilizzato offre.
Non sarebbe quindi giusto ignorare il voto per l’elezione del segretario nazionale, Elly Shlein è stata eletta per questa carica. Si votava anche per il segretario regionale, eletto l’ex sindaco di Campi Bisenzio, eletto Emiliano Fossi.
Come è andata a Chiusi? Si sono recati a votare 329 residenti. Shlein ha ottenuto 193 voti e il suo competitore Bonaccini 133. Emiliano Fossi ha a sua volta prevalso sulla sua competitrice Valentina Mercanti. L’affluenza per i diversi circoli è stata la seguente: Chiusi Scalo 145, Chiusi Città 83, Montevenere 49, Macciano 32, Montallese 19.
Qui finisce la cronaca.
Aggiungo due personalissime considerazioni. La prima riguarda i commenti sulla partecipazione da parte dei media, soprattutto quelli di centrodestra e locali.
A livello nazionali si rileva che il milione di votanti non è che il punto di arrivo di una drastica riduzione rispetto ai quattro milioni che elessero Veltroni e il milione e mezzo del 2018. Sarebbe il segno di una crisi irreversibile. C’è però da dire che il PD è l’unico partito che riesce a mobilitare tanti cittadini. Più che una crisi del partito è il cambiamento rispetto al passato su come si fa politica. Una considerazione analoga può essere fatta per il contesto locale, dove un partecipante su due è un simpatizzante non iscritto.
La seconda considerazione e connessa alla prima. È evidente che il PD locale dovrà ripensare la propria azione troppo spesso appiattita sull’Amministrazione comunale. I 170 iscritti sono un’inezia rispetto al passato quando superavano i mille. L’età media degli iscritti è piuttosto avanzata. Le ricette del passato non bastano più.