di Paolo Scattoni
Questo post riguarda l’annosa vicenda del mancato pagamento da parte della società SDM di Angri (Salerno) dei canoni dovuti al Comune per il diritto di superficie di impianti fotovoltaici sulle pensiline dei parcheggi CLEV, Montallese, area ex Binaglia.
Chi frequenta anche saltuariamente questo blog sa di cosa si parla. Negli ultimi due anni sono stati pubblicati più di 30 post sull’argomento. Chi voglia ripercorrere la vicenda basta che digiti sul motore di ricerca di chiusiblog “fotovoltaico SDM” e troverà il dibattito e le informazioni pubblicate.
La questione non è di poco conto perché è in ballo mezzo milione di euro. Infatti SDM ha pagato il canone soltanto la prima annualità, poi niente più. Nonostante una sentenza a favore del Comune non c’è stato altro pagamento, ma soltanto spese legali, a spese di noi contribuenti ovviamente.
L’ultimo passaggio è stato il più eclatante. Il Sindaco comunica in Consiglio una lettera di incarico concordata con SDM alla SPA regionale Intesa per conoscere quanta energia abbia venduto SDM in tutto questo tempo.
A quanto ne sa chi scrive un incarico oneroso dovrebbe passare per una delibera di Giunta, ma non si trova. Nonostante ciò c’è stata una prima determina di pagamento.
Alcuni consiglieri di minoranza pongono la questione alla commissione consiliare di controllo e garanzia.
È ormai passato più di un mese, ma ancora non se ne sa nulla. È proprio di oggi un sollecito della consigliera di minoranza Capuccini: “Buonasera Dr. Mazzii, la presente al fine di chiedere informazioni circa la documentazione relativa alla vicenda SDM, richiesta per il tramite Commissione Controllo e Garanzia. Rimango in attesa di Suo celere riscontro in quanto dovremmo riunirci quanto prima”.
Quello che la vicenda ormai decennale insegna è la incapacità di comprendere che la documentazione di archivio dell’Amministrazione è un bene comune e non una proprietà privata da rendere nota a piacimento. Comportarsi come se questa prerogativa per i cittadini non esistesse va contro la legge.