Anche Possiamo ha depositato un’interrogazione su fotovoltaico SDM

ricevuto da Lorenzo Magnoni


In merito alla vicenda di SDM e dei pannelli fotovoltaici posti in località Querce al Pino(parcheggio Clev), avendo ricevuto la documentazione relativa, in seguito alle riunioni della Commissione Controllo e Garanzia,

Il Gruppo Possiamo richiede alcuni chiarimenti in merito:


1)A seguito della sentenza del Tribunale di Siena, emessa il 17/12/2020, che confermava e rendeva esecutivo il decreto ingiuntivo di detto Tribunale n. 1270/2017, respingendo l’opposizione e obbligando SDM al pagamento di € 130.047,12, oltre accessori, in favore del Comune di Chiusi.
Perché non è mai stata posta in esecuzione la suddetta sentenza rinunciando al pagamento dovuto?

2) Nel caso in cui si stata valutata l’incapienza della società debitrice, su quale basi e con quali strumenti è stata fatta tale valutazione? E se sono state valutate tutte le strade possibili per l’adempimento del pagamento (Pignoramento immobiliare/mobiliare, pignoramento di conti
correnti o di crediti verso terzi), dato che la società debitrice risulta ancora in essere, poiché il Comune ha stipulato recentemente un accordo con essa.

3) Per quale motivo nonostante la sentenza al punto uno, le spese di incarico del suddetto accordo a Intesa per la valutazione dello stato degli impianti , sono stata divise a metà tra Comune e SDM?

4) In merito all’accordo tra Intesa, SDM e Comune per la riqualificazione degli impianti suddetti, chiediamo se si tratti di un mero accordo verbale o di un accordo scritto.

I Consiglieri di Possiamo Lorenzo Magnoni Daria Lottarini


23/05/2023

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3 risposte a Anche Possiamo ha depositato un’interrogazione su fotovoltaico SDM

  1. pscattoni scrive:

    X Carlo (Giulietti). Comunque vada a finire quella del libro potrebbe essere una buona idea.

  2. Carlo Giulietti scrive:

    Circa tre anni di domande senza risposte chiare, considerato che, chiunque le abbia poste, le risposte sarebbero state dovute ai cittadini di Chiusi, tutti i cittadini, mi pare proprio un comportamento che verrebbe da definire come minimo altezzoso, incomprensibile, soprattutto se non ci sono cose da nascondere.
    Spero sia la volta buona, che si chiarisca la vicenda una volta per tutte, che il prossimo post sul blog sia finalmente l’ultimo sulla vicenda, debitamente chiarita la posizione dell’amministrazione. Se così non fosse ci sarà bisogno che Paolo scriva e alleghi ogni volta anche un “Bignami”, aggiornato via via, per riepilogare tutta la storia a chi come me non ha abbastanza memoria per ricordare tutti i passaggi.

  3. pscattoni scrive:

    Quattro domande ben poste. Sarebbe interessante sapere il perché non si sia provveduto a richiedere il dovuto per gli anni non coperti dalla sentenza. Altri 400.000 euro all’incirca che mancano all’appello. Magari si potrà desumere dalla risposta.

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