di Paolo Scattoni
Maggio è stato un mese effervescente per la politica locale. Questo blog ha cercato di documentarlo e qui si ricordano i tre elementi principali.
Il primo tema, quello più cliccato ha riguardato le voci che si sono inseguite sul quarto assessore. Possiamo ha chiarito che la questione ha riguardato una richiesta presentata che non è stata soddisfatta perché la maggior parte degli eletti di maggioranza avrebbe ritenuto non adeguati i nomi proposti. Questo ed altri punti di dissenso hanno indotto i consiglieri di Possiamo a formare un gruppo autonomo e l’uscita dalla maggioranza.
C’erano state anche voci su una possibile nomina di un quarto assessore indicato la Movimento 5S. L’eventualità è stata smentita da ambedue le parti. Quini questione chiusa.
Il secondo punto, molto più significativo, è stata la costituzione di un comitato per la salvaguardia e valorizzazione della nostra stazione. Il comitato è stato costituito in una iniziativa del 30 presenti una trentina di cittadini, ma le iscrizioni stanno crescendo di ora in ora.
Il neo comitato ha deciso di partire con una raccolta firme con un banchetto in prossimità della stazione stessa per domani giornata della festa della Repubblica.
Della costituzione del comitato saranno informate autorità pubbliche (Presidente e assessore regionali, sindaco di Chiusi e presidente della unione comunale, ecc.), ma anche le stesse Ferrovie. Una nuova stazione in linea ovunque si faccia rappresenterebbe un danno per l’economia delle nostre zone. Sarà compito del Comitato documentarlo adeguatamente dopo anni di voci e bufale che si sono rincorse da più di dieci anni.
Infine maggio ha visto svilupparsi qualche iniziativa su una vicenda che si trascina anche questa da una decina di anni. La ditta SDM di Angri (Salerno) deve al Comune mezzo milione di euro per la concessione in diritto di superficie di aree per il fotovoltaico. C’è stata anche una sentenza in merito (per le prime due annualità non versate, mai richieste. Il 29 dicembre 2022 il Sindaco comunicò al Consiglio l’iniziativa di interessare la società Intesa SPA per una richiesta con la stessa SDM di approfondimento. Nulla si sa che cosa gli attori della vicenda si siano detti o scritti. I risultati provvisori non sono neppure conosciuti dalla Commissione consiliare di controllo e garanzia.Così i due gruppi di opposizione Possiamo e Chiusi Futura hanno presentato complessivamente quattro interrogazioni a cui Sindaco e giunta dovranno dare risposta nel prossimo consiglio comunale.
Vediamo se quanto seminato nel mese delle rose riuscirà a fiorire,
X Luca.Che le cose le facciano le persone credo questa sia cosa non contestabile.Dico questo per un motivo preciso che ha il sapore più dello strategico-politico chè dell’effettiva appartenenza delle idee e del loro colore.In pratica voglio dire che un comitato che si ripromette una battaglia comune su certe iniziative e necessità che riguardano una comunità,secondo me deve necessariamente prescindere dall’appartenenza prettamente politica perchè tu Luca mi insegni che contiene la forza di un gran numero di persone di un ampio spazio politico che per loro natura,etica e necessità personali non gradiscono in genere l’appartenenza ad un qualcosa di politicamente schierato e quindi identificabile.Questo fatto riguarda anche noi-se mi consenti dirlo-che consapevolmente siamo schierati a sinistra più vera che per nostra”cultura” siamo portati ad evidenziare e vivere come rafforzativo etico-politico l’appartenenza(la storia ce lo dice questo e fà parte anche della nostra etica del sentirci e crederci schierati dalla parte dei deboli)ma non tutti e lo ribadisco la pensano come noi e quindi un comitato del genere credo che debba essere esente dal fatto di dover mettere in evidenza le cosiddette bandierine proprio per un motivo prima strategico della lotta del comitato stesso e secondo per avvalorare la posizione comune dando agli altri l’idea che sappiamo rinunciare alla nostra per una finalità comune.Anche la sinistra ne avrebbe da guadagnare.
Grazie Paolo. Un comitato che prevede la presenza di varie sigle politiche e decine di cittadini ha bisogno del contributo di tutti.
Io oltre ad altro ho organizzato e convocato il primo incontro ma per esempio il “manifesto” con I punti fondamentali su cui il comitato lavorerà è stato realizzato da Pierluca Cupelli. Ognuno ci sta mettendo il proprio contributo.
X Carlo Sacco. Ci sarà lavoro per tutti quelli che vorranno collaborare in questo comitato. In fondo anche questa raccolta firme ha visto la collaborazione di molti. All’inizio c’è stato il lavoro di Luca Scaramelli per far partire l’iniziativa di una prima riunione, dove Elisabetta ha proposto la raccolta firme. Gaetano ha prontamente costruito il sito. Poi oggi ci sono stati diversi volontari che hanno lavorato al banchetto. Magari ci sono stati altri contributi che ora mi sfuggono. In un movimento ci sono sempre contributi diversi da diverse persone. Per ora mi sembra che abbia funzionato.
Alle 20,39 la conta delle firme raggiungeva le 376,segno è che il problema è molto sentito ed appena si parla alla gente dello sforzo che si tenta di mettere in piedi per un problema giusto,la stessa gente risponde con grande determinazione.Solo pochi voltano le spalle ed anche qualcuno di nostra conoscenza con sgomento ha dichiarato che firmerebbe senonchè appartenendo alla fetta della maggioranza politica che governa Chiusi è costretto a rinunciare pur riconoscendo la giustezza delle richieste del comitato.Allora di fronte a questo deve essere portato giocoforza in campo il ragionamento che ne traspare e cioè quello che esistono cittadini che per ragione di appartenenza politica nonchè di utilitarismo personale preferiscono andare in tasca all’iniziativa boicottandola pur di non dispiacere alla reggenza politica.Si ripropone in piccolo quello che il grande romanziere Jack London chiamava ”il tallone di ferro”.Ma la cosa non finisce davvero qui ed il problema è più complesso di quanto sembri perchè si nota che esistono anche cittadini che hanno da sempre vissuto all’ombra di quella casa discografica che una volta si chiamava”La voce del padrone”e che oggi ribellatisi a quella voce preferiscono non essere presenti ad iniziative del genere e che forse prediligerebbero il poter piantare le bandierine facendole apparire come frutto esclusivo della loro iniziativa.Un viziaccio privo di autocritica perchè vuol dire: armiamoci e partite !
Le firme sono salite già a 260
Alle 14 le firme per il comitato stazione veleggiavano verso 200
Un tisultato di grande rilievo
Vediamo se i giornali locali ne terranno conto