di Paolo Scattoni
La notizia è troppo gustosa per non essere data subito. Si tratta di una delibera di Giunta del 30 maggio e pubblicata ieri 6 giugno sull’albo pretorio. Riguarda la annosa questione del rispetto (mancato) del contratto per diritto di superficie finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici.
Vale la pena citare un passaggio della delibera che può essere letta per intero in una pagina di chiusiblog.
“– l’Amministrazione Comunale ha tentato di risolvere la controversia in via bonaria consentendo alla controparte di formulare una proposta di estinzione rateale del debito; a tal fine, hanno avuto luogo numerosi incontri (anche in teleconferenza avuto numerosi incontri (anche in videoconferenza) e colloqui telefonici a partire dal mese di luglio 2022, ad alcuni dei quali ha partecipato il legale dell’Ente (avv. Laura Attanasi);
– nell’ambito delle negoziazioni, l’Amministrazione ha formulato con nota prot. n. 18623 del 29.11.2022una proposta transattiva che prevedeva, in sintesi, la risoluzione consensuale del contratto e degli affidamenti in corso del diritto di superficie e, quindi, il rientro immediato nella piena disponibilità dell’Ente degli impianti e manufatti insistenti sulle aree di cui alla deliberazione della G.C. n. 56 del 25.02.2013 e contestuale trasferimento in capo all’Ente delle convenzioni sottoscritte da S.D.M.con il G.S.E. per detti impianti, nonché il graduale recupero da parte dell’Ente di quanto avrebbe prodotto la concessione prodotto la concessione del diritto di superficie;
– successivamente, è stato riscontrato l’interesse di un’impresa che opera sul territorio comunale di rilevare gli impianti, previo accollo del debito del debito pregresso del concessionario nei confronti dell’Ente;
– nessuna delle proposte formulate è stata ad oggi accettata dal concessionario”.
Insomma si è ritardato ad applicare come dovuto un contratto che prevede all’articolo 15 il ritorno del diritto di superficie al Comune insieme alle attrezzature che insistono su quelle aree. Se la cosa fosse stata fatta quando previsto oggi forse quelle aree produrrebbero energia elettrica con un nuovo bando o una gestione diretta. Chi sottolineava quella necessità di applicare il contratto è stato snobbato. C’è stata infatti una lunga battaglia anche su questo blog. Ad un certo punto l’allora sindaco Bettollini paventò la possibilità di un’azione contro chi aveva scritto e ospitato interventi sulla questione. Finora quell’azione non si è vista. Hi che paura!!!
Si è invece preferito il cosiddetto accordo bonario per poi arrivare ad una decisione che avrebbe evitato almeno in parte il danno. Intanto più di cinquecentomila euro sembrano aver preso il volo. Nessuno è responsabile? Evviva