di Carlo Giulietti
Sono praticamente oltre dieci anni che si vaneggia su questa grande, inutile opera che, qualora venisse malauguratamente realizzata, sarebbe solo a pro della speculazione e della distruzione di nuovo territorio, finalmente, grazie anche ad un “gruppo” di persone che si sono fatti promotori dell’iniziativa “Comitato per la valorizzazione della stazione di Chiusi C.T.”, ed alla valanga di continue adesioni, il giusto dissenso può farsi sentire.
Da destra a sinistra, la gente dice no allo spreco di soldi pubblici è un successo del libero pensiero contro le sparate sconsiderate di alcuni politici.
Qualche malinteso può nascere, vista la diversa estrazione politica, la composizione molto eterogenea, ma se riusciremo ad andare avanti, e la spinta dal basso è tale che sembra impossibile il contrario, questo sarà un esempio!
In un commento precedente, Paolo (Scattoni) ha citato un post del 2013 contenuto nel “grande archivio” di Chiusi Blog, l’ho riletto estrapolando alcuni stralci di frasi, che sembrano scritte oggi, nonostante ancora non fossero stati spesi i sette milioni di Euro nell’adeguamento delle strutture esistenti, ad Arezzo come a Chiusi:
-…Un impegno che deve essere continuo e unitario di tutte le Amministrazioni Comunali, dell’intero sistema economico e sociale delle tre province. In questo occorre maggiore compattezza nel saper mettere in campo la forza politica di un’intera realtà. Fino ad oggi questo è stato un limite. Se continueremo a muoverci con iniziative singole e sporadiche, si raggiunge una visibilità del momento: ottima per qualche amministratore, ma non sufficiente per ottenere risultati concreti… (da M. Nasorri)-
– … alcune scelte sono state modificate solo dopo che centinaia di cittadini si sono ribellati contro le Ferrovie tedesche a suon di vibranti proteste. Insomma, bisognerebbe trovare il modo di spronare alla reazione una più larga base di cittadini-elettori-utenti, per poter almeno essere presi in considerazione… (da P. Miccichè)-
–La richiesta è quella di avere dei collegamenti alla linea AV tali che i cittadini che abitano tra Firenze e Roma non siano utenti di serie B … (da M. Mercanti)-
-…Si tratta di costruire una piattaforma locale che può essere presentata nelle varie sedi… (da P. Scattoni)-
-…Purtroppo siamo abituati ad avere amministratori alla continua ricerca di “grandi opere”, che dimenticano invece l’essenziale, le cose più semplici, anche se più utili come in questo caso. A livello locale e nazionale stessa storia: grandi ponti, grandi ferrovie, grandi strade, tanto, pagano i cittadini, adesso questa stazione, a Montallese o Farneta che sia?
Per ogni grande opera però c’è tanta gente che fa grandi guadagni, non sempre onesti, come abbiamo visto ed è molto difficile fermare chi ne sente l’odore… (da C. Giulietti)-.
Quanto scrive M. Nasorri, relativamente alle tre provincie, mi rafforza nella mia idea di cercare appoggi, anche ad Arezzo, non solo tra gli amministratori, ma in primo luogo tra i cittadini, i commercianti, le loro associazioni, le associazioni ambientaliste, il coordinamento pendolari, ecc.
Più diffuso è il movimento più facile ottenere ascolto.