Comunicato su incontro Ministero Infrastrutture e Regioni Toscana e Umbria

Comitato per la Valorizzazione della Stazione di Chiusi-Chianciano

Su La Nazione di oggi 8 luglio, in Cronaca Valdichiana, un articolo non firmato, dà conto di un incontro a Roma tra i referenti del tavolo tecnico per la stazione Media Etruria: Ministero, regioni Toscana e Umbria.   L’articolo informa che questo passaggio sarà seguito da un altro incontro il prossimo primo agosto. Inoltre nell’articolo si dice anche che l’assessore ai trasporti toscano Baccelli ritiene “essenziale sapere che Rfi sia ben decisa e motivata a realizzare l’opera, prima di cominciare a confrontarci sulla localizzazione” A tal proposito va ricordato all’assessore Baccelli che il presidente Giani ha recentemente affermato che ci sarà una nuova stazione a Salcheto, per poi successivamente affermare che non parteciperà a nessun tavolo tecnico, per la MediaEtruria, fino a che non verranno ripristinate le fermate a Chiusi di Frecciarossa e intercity. Evidentemente c’è tavolo tecnico e tavolo tecnico.

Occorre forse anche un chiarimento tra Presidente e Assessore.

Il Comitato per la valorizzazione della stazione di Chiusi-Chianciano Terme è pronto ad incontrare le autorità del territorio interessato per presentare le proprie argomentazione: per un no deciso alla realizzazione di una nuova stazione in linea fra Roma e Firenze. Vogliamo essere ascoltati, chiediamo investimenti per migliorare e potenziare le infrastrutture del nostro territorio, evitando inutili sprechi. La raccolta, in un mese, di duemila firme, testimonia quanto questa posizione e le nostre rivendicazioni siano condivise dalle popolazioni interessate.

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4 risposte a Comunicato su incontro Ministero Infrastrutture e Regioni Toscana e Umbria

  1. carlo sacco scrive:

    Si mi riferivo alla Nazione.Ma nonostante ciò mi sembra proprio che si usino i rimandi,le risposte,le proposizioni in una successione temporale disorientante ed in più dirò che di questi non mi fido perchè i sistemi per prendere tempo e vedere come si possa schierare l’avversario e di quante truppe possa disporre rientra in una strategia da”Cunctator”per delega politica ed in genere succede tutto questo quando il nemico annusa che possa perdere o che almeno la cosa non possa andare tutta secondo le sue previsioni.E allora,posto che chi si abbia di fronte non siano per parafrasare Mottino anagrammando”dei piccoli abitanti di Creta”alias dei cretini,poichè parliamo di tecnici e di politici (ma la mano sul fuoco non ce la metterei sull’integrità professionale di livello di parecchi di questi)il caso vuole che entrino in giuoco le truppe cammellate dei media che da sole spalmino a destra ed a manca l’incertezza della realizzazione che spesso è consequenziale a quanto già deciso da un bel pezzo.Solo che a noi peones non è dato di sapere nè come,nè dove,nè quando.”E’ la democrazia bellezza”,diceva qualcuno.Molte cose in italia continuano a funzionare in questo modo e spesso si assiste a congreghe opposte che di giorno sembrano scannarsi e che di notte vanno a rubare insieme nel pollaio dividendosi le galline.Il caso della”Media Etruria” fin’ora è un esempio calzante.In tal caso la faina dorme nello stesso pollaio delle galline.

  2. pscattoni scrive:

    X Carlo. Se poi ti riferisci a La Nazione, quando non c’è firma il responsabile dell’articolo è la redazione e quindi il direttore del giornale. L’articolo è probabilmente basato su una velina passata ai giornali.

  3. pscattoni scrive:

    X Carlo Sacco. Questo è un comunicato FIRMATO dal Comitato per la valorizzazione della stazione. Su Chiusiblog sono stato sempre attento perché post e commenti siano firmati. Non capisco a cosa ti riferisci.

  4. carlo sacco scrive:

    Vorrei sapere il motivo per il quale non si firmino gli articoli da parte di chi scriva. E’ una facoltà data per legge al giornale di pubblicare senza firma ? Certe cose credo che se così sia facciano riflettere.Le strategie politiche si servono anche del sondaggio e della reazione alla promanazione di notzie. Nessuno ne è esente ma le tinche prima di pescarle nel fondo fangoso del lago di Chiusi le si pasturano ed alla fine abboccano perchè all’interno dell’esca c’è l’amo.E la fine della tinca è quella sul piatto del pescatore. Non è che ci voglia tanto a capirlo.

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