Stazione MedioEtruria, prendendo spunto da un vecchio rapporto del tavolo tecnico e aspettando settembre per, forse, vedere i risultati di quello nuovo

di Carlo Giulietti

Premessa:

Mi scuso con chi ha letto il post che ho pubblicato in mattinata relativo al “Rapporto del Tavolo Tecnico su Medioetruria”, nello scriverlo ho preso per buono il documento che mi aveva passato un amico affidabilissimo, a sua volta convinto della bontà di quanto trovato. Coincidenza ha voluto che, nel dubbio fosse possibile un errore così marchiano, come quello contenuto nel rapporto (si faceva anche riferimento alle stazioni di Chiusi ed Arezzo , scrivendo che, se fossero state scelte come stazione Alta Velocità ci sarebbe poi, stato da adeguare i marciapiedi ecc, cosa, in realtà, già fatta nel 2017), effettuando una ricerca per verificare, digitando: “rapporto del tavolo tecnico…”ho trovato proprio “Rapporto finale del tavolo tecnico su Medioetruria”, ovviamente su Regione Toscana – Dal link però era solo consentito di scaricare il PDF. Il problema è che non ho notato non fossero disponibili date di riferimento, ma era lo stesso che avevo avuto in precedenza, quindi, grave errore, l’ho preso come conferma.

Nonostante tutto, prima di diffonderlo su Facebook, ieri lo avevo diffuso diversamente uno simile con vari dubitativi e infine questo: “… ma se le cose stanno come scrivo, sarebbe servita una maggior precisione. Se mi dovessi sbagliare mi scuso…”– purtroppo nessuno ha messo in dubbio quanto affermato.

Oggi, dopo che un amico, cui sono grato, mi ha riacceso il dubbio e mi ha detto anche che il tavolo tecnico era stato riaggiornato a settembre, ho approfondito la ricerca seguendo altre strade e sul sito della Regione sono riuscito a trovare lo stesso documento, ma con data antecedente l’esecuzione dei lavori.

Colpa mia, naturalmente, per questo errore, ma se i nostri politici che hanno in mano decisioni così importanti e sentite, si fossero orientati a seguire la strada della logica, per tempo, e avessero preso l’unica strada per la valorizzazione delle adeguate stazioni esistenti, oggi anche io/noi, noi non staremmo qui a perdere tempo per star dietro ai loro continui rinvii con il timore di scelte sconsiderate.

Considerazioni sulle ipotesi di localizzazione:

Comunque il mio post era l’introduzione ad un secondo, dove, partendo dalle criticità descritte, un po’ per tutte le localizzazioni, avrei ribadito l’inutilità di analizzare all’infinito i pro ed i contro per cercare di far emergere i dati più favorevoli al risultato con il maggior sperpero, ovunque fosse individuato.

L’UNICA SOLUZIONE LOGICA E MENO FAGOCITATRICE DI RISORSE ECONOMICHE, DI TERRITORIO, VERAMENTE A FAVORE DEGLI INTERESSI DEI PASSEGGERI, DEI TURISTI ECC. Può ESSERE INDIVIDUATA SOLO NELLA SCELTA DI VALORIZZARE, MIGLIORARE, RENDERE, SEMMAI, MEGLIO RAGGIUNGIBILI LE DUE STAZIONI ESISTENTI.

Destinare, insomma, i fondi disponibili a migliorare l’esistente per renderlo utilizzabile da più abitanti e turisti possibile.

Come ho già avuto modo di scrivere, LE DUE SEDI DI AREZZO E CHIUSI, INSIEME, potrebbero consentire quello che nessuna altra localizzazione sarebbe in grado di fare perché Arezzo o Rigutino sarebbero troppo sbilanciate verso nord e Chiusi o Montallese-Salcheto verso sud. Per un turista che volesse andare a Poppi o La Verna ad esempio, sarebbe più agevole passare per la città del Petrarca, da Chiusi, invece, per raggiungere San Casciano o Panicale e così via.

Ci sarebbero ANCHE VANTAGGI PER LA REALIZZAZIONE DEI PARCHEGGI a servizio dei viaggiatori che potrebbero voler raggiungere le stazioni in auto perché l’utenza si suddividerebbe in due parti ,richiedendo spazi dimezzati.

L’UTENZA POTENZIALE QUASI RADDOPPIEREBBE per la vastità di territorio che si potrebbe coprire, a scanso di calcoli ferruginosi che possono proporre “fantastici” aumenti vertiginosi di clientela per “fantastiche” stazioni in linea.

Le altre sedi sarebbero le CLASSICHE CATTEDRALI NEL DESERTO (anche Salcheto e in parte, Rigutino) escluse dallo scambio ferro-ferro e con la maggior parte dei collegamenti gomma/treno da realizzare ex novo.

Questa mi pare essere la realtà, SE POI LA POLITICA SI FARÀ GUIDARE DA INTERESSI DI PARTE, da lobby o da chi alza di più la voce e non la seguirà, DOVRÀ FARLO SAPENDO DI SBAGLIARE E DI NON FARE GLI INTERESSI DEI CITTADINI E DEL GRANDE VALORE DEL NOSTRO TERRITORIO.

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