di Alessandro Fedi
Buon pomeriggio Paolo, sto tornando da Livorno per lavoro e mi sono imbattuto in un caso che voglio proporti, per spiegare in maniera semplice il potenziale della linea Chiusi – Empoli. Il viaggio è Pisa – Chiusi (da Livorno sarebbe lo stesso). La prima combinazione prevede il cambio ad Empoli percorrendo la Empoli Chiusi: partenza ore 16.32, arrivo a Chiusi 19.44. 3h 12′ di percorrenza.
Il secondo caso prevede stessa partenza da Pisa, proseguendo con lo stesso treno per Firenze e poi cambiare per chiusi
Adesso immaginati una Chiusi Empoli potenziata (doppio binario) ed elettrificata ( percorsa dai nuovi elettrotreni )
Altro che 45 minuti in meno…
Sono tracce reali.Tra l’altro anche ieri sono andato a Livorno via Siena ed ho guadagnato quasi un’ora che se fossi passato per Firenze.
Certo, la linea adesso è poco affidabile, ci vorrebbe di potenziarla per rendere il servizio stabile e migliore
Il post di alessandro l’ho vissuto sulla mia pelle quando studiavo a Pisa (già allora era un viaggio disastroso con cambio a Empoli -abitando a Chianciano, prendevo il treno a Montallese -); disastro verificato nuovamente quando mio figlio prendeva il treno da Pisa per Chiusi via Empoli (un cugino lo portava in auto, qualche volta, fino ad Empoli). Sulla tratta Empoli Siena Chiusi abbiamo registrato – sull’orario previsto di arrivo – ritardi fissi (qualcuno ha parlato di ritardi “fisiologici”) con punte,talvolta, di oltre 40 minuti. Morale: Enrico passava sempre da Firenze. Potremmo contrabbandarlo come slow living? 🙂
Ogni volta che si parla della linea Chiusi – Siena mi torna in mente una partecipatissima assemblea nella saletta del teatro, strapiena, in occasione di una tornata elettorale.
Scopo principale era, per il partito egemone di allora, convincere gli elettori chiusini che la soluzione migliore per tutti sarebbe stata dirottare i tutti i fondi disponibili, una grossa cifra, per la Chiusi-Siena-Empoli, per la sola tratta a nord di Siena, con il patto che, appena sistemata quella parte, ci sarebbe stato un altro finanziamento per la parte rimanente. Non so se fossero in malafede, ma i propugnatori della tesi seppero convincere la gran parte dei presenti e dettero una solenne fregatura, che ancora scontiamo, al nostro comprensorio. Grave la colpa dei politici locali, che per primi si sarebbero dovuti dissociare.
Quando presenti un progetto come questo ti rispondono che non ci sono i soldi. Andrebbe forse pensato per passaggi progressivi. Oggi per tagliare i tempi Chiusi-Siena bisognerebbe raddoppiare almeno una parte per evitare gli incroci che sono oggi alla base della maggior parte dei ritardi. Poi il completamento del raddoppio ed elettrificazione. Si potrebbero anche ricercare gli studi del geologo professor Malesani che ipotizzava un breve tunnel per evitare l’ansa di Rapolano. Ma non sono un esperto e la chiudo qui.