Stazione Medioetruria AV, altro tavolo tecnico

di Carlo Giulietti

Difficile convincere chi non vuol convincersi che l’unica possibilità sta nel lasciarla a Chiusi Chianciano Terme e Arezzo Centro

A brevissimo ci sarà un nuovo incontro dell’ormai famoso Tavolo Tecnico (probabilmente il 26 ottobre si terrà quello previsto per il 19 scorso e rinviato) al quale siederanno i responsabili di Ferrovie (RFI – Italferr), Regione Toscana e Regione Umbria, allo scopo di individuare il posizionamento della fermata per l’Alta Velocità nella tratta intermedia tra Roma e Firenze.

Probabile che, anche stavolta, ci sia una nuova fumata nera perché le posizioni sono diverse, apparentemente inconciliabili e l’impatto che la eventuale decisione potrebbe avere sono di peso elevatissimo per il futuro dei territori e delle persone coinvolte. L’economia e l’aspetto delle zone interessate potrebbe subire cambiamenti notevoli e se la scelta dovesse, malauguratamente, andare nella direzione di una nuova struttura nelle nostre campagne tra Chiusi e Arezzo, sarebbero in gran parte in senso negativo.

Come Associazione per la valorizzazione delle attuali stazioni storiche di Chiusi CT ed Arezzo siamo assolutamente contrari alla sconsiderata ipotesi di realizzare una nuova stazione in linea, ovunque, ipoteticamente, dovesse essere collocata, per tantissimi motivi più volte ripetuti e motivati, anche perché, da subito, le stazioni esistenti sono operative per ricevere i treni dell’Alta Velocità.

Sono stati investiti circa sette milioni per adeguarle, sia la stazione di Chiusi, che quella aretina, la quale, per di più, successivamente è stata rimodernata tutta la zona esterna come da foto. Si legga sull’immagine cosa ne pensava, allora, il sindaco della città del Saracino, avrà cambiato idea anche lui?

Qualora si volesse (in realtà si dovrebbe a prescindere) investire nel miglioramento delle connessioni nelle nostre zone, di cose da fare, in cantiere, in programma e da programmare, ce ne sarebbero/sono a iosa, e non ci sarebbe bisogno che certi politici, non “connessi” con il territorio, tentassero di inventare nuovi “castelli in aria” arrampicandosi sugli specchi per giustificarli.

Non voglio assolutamente farlo, ma fossimo in altri territori, verrebbe da pensare che ci potesse essere interesse a fare piaceri o rendere servizi, alla “speculazione” che spinge in questo senso.

Voglio ricordare che in questa zona, del sud della Val di Chiana, sono decenni che non vengono effettuati investimenti sostanziali nelle infrastrutture, che il miglioramento dei collegamenti con i territori umbri con i quali interagiamo costantemente è fondamentale, che RFI possiede varie strutture, intorno e nelle stazioni, che potrebbero essere riqualificate in collaborazione con le amministrazioni pubbliche per realizzare quella che è la loro moderna concezione di stazione (“… di nodi trasportistici e poli di attrazione efficacemente integrati sia con le reti di mobilità urbana che con il contesto circostante. La sfida è quella di generare un effetto a catena che, partendo dalle stazioni, incoraggi gli investimenti, fornisca nuovi servizi ai viaggiatori e più in generale ai cittadini, migliori la qualità della mobilità e della vita nel quartiere e nelle aree circostanti…”), che nel nostro comune esiste un progetto di centro intermodale che sarebbe attualissimo, iniziato, ma mai decollato, ecc, ecc, ecc…

Possiamo sbagliare, ma molto probabilmente sarebbe più utile che la politica spingesse in queste direzioni

Note

Sedi in discussione per la fermata AV:

Chiusi CT e Arezzo (Stazioni esistenti)

Salcheto-Tre Berte nel comune di Montepulciano (Nuova costruzione)

Creti-Farneta nel comune di Cortona (Nuova costruzione)

Rigutino nel comune di Arezzo (Nuova costruzione)

-Contattateci, ogni contributo di idee e partecipazione è ben gradito-

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Una risposta a Stazione Medioetruria AV, altro tavolo tecnico

  1. carlo sacco scrive:

    Ho gia detto più volte e l’ho scritto- ma l’hanno certificato anche altri- che la politica oggi si autoalimenta con le Grandi Opere dalle quali trae sostentamento, voti e consensi dagli amici degli amici.E questo non è un discorso qualunquistico e detrattore. In più, mi sembra che siamo al punto che sia reputato necessario dai vertici politici di tutti i partiti-con pochi esclusi- che sia diventato redditizio spendere cifre inconsulte con le quali si dice e si crede di azionare ” il moltiplicatore” indipendentemente dalle necessità, dove l’inutile e il dispendioso diventerebbe ”il necessario”.Dico questo perchè se si andasse a verificare le convenienze si vedrebbe che la Stazione di Chiusi sia nelle condizioni di assolvere ad un ruolo centrale per il soddisfacimento dei bisogni dei territori con una spesa di gran lunga relativa a confronto di quella ipotizzata per la ”Stazione in Linea.Occorre anche tenere conto che una stazione in mezzo ai campi debba comportare strutture logistiche ex novo che farebbero innalzare ulteriormente il budget di spesa. In questa penuria di risorse quindi la tendenza sarebbe quella di adire ad una nuova stazione in linea? Sarebbe vergognoso ed i cittadini tutti non tollererebbero tale decisione perchè la stazione in linea già esiste ed è la Stazione di Chiusi Chianciano Terme dove son stati già investiti 7 milioni e mezzo di euro per adeguarla alle fermate del Frecciarossa.

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