Comunicato dell’associazione OpzioneZero (ex comitato per la valorizzazione delle Stazioni delle Stazioni Storiche di Chiusi Chianciano Terme e Arezzo centro).

inviato da Carlo Giulietti

L’associazione “Opzione Zero”, ritiene la realizzazione di una nuova stazione ferroviaria dedicata esclusivamente alla fermata di alcuni treni AV dannosa, oltre che inutile.

Il parere dell’associazione, è che l’unica possibile risposta-soluzione che potrebbe fare l’interesse dei territori, dei viaggiatori, dei turisti, dei pendolari, anche valutando il rapporto dei “Tavoli Tecnici” istituiti allo scopo, può essere solo nell’impiego e valorizzazione-potenziamento delle due stazioni esistenti di Chiusi CT e Arezzo Centro INSIEME, già adeguate allo scopo e pronte fin da subito a svolgere la funzione di nodo ferroviario AV integrato con la “linea lenta” destinando, semmai, al miglioramento di queste (utile a prescindere) i fondi previsti per la nuova opera

A sostegno di questo obiettivo ha raccolto, dopo la costituzione, migliaia di firme in presenza in varie cittadine di Toscana e Umbria, ha organizzato dibattiti pubblici, Flash Mob e trovato condivisione e collaborazione con varie associazioni territoriali, compreso Legambiente, anche organizzazione nazionale.

In merito alle ultime decisioni sulla stazione AV, “Opzione Zero” non condivide quanto emerge dalle conclusioni dalle analisi dei Tavoli Tecnici:

1) perché le giuste, logiche premesse, che si ritrovano in entrambi i documenti finali dei Tavoli Tecnici (del 2015 e del 2023) non vengono tenute nella dovuta considerazione, né per quanto riguarda l’impatto ambientale, né per quanto concerne l’integrazione con il territorio (tra l’altro, secondo il concept RFI “la stazione è parte integrante del tessuto urbano”. Può valere per Creti?)

Non viene neppure preso in considerazione il principio di quanto espressamente riportato proprio nella L.R.Toscana 65/2014, la quale prevede all’art. 4 che “le trasformazioni che comportano impegno di suolo non edificato a fini insediativi o infrastrutturali sono consentite esclusivamente nell’ambito del territorio urbanizzato.

[…] NUOVI IMPEGNI DI SUOLO A FINI INSEDIATIVI O INFRASTRUTTURALI SONO CONSENTITI ESCLUSIVAMENTE QUALORA NON SUSSISTANO ALTERNATIVE DI RIUTILIZZAZIONE E RIORGANIZZAZIONE DEGLI INSEDIAMENTI E DELLE INFRASTRUTTURE ESISTENTI”. (in questo caso strutture esistenti ci sono, eccome!)

– Da tener presente che pure la Regione Umbria nella L.R. 1/2015 “Testo Unico del governo del territorio” e nel relativo regolamento attuativo ha introdotto il principio del contenimento del consumo di suolo, di riuso del patrimonio edilizio esistente e di rigenerazione urbana. –

2) Perché nell’analisi delle diverse possibili proposte realizzative, MAI viene presa in considerazione la possibilità che i tecnici hanno definito “opzione zero” e che consiste nel lasciare a ENTRAMBE LE DUE STAZIONI ESISTENTI, DI CHIUSI CT E AREZZO CENTRO (vengono sempre esaminate solo singolarmente, stazione per stazione) il compito di assolvere al servizio di Alta Velocità, suddividendo le fermate tra i due nodi ferroviari e questo, ovviamente, falsa il risultato finale.

3) L’associazione ritiene, inoltre, assolutamente incongrui i costi di adeguamento indicati per la stazione già esistente di Chiusi, difficilmente giustificabili anche confrontati con la precedente relazione sulla base della quale furono già effettuati alcuni lavori necessari, così come per Arezzo.

“Opzione Zero” intende continuare ad impegnarsi per impedire l’inutile, possibile scempio e insieme alle altre associazioni, sta organizzando nuovi incontri pubblici allo scopo di informare i cittadini sulle conseguenze di uno spreco assurdo di territorio e di risorse, del danno alle potenziali utenze e per ribadire un NO deciso alla proposta Creti.

Il prossimo incontro pubblico è già previsto martedì 20 alle ore 18 presso il Centro Formazione a Sinalunga. Successivamente dovrebbero essere organizzati altri in varie località del circondario, Chiusi compreso. “Opzione Zero” prende infine atto, favorevolmente, dell’iniziativa del Sindaco di Chiusi e apprezza il contenuto della lettera inviata al Presidente della regione Toscana, condivisa da molti sindaci senesi, anche perché in linea con quanto sempre sostenuto dall’Associazione Opzione Zero, dalle altre con cui collabora e da alcuni sindaci umbri.

Accettando l’invito dello stesso Sindaco a battersi tutti insieme per lo stesso obiettivo senza aspettare oltre, ha chiesto un appuntamento per invitarlo ad organizzare insieme un incontro pubblico dove ribadire e condividere le motivazioni racchiuse nella “opzione ZERO

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2 risposte a Comunicato dell’associazione OpzioneZero (ex comitato per la valorizzazione delle Stazioni delle Stazioni Storiche di Chiusi Chianciano Terme e Arezzo centro).

  1. Carlo Giulietti scrive:

    In effetti nell’invio del comunicato c’è stato un malinteso e alla fine è stato diffuso all’ultimo minuto, il che ha comportato che venisse pubblicato solo da alcuni dei destinatari.
    Comunque, anche se fuori tempo, il contenuto del comunicato è corretto e corrisponde anche a quanto l’associazione ripete da tempo.
    La novità riguarda la continua adesione di politici di ogni livello sulla posizine dell’associazione e di molti altri.
    L’incontro pubblico che si è tenuto martedì 20, presso il Centro Formazione a Sinalunga, con una partecipe presenza di pubblico e una significativa rappresentanza politica regionale e di amministratori locali, ha confermato che quasi tutti i sindaci della provincia di Siena (Unione dei comuni Valdichiana Compresa) si sono schierati sull’”opzione zero”, ossia, la valorizzazione delle due stazioni esistenti di Chiusi CT e Arezzo centro e contro ogni nuova costruzione di stazione in linea in Val di Chiana. Sulla stessa posizione la rappresentante regionale ed i componenti delle associazioni presenti.
    In più il Sindaco di Sinalunga, Edo Zacchei, ha affermato che verrà modificato il PSI stralciando l’ipotesi MedioEtruria a Tre Berte in favore dell’Opzione Zero.
    Difficile pensare, solo pochi mesi fa, che avremmo raggiunto un simile risultato, in parte, “merito” della scelta di localizzare “il danno” alle Leopoldine di Creti

  2. pscattoni scrive:

    Questo comunicato è pubblicato con qualche ritardo perché l’invio non era accompagnato con la richiesta di pubblicazione. Chiedo scusa.

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