di Paolo Scattoni
Come più volte richiamato, questo blog vuol essere un diario di Chiusi e dintorni. Ovviamente Perugia non rientra nei “dintorni”. Si fa un’eccezione soltanto perché da chi sarà sindaca dopo il ballottaggio ci potrebbero essere conseguenze soprattutto in merito alla possibilità di collegamento più veloce fra Chiusi e il capoluogo umbro.
Le due candidate sono Margherita Scoccia e Vittoria Ferdinanti. La prima rappresenta la continuità con l’amministrazione precedente (di centro destra) della quale Scoccia è assessore uscente. Da sindaca sarebbe fortemente influenzata dall’assessore regione ai trasporti Melasecche che di un collegamento veloce con Chiusi per una valorizzazione della nostra stazione non vuole sentir parlare.
Ferdinandi invece è stata presentata da gruppi civici e dalle forze di centro sinistra. È una candidatura interessante. Nuova alla politica a questi livelli, vanta una storia di impegno nel sociale. Il suo lavoro è nel settore della psicologia clinica, ma è anche impegnata nelle gestione del ristorante Punto Zero, dove metà del personale è composta da ragazzi con problemi mentali. Per questo ha ricevuto un riconoscimento dal presidente Mattarella.Negli ultimi giorni ha ricevuto l’appoggio di ambienti cattolici progressisti.
Al primo turno il vantaggio su Coccia è stato di appena 600 voti. Un’inezia. Comunque appena ieri ha annunciato che in caso di vittoria nominerà assessore al bilancio Alessandra Sartore, personaggio importante della politica per essere stata sottosegretaria all’economia del governo Draghi e precedentemente assessore al bilancio della Regione Lazio. Inoltre conosce bene Perugia per aver studiato nell’università della città.
Sul collegamento Chiusi Perugia Ferdinandi non fa cenno nel suo programma elettorale, ma da alcuni segnali si percepisce la disponibilità a discuterne. Già qualcosa per iniziare un confronto.
Il risultato del ballottaggio ha visto prevalere Vittoria Ferdinandi, nuova Sindaca di Perugia. Ora è urgente attivare contatti per un’azione per migliorare i collegamenti con Perugia.
Vivo a Bologna da quasi vent’anni e penso di conoscere abbastanza bene il fenomeno del collegamento veloce dei piccoli comuni alla città. Purtroppo, è un tema che va affrontato con molta attenzione. Collegare un piccolo paese a una città spesso comporta la trasformazione del paese in una zona dormitorio, dove i servizi tendono a sparire: perché dovrei usufruire di un servizio locale se posso raggiungere rapidamente la città dove i servizi offerti sono sicuramente migliori o semplicemente più assortiti? Una delle prime conseguenze è che i giovani si trasferiscono sempre più vicino alla città, causando l’invecchiamento delle realtà periferiche.
Gli open data della regione Emilia-Romagna, dove vivo, offrono molti dati liberamente consultabili che testimoniano questo scenario. Uno scenario economico di questo tipo solitamente conduce a un declino dei servizi e a una depressione delle economie locali dei piccoli paesi, che si trovano sempre più a barattare la propria identità locale in favore di una trasformazione in area suburbana. Penso che Chiusi abbia già infrastrutture importanti come l’autostrada e la stazione ferroviaria, e non so se queste, al giorno d’oggi, contribuiscano in modo rilevante a rallentare il “declino” del paese. In conclusione, mentre i collegamenti efficienti possono offrire molti vantaggi, penso che è essenziale affrontare questo tema con una visione olistica, che consideri gli impatti a lungo termine sulla comunità, l’ambiente e l’economia…