di Paolo Scattoni
Gira con insistenza sul web la notizia di uno studente diciassettenne di origine italiana, residente in Gran Bretagna, che avrebbe realizzato con successo un piccolo reattore a fusione nucleare. Sarebbe una realizzazione straordinaria’ praticamente il Sacro Graal della produzione dell’energia inesauribile a bassissimo costo Aspettiamo le verifiche perché spesso si è assistito ad annunci simili poi risultati senza fondamento Auguriamo al ragazzo e a noi stessi che sia la volta buona.
Quello che mi ha colpito è il nome del giovane inventore: Cesare Mencarini. È un cognome diffuso dalle nostre parti Chissà che non abbia parenti qui da noi.
Questa intervista chiarisce molti dubbi https://www.redhotcyber.com/post/intervista-a-cesare-mencarini-un-hacker-di-17-anni-he-ha-creato-un-reattore-nucleare-al-college/
I 6000 euro li avrebbe messi la scuola. Ho ricordi remoti (1977!!!) di quando ero alla University of Newcastle upon Tyne. I progetti degli studenti universitari di ingegneria erano finanziati. Anzi i passaggi preliminari (per esempio le procedure di acquisto dei materiali) facevano parte del percorso di formazione. Per ora la notizia è stata raccolta da più siti alcuni più credibili altri meno. Vediamo se qualche rivista specializzata ospiterà un articolo di Mencarini.
Mah, 6000 euro a un diplomando… Per un progetto di alta innovazione, 8 anni fa non siamo riusciti a convincere un’azienda a investirne 10000 (10000 li avremmo investiti noi progettisti direttamente): non erano convinti dei tempi di ritorno dei soldi. La notizia di questo ragazzo sembra poco credibile. Spero di sbagliarmi, davvero.
Condivido i dubbi. Un aspetto che però mi ha colpito è quello del finanziamento. Dove in Italia sarebbe stato possibile ottenere circa 6000 euro per un progetto per la maturità ( https://www.iflscience.com/17-year-old-builds-a-nuclear-reactor-for-high-school-qualification-75664 ), sempre che non sia una bufala anche questa.
Speriamo sia vero. Lo scetticismo è d’obbligo, in questi casi: data l’età, mancherebbero sia le competenze tecnico-meccaniche, i materiali e le attrezzature necessari sia le competenze fisico-matematiche. Insomma, non si tratta di roba che “smanettando” si riesce a trovare casualmente, anzi. Aspettiamo fiduciosi.