Lo studio per il collegamento Chiusi-Perugia, variante “moianese”, è davvero finanziato?

di Paolo Scattoni

Sembrava fatta. Voci di varia provenienza ci avevano dato la notizia della decisione della provincia di Perugia di stanziare uno studio di fattibilità per un ipotetico quinto lotto della ristrutturazione della Pievaiola (in attuazione).

Praticamente una decisione che vede una larga condivisione. Purtroppo, però, quando si è andati a chiedere quale atto ufficializzasse la decisione non c’è stata risposta convincente. Senza l’atto non c’è decisione, ma purtroppo questo noto principio sembra sconosciuto.

L’ultima voce (l’ennesima) ci racconta che la decisione è contenuta nell’ultima variazione di bilancio. Alla richiesta a chi lo dice è stato chiesto di individuare il passaggio dell’atto dove lo stanziamento è contenuto. La risposta è stata che questa operazione è troppo complessa. A noi che siamo sprovveduti campagnoli, non risulterebbe. A chi ha contribuito sullo specifico passaggio della variazione basterebbero pochi minuti per dirci dove trovarlo. A mio modesto parere c’è una certa ritrosia a dircelo.

Se la richiesta viene fatta allo sportello del cittadino, meritevole istituzione, l’Amministrazione ha trenta giorni per la risposta. Speriamo che non li voglia utilizzare tutti, anche perché la conoscenza di questo elemento potrebbe essere utile per una sana campagna elettorale.

Il mio personale apprezzamento per la candidata Proietti è noto. Sono sicuro che voglia trovare dieci minuti per una risposta.

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3 risposte a Lo studio per il collegamento Chiusi-Perugia, variante “moianese”, è davvero finanziato?

  1. Paolo Scattoni scrive:

    Soltanto una precisazione per Carlo (Sacco). Non ho alcuna informazione in più rispetto a quelle rintracciabili su OpzioneZero, Primapagina e sul web in genere. POssiamo confrontarci tranquillamente sullo stesso piano.Condivido l’analisi di Enzo (Sorbera). Mi permetto di aggiungere che la vicenda è vecchia di qualche decennio (fonte Lorenzoni) dove una decisione che a noi pare naturale trova ostacoli poco spiegabili. Purtroppo sia Perugia che Siena sono città che non considerano l’importanza dei loro territori. Nessuno ci spiega il perché. Purtroppo ambedue le città sono pesantemente influenzate da circoli più o meno riservati, non interessati a quello che avviene al di là delle mura urbane.

  2. carlo sacco scrive:

    X Paolo Scattoni. Pur comprendendo ciò che ci auguriamo tutti possa essere una risposta completa,così come la poni nel tuo scritto non mi sembra un buon biglietto di presentazione in quanto da quello che dici non c’è bisogno di essere ‘campagnoli” ma si possa pensare che si stia incincischiando perchè il decisionismo che prima sembrava esistere sull’argomento del finanziamento possa essere evanescente via via che il tempo passi e sull’argomento alla fine resti una manciata di mosche.non voglio fare i processi alle intenzioni per carità ma credo che tutti oggi siamo troppo abituati a vedere come si comporta la politica quando nel tempo si passa dal si al ni e poi al no ma forse e poi al no. Bene il tuo sollecito che manifesta una volontà di veder chiaro fino in fondo ma chi dà quelle risposte che mi sembra hai avuto tu dovrebbe confrontarsi prima con le istanze di una politica programmata in maniera seria se si vuole avere una speranza di vincere, ed in questo caso mi sembra che la ”nebbia in val padana” sia ben lungi da essere dissolta. E allora ?

  3. enzo sorbera scrive:

    La ritrosia può significare poche cose,tutte negative:
    a) l’atto non c’è;
    b) l’atto non c’è ancora, ma è in avanzata fase di studio (e potrebbe sfociare in nulla di fatto);
    c) l’atto c’è ed è “nascosto” tra le pieghe di altri atti (prassi abituale dei nostri governi centrali e periferici – fulgido esempio le leggine “milleproroghe”-) da cui segue che, se è “nascosto” o in “gestazione”, vuol dire che è materia controversa tra interessi divergenti che potrebbero guastare la campagna elettorale.
    Insomma, l’ennesima dimostrazione di pochezza di gruppi dirigenti, incapaci di scelte chiare e definitive: lasciarsi la porta aperta per smentite e distinguo è l’unico sport in cui sono eccellenti.

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