Trasporto locale e sviluppo in un programma per le elezioni regionali in Umbria?

di Paolo Scattoni

I due comunicati di PD Valdichiana e 5Stelle della Toscana riportati anche su Chiusiblog, sono stati accolti da un iniziale scetticismo.  Dopo gli approfondimenti il vento è cambiato. Finalmente ci sono posizioni messe nero su bianco sul tema infrastrutture e trasporti: no a Creti si alla valorizzazione delle infrastrutture esistenti di collegamento fra Umbria e Toscana. Ma quali potrebbero essere gli sviluppi?

Evidentemente la palla deve passare al versante umbro dove fra poche settimane si terranno le elezioni regionali. C’è una posizione congiunta dei parlamentari PD umbri Anna AscaniWalter Verini che non tutti conoscono, ma che condivide i punti principali dei due comunicati di PD e 5Stelle.

Ci sarebbero dunque le condizioni per inserire quei punti nel programma dell’alleanza che sostiene la candidatura di Stefania Proietti. C’è chi però lamenta all’interno del PD una mancanza di visione. Così Renato Casaioli che da anni si batte per azioni a favore dei collegamenti con Chiusi del perugino e in particolare della valle del Nestore:

“Tutto vero quello che avete dichiarato, ma non basta. Se noi vogliamo tornare al governo della Regione, dobbiamo far capire agli umbri quale il nostro progetto x rifondare l’Umbria. A partire proprio dalle infrastrutture. Creti no e sono d’accordo, quindi si torna all’intesa del 2015? Se si, vuole dire che la Perugia Chiusi torna una questione centrale. Vuole dire che tutta la fascia di territorio che corre da Castel del Piano a Chiusi, oggi depressa , sale sul tavolo della programmazione regionale. Quindi una scelta strategica. Dopo la presa di posizione del PD della Valdichiana, ritengo opportuno che anche il PD regionale esca dal mutismo.”

Eppure non sarebbe difficile individuare una possibile strategia a partire dal curriculum della stessa Stefania Proietti. Da ricercatrice universitaria si occupata di temi propri della transizione ecologica. Per anni ha diretto un’impresa che si è occupata di spinn-off, della traduzione in attività produttive dei risultati della ricerca, soprattutto quella universitaria.

Un punto solido di partenza per un programma organico

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7 risposte a Trasporto locale e sviluppo in un programma per le elezioni regionali in Umbria?

  1. carlo sacco scrive:

    Te lo dico subito che ” modo di ragionare è”.Dal momento che sò di non parlare ad uno sprovveduto politico,tu stesso mi insegni che d’altra parte quando si stà in una giunta che esprime forze diverse,le singole forze una volta assestata la governabilità premono e s’impegnano per rivendicare il loro modus politico di vedere anche arrivando al punto di mettere in crisi l’establishment di cui fanno parte se lavorano per portare con loro una parte delle altre forze che prestano loro il fianco.Questo che ti dico è successo dappertutto anche dentro il PD fino al punto di vedere Renzi tirarsi fuori e fondare IV, che avendo macinato poco alle europee non ha raggiunto ciò che cercava ed adesso preme in mille modi per far parte dello schieramento e per ritentare come ha già fatto di portare la maggioranza del PD sulle sue visioni politiche e sul chè chè non avrebbe a mio avviso lavorare molto per la semplice ragione che il fatto sarebbe una ripetizione di ciò che è stato e rendere il PD ancora più aperto alle sirene dei neocon non nelle parole ma nei fatti.Mi sorprende che questa visione ancorchè cruda e tagliata con l’accetta tu pensi che gli altri non la debbano capire.Si tratterebbe solo di provare e di risentirsi dopo un po’ di tempo per vedere cosa sia successo.Io credo che si riformerebbe ancor più spessa la sagoma di una DC che raggrupperebbe decine di sigle che si annullerebbero nel nuovo PD.Tu dici che l’italia ha bisogno di questo?

  2. pscattoni scrive:

    X Carlo Sacco. Siccome ci sono alcuni renziani che si presentano in liste civiche per Proietti la mia posizione su Renzi sarebbe cambiata. Che modo di ragionare è?
    In Umbria da gennaio è iniziato un percorso di dialogo fra diverse forze politiche che ha portato al successo elettorale in molti comuni , soprattutto in quello di Perugia,amministrato per dieci anni dalla destra. È stata formata una giunta senza accapigliarsi per le poltrone, smentendo così, almeno per ora, i tanti profeti di sventura.

  3. carlo sacco scrive:

    Concordo anch’io con quanto espresso da Sorbera e credo che l’attuale rischio sia proprio quello che esprime il suo discorso finale:l’introduzione di strutture che permettano poi quando siamo al dunque delle decisioni il rinnovarsi del ”dejà vu” mentre nello stesso tempo si parla di progressione fatta apparire come svolta. Praticamente andrei con molta circospezione sul fatto dell’apparente terminato ”campo largo” riguardante l’attuale cosmesi delle persone che abbandonato il renzismo si facciano strada entro il partito egemone della sinistra.L’osservazione mia nasce da un principio politico che la politica stessa mette in atto in ogni occasione e che sempre tenta di presentarsi con facce nuove e che invece una volta al tavolo delle decisioni risciorina sempre le stesse cose,anche in presenza degli stessi attori che invece dovrebbero essere i controllori ed anche -se permetti- i controllori del loro stesso lavoro nel vedere cosa questo abbia prodotto nel passato.Gli interessi politici non cambiano.Parlo anche delle 2 colonne di veltroniana memoria.Si chiama ”cosmesi” che viene messa in atto davanti ad una opinione pubblica assente e distratta e senza memoria e spesso il giuochetto riesce perchè lo abbiamo visto tante volte.Credi che se alle passate elezioni europee Renzi avesse raggiunto ciò che sperava avrebbe nei suoi seguaci instillato questa politica?Ci vuole poco ed il conto politico ed il suo significato è presto fatto.

  4. carlo sacco scrive:

    Paolo scusami,veniamo al concreto.E’ perlomeno 2 mesi che parli a favore della Proietti cercando di tirarle la volata,cosa lecita questa,ma nel panorama dei nomi con i tempi che corrono,i biglietti di presentazione di Ascani e del veltroniano Verini che stanno dietro la Proietti della quale per carità non contesto nulla sulla sua formazione, ma a me sembra che siano abbastanza rispecchianti il fallimento del PD in Umbria e queste due”colonne”credo che abbiano fatto il loro tempo.E’ abbastanza tempo che abbiamo sentito la politica del PD umbro che sembra essere anche avanti al suo fratello nazionale sulla politica estera e sul fatto di inviare le armi in Ucraina,cosa questa che farebbe a pugni con la posizione del suo alleato su tale tema.L’emminenza grigia Verini poi è la più ferrea impostazione della concezione della politica veltroniana che ha contribuito a fare del PD una succursale della DC anche in Umbria. Non ho nulla contro la Projetti che sicuramente è una persona capace di governare e con un curriculum di professionalità di tutto riguardo,ma la sua simpatia verso i renziani la dice lunga di cosa possa covare nel partito anche se questi ultimi hanno detto che non voteranno per lei(poi vorrei essere una mosca…)ma invece che entreranno in formazioni parallele di liste civiche che la sosterranno e già si apprestano a farlo.Allora,se ben ricordo,non eri tu ostico a Renzi?Ora non più ?Sarebbe l’ora di dire basta a tali giuochetti.

  5. enzo sorbera scrive:

    Paolo, poni una domanda capziosa: à coeur, direi che la Proietti ha molte potenzialità. La Tesei può solo continuare a cucinare la solita minestra leghista. Purtroppo, l’artrosi che attanaglia il bradipo che la propone potrebbe diventare una zavorra ingestibile per la Proietti. Qualcosa si sta muovendo, però, sia in termini di riorganizzazione del partito (si rimettono al centro le istanze di base) sia in termini di problemi concreti (sanità, marginalizzazione territoriale,viabilità) che richiedono competenze diffuse e capacità di ascolto. Rinvio all’articolo di Casaioli su Primapagina. Mi auguro che non venga tutto soffocato dal solito conformismo alle direttive “superiori” -che tanti danni hanno fatto finora -.

  6. pscattoni scrive:

    X Enzo Sorbera. Concordo sulla lentezza del PD dove si confrontano/scontrano più posizioni. Proietti non ha affiliazioni partitiche. È stata chiamata a candidarsi da una larga coalizione.
    Sul valore della ricerca non ho le competenze per giudicarla. È pubblicata su riviste scientifiche internazionali e quindi soggetta a valutazione “double blind peer review”. Atteniamoci quindi a quello che sappiamo. Secondo te chi dei candidati alla presidenza della regione Umbria è quello con maggiori potenzialità per affrontare le innovazioni che la transizione ecologica richiede?

  7. enzo sorbera scrive:

    Secondo me dai troppa importanza al curriculum universitario di una signora che non si è pronunciata in termini chiari su come intende muoversi. Se lo ha fatto, ha usato una voce flebile: qui non s’è sentita. E’ un problema più generale del PD (che si muove come un bradipo rallentato, attento a non pestare piedi e interessi che spesso sono distanti, se non contrari, a quelli del territorio) o non c’è un’agenda con step e priorità sui problemi che si troveranno ad affrontare? Temo che occorra ricordare a Casaioli una triste verità: il mutismo è la strategia di chi è pronto a buttarsi “dove conviene”. Ma è una strategia che ripaga sempre con denari falsi. Spero che gli amici umbri non debbano sciropparsi un altro quinquennio leghista. Ma anche avere un gruppo di “signor tentenna” alla guida della regione non è una prospettiva rosea. Auguri

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