Perché non discutere della gestione e del futuro del palazzetto dello sport a Pania?

di Paolo Scattoni

Questo mio personalissimo post necessita una doverosa premessa: di basket non so niente. Il problema che continuo a sollevare riguarda la struttura comunale del secondo palazzetto in località Pania destinata quasi esclusivamente al basket. È una struttura che immagino abbia costi di manutenzione e gestione e forse anche di mutui in corso.

Ho già scritto in occasione della retrocessione della squadra  San Giobbe Basket di Chiusi dalla serie A2 a B. In quel post sostenevo che questa novità poteva essere un’occasione per fare un bilancio e valutare le prospettive (https://www.chiusiblog.it/?p=41807).Quel post non ha avuto risposte.

Ho scritto un secondo post in occasione della trasmissione di inchiesta di Report su RAI3 (Sigfrido Ranucci) in merito ad ad alcune presunte irregolarità commesse dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che ha interessi a Chiusi, inclusa la la San Giobbe. È stato lo stesso Brugnaro a definire l’inchiesta della magistratura come l’inizio della sua “via crucis”.  Mi chiedevo nel post (https://www.chiusiblog.it/?p=41827) se questa vicenda non potesse indurre ad un ridimensionamento dell’impegno per il basket a Chiusi e con quali conseguenze per il futuro del palazzetto. Anche in questo caso nessuno ha voluto commentare. Atteggiamento assai diverso dei media locali sempre pronti in passato nelle celebrazioni delle vittorie della squadra.

Sono andato nel sito della squadra e purtroppo qualche segnale di disimpegno si può dedurre dai risultati in B. Se non ho letto male ad oggi 7 dicembre la squadra in classifica è sedicesima su venti, avendo vinto cinque partite su quattordici. ( https://www.sangiobbebasket.it/homepage/classifica/ )

È un segnale di disimpegno da parte di Brugnaro? Perché non discutere sulle possibili conseguenze?

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4 risposte a Perché non discutere della gestione e del futuro del palazzetto dello sport a Pania?

  1. pscattoni scrive:

    Per Carlo Sacco. Rispondo volentieri anche se molto sinteticamente. Mi riservo di pubblicare nei prossimi giorni le mie considerazioni sulla mancanza di confronto sui problemi che potrebbero interessare, fra l’altro i programmi elettorali per le amministrative fra meno di due anni. Il confronto deve partire con la conoscenza dei problemi stessi a partire dai complessi percorsi che l’hanno caratterizzati. Personalmente, ma anche altri l’hanno fatto, ho cercato di documentare questi percorsi. Sul palazzetto ho cercato di sollevare la questione nel tempo ( https://www.chiusiblog.it/?page_id=30461 ). Raramente ho avuto risposte. Se c’è qualcuno che ha voglia di impegnarsi sul fronte della conoscenza ben venga, sarò felice di condividere le mie conoscenze. Si lavora meglio in compagnia che in solitaria.

  2. carlo sacco scrive:

    X Paolo Scattoni.Visto che anch’io la penso come te sulla tendenza ad evitare il confronto,vorrei sapere quale spiegazione tu possa dare su tale tema.Perchè una amministrazione evita il confronto anche su cose che riguardano gli ultimi 20 anni ? Eppure i cittadini l’hanno votata quindi dovrebbe avere il conforto del consenso e perchemmai allora secondo te,eviterebbe tale confronto se è vero che lo evita?Se lo chiedi a loro ti dicono che non è vero che lo evitano e che si sono sempre confrontati nel consiglio e fuori.Secondo te qualche spiegazione da iscritto la dovresti fornire su tale tema che evochi o no?Sarei curioso di sentire la tua spiegazione,mica per nulla ma per rifletterci sopra e paragonarla a quella che ho io.Forse ci troverei delle convergenze o forse delle divergenze ma proprio per il piacere del dibattito e di poter chiarire verso l’esterno le posizioni su diverse problematiche e sul come sono state affrontate,perchè -lo sai anche tu-il metodo è sostanza e tale metodo stà diventando merce rara soprattutto oggi di fronte ai problemi che ci si pongono nel territorio,ma non solo,anche per quelli che sono stati affrontati prima.Mi sembra-se non erro-che siamo nel bel mezzo dell’immobilismo e che invece di sfociare in situazioni e condizioni di novità ci si stia ripiegando su se stessi e che quando le visioni coincidono con quelle prese ai vertici si faccia un gran chiasso mediatico per far vedere che immobili non siamo.

  3. Paolo Scattoni scrive:

    Concordo con Luca (Scaramelli). Su questa e molte altre questioni si tende ad evitare il confronto con quanto successo negli ultimi venti anni.

  4. Luca Scaramelli scrive:

    Credo che sull’argomento sia necessario un dibattito pubblico sulle prodpettive del palazzetto a Pania e soprattutto che siano necessari segnali chiari e forti da parte dell’amministrazione comunale.

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