100 euro a pezzo!

di Luciano Fiorani

“Questo Ente intende affidare un incarico di collaborazione professionale di addetto stampa a un dipendente di ruolo degli enti associati, che già svolge nell’ambito del proprio comune l’attività di addetto stampa”.

L’incarico prevede la redazione di “articoli e comunicati stampa riguardanti l’attività dell’Unione dei Comuni della Valchiana Senese”. Il compenso parte da una base d’asta di 100 euro a pezzo. La durata dell’incarico è fino alla fine del 2012 e l’importo complessivo non dovrà superare i 5.000 euro.

E’ questo il succo del bando reso noto dall’Unione dei comuni, di cui fa parte anche Chiusi, per dotarsi di un addetto stampa per gli ultimi mesi dell’anno.

Quello che salta agli occhi è la base d’asta di partenza (100 euro a pezzo) e il fatto che l’incarico sia riservato al personale di ruolo di uno dei comuni associati.

Ma questi signori hanno idea di quanto riscuote un giovane giornalista che pubblica un “pezzo” su un quotidiano nazionale?

Cos’avrà di così importante da comunicare l’Unione dei comuni nei prossimi mesi per stanziare fino a 5.000 euro per “articoli e comunicati stampa”?

Nessuna indulgenza alla demagogia (almeno al significato che la parola ha assunto ai tempi nostri) ma è così che questi enti si preparano alla stagione “lacrime e sangue” che si sta profilando?

Mentre tra i cittadini cresce l’insofferenza per i costi e i comportamenti dei “politici” pare che non si voglia perdere occasione per gettare benzina sul fuoco.

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11 risposte a 100 euro a pezzo!

  1. anna duchini scrive:

    Concordo pienamente con le considerazioni di Silvia Meacci.
    Ma questo è il sistema del Pd.
    Sul nome del fortunato vincitore un’idea me la sono fatta. Penso che sia uno delle mie parti.

  2. silvia meacci scrive:

    Per l’appunto chi ha fatto il bando sapeva bene il fatto suo, la famosa 150/2000 infatti impone di non affidare incarichi esterni se all’interno dell’ente o degli enti associati ci sono dipendenti di ruolo giornalisti. Certo così il “disturbo” di fare qualche comunicato per 3 comuni è ben compensato! Ci sono enti che per la stessa cifra affidano anche la direzione dei periodici e il mantenimento del sito web istituzionali, l’organizzazione di conferenze stampa, le interviste ai vertici su radio, stampa e tv e un mucchio di altre cose. Chissà se i diretti interessati approverebbero…Scommetto che se dovevano assumere un esterno gli chiedevano l’inglese al livello B2, l’esperienza di redazione e l’anzianità di iscrizione all’albo

  3. lucianofiorani scrive:

    Non mi pare si sia scelta la via più “risparmiosa”.
    Dare l’incarico (a tempo, of course) ad un giovane laurato disoccuparo non andava bene? Costava di Più?

  4. silvia meacci scrive:

    1oo euro, anche se lordi, sono un bel po’, certo uno sproposito in confronto ai 2 euro a pezzo che prendono certi collaboratori di testate anche rinomate, ma se guardiamo al bando nel complesso mi sembra che invece tiri al risparmio, cercando tra il personale dipendente. Il fatto è che gli addetti stampa già dipendenti di ruolo (iscritti all’albo dei giornalisti, c’è una legge che lo impone, la 150/2000) non sono una folla, facevano prima a chiederlo direttamente all’interessato…

  5. lucianofiorani scrive:

    Sensazioni, punti di vista…Nessuno è indovino.
    Ma tra qualche settimana riaprono le scuole e le (poche) fabbriche e i nodi verranno al pettine.
    Certo, ricomincia (forse) anche il campionato di calcio…

  6. luca scaramelli scrive:

    luciano (fiorani), la vedo più come carlo (sacco), credo che oggi i burattinai che tirano i fili abbiano tutti i mezzi per cotrollare non solo l’insoddisfazione ma anche la disperazione, il mondo è pieno di esempi in questo senso, e soprattutto in italia rispetto ad altri paesi europei, è più facile vedere qualche forma di jacquerie se la roma dovesse vendere totti piuttosto che per il pane, a conferma di quanto afferma carlo (sacco) sull’odierno panem et circenses.
    in ogni caso, sulla testa dura dei fatti siamo in accordo, i fatti non si discutono, vedremo.

  7. carlo sacco scrive:

    Luciano, un altra veloce risposta alle prime righe del tuo post, declamatoria ma realista che illustra la realtà : i partiti sono diventati macchine fameliche che per mantenersi ingoiano tutto quanto è a loro a disposizione e se le risorse sono finite,a causa della loro stessa azione politica sulla società , per continuare ad esistere sono costretti a costruirsele.

  8. anna duchini scrive:

    In questo periodo di tagli alle risorse e blocco degli stipendi pubblici sono proprio curiosa a chi andrà questo bell’arrotondamento della propria retribuzione.

  9. lucianofiorani scrive:

    Penso che siamo ad un passaggio difficile e complicato. Il distacco dalla politica già c’è stato (favorito e incoraggiato da chi di dovere).
    Vedo montare la rabbia che inevitabilmente prenderà le forme della jacquerie, non essendoci una parte politica interessata a rappresentare le giuste istanze degli strati popolari.
    Ne riparliamo a settembre, quando con i fatti (che come si sa hanno la testa dura) dovremo cominciare a fare i conti.
    Intanto, ai politici di ogni livello, piace imitare quelli che continuavano le danze mentre il Titanic affondava.

  10. carlo sacco scrive:

    No, Luciano, forse fra i cittadini non cresce l’insofferenza come dici tu, fra i cittadini cresce ancora di più l’alienzaione ed il distacco che sono cose diverse dall’insofferenza. Se fosse insofferenza si organizzerebbero per cambiare le cose, ma sembra che da ogni parte ci si giri ci sia un popolo in festa, un popolo al mare per l’abbronzatura, un popolo che fa i ruzzi e se si critica tutto questo ti scherniscono e ti dicono che invece fanno cultura perchè c’è bisogno anche dell’aspetto ludico.
    Un popolo che ha delegato ad altri che non lo rappresentano più -dato il decadimento dei valori e della politica- e che spera che intervenga qualcuno o qualcosa per salvargli lo stipendio o la pensione. Io dico che ancora non abbiamo raggiunto il fondo ma ci stiamo avviando a grandi passi. L’avvenire è solo uno stato autoritario che mette tutti in casa.
    Non c’è uscita e le avvisaglie già si annunciano, non solo in Italia ma in Inghiletrra, Francia, Germania, Spagna. Dissoluzione del governo, inesistenza dell’opposizione, alleati di governo che per scopi elettorali proclamano di non toccare le pensioni quando sono stati gli alleati più forti e fedeli di Berlusconi and Co. (…)

  11. pscattoni scrive:

    Condivido e aggiungo: il bando è riservato non ai dipendenti comunali ma a quei dipendenti comunali che svolgano attività di addetto stampa in uno dei comuni de comprensorio. Ma quanti saranno mai? Uno, due, chissà. La preoccupazione deve aver colto anche chi ha steso il dispositivo del bando che sarà comunque valido anche se ci sarà un’unica domanda 😉

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