Occorre una rivoluzione mentale

di Roberto Donatelli

L impulso per questo articolo è stato dato dall’intervento di Andrea Fei e relativi commenti che, come ho già detto, credo dipendano non tanto dai singoli, ma dal nostro modo di interpretare la Vita.
Credo che non ci siano obbiezioni se affermo che: esiste l’istinto di sopravvivenza, non quello del suicidio. Al passaggio di un treno l’istinto è quello di scansarsi, è il pensiero “voglio farla finita” che spinge a buttarsi sotto.
Fra le infinite diramazioni di questo istinto c’è il voler vivere il più a lungo ed il meglio possibile. Noi, nel cercare di sopravvire stiamo commettendo suicidio.
Progresso + buone intenzioni + intelligenza = seri problemi.
Problemi che non riguardano soltanto la nostra società, ma anche la nostra salute.
Le allergie sono in continuo aumento. Noi, io compreso, stiamo diventando sempre più intolleranti alla Natura.
Non credo che sia l’istinto che ci spinge a comportarsi cosi’, ma il pensiero. Ne deduco che c’è un qualcosa di fondamentale sbagliato nel nostro pensiero, nella nostra interpretazione della Vita che è: Evoluzione=Vita.
Tempo fa ho scritto un articolo a cui il Fiorani ha dato uno splendido titolo “L’inganno è nel titolo”. Il grande Darwin ha descritto lo svolgimento
della Vita, dati di fatto che sono stati confermati da susseguenti osservazioni ed esperimenti scientifici. L’interpretazione data a questi dati di fatto (evoluzione cha da origine alle specie) non è stata confermata da continui esperimenti scientifici e tutte le evidenze sono contro.
Fiori che si propagano via impollinazione, compito che viene svolto da uccelli ed insetti specialisti.
Che i fiori e gli specialisti debbano essere contemporanei mi sembra l’unica spiegazione coerente con i fatti, sennò prima come facevano a propagarsi i fiori, e dove trovavano il loro sostenimento gli specialisti? Ripeto la simbiosi deve essere contemporanea, non può essersi formata con il passare del tempo, come afferma l’interpretazione della Vita.
Mi sembra che abbiamo due pensieri che sono opposti……l’opposto di sopravvivenza è la morte…..il nostro pensiero ci porta al suicidio.
Una rivoluzione, generalmente, spazza via tutto quello che c’era, rimpiazzato, appunto dalla rivoluzione. La rivoluzione Bolscevica spazzò via gli Zar e li rimpiazzò.
Una rivoluzione mentale non è un attacco a questo o quello, ma è “un attacco” a noi stessi, al nostro pensare, al nostro sapere, quindi è più difficile metterla in atto.
Il concetto di Evoluzione è tutt’ora una teoria, non un dogma. Non vedo il perchè non debba essere messo in discussione.
Sono convinto che tutti i nostri problemi derivano dalla propsettiva sulla Vita che non soltanto non corrisponde alla Vita stessa, ma è all’opposto.
Sono anche convinto che solo una rivoluzione mentale, il totale abbandono del presente concetto di Evoluzione, potrà far si che l’istinto di sopravvivenza venga pienamente messo in pratica. Scanseremo il treno, invece che buttarsi sotto.

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