Ognuno ha le sue esigenze e può, a buon diritto, accampare delle rimostranze qualora tali esigenze vengano in qualche modo penalizzate. Se si ragiona, si possono trovare soluzioni quantomeno di compromesso.
Però, lo dico chiaramente, a me dà più fastidio il fatto che in via Oslavia ci siano auto che sfrecciano a 100 all’ora che i tamburi delle contrade…
A me dà più fastidio che si eviti di discutere di un depuratore che tratta o tratterà 18 mila tonnellate anno di percolato di discarica, che qualche concerto rock in piazza fino all’una di notte.
Dà più fastidio il fatto che non ci sia più un posteggio libero in tutto lo Scalo che non l’occupazione della Piazzetta con un pub della festa per due settimane…
A me danno più fastidio le chiacchiere un po’ razziste di chi dice che i marocchini dovrebbe stare a casa loro, dell’odore del kebab che mi invade l’ufficio dalla finestra…
A me dà più fastidio sentire dire che la Primavera era una lista di destra che vedere ragazzi impegnarsi “solo per i Ruzzi”…
Credo che ci si debba “incazzare” un po’ di più e fare più rumore per cose per le quali vale la pena incazzarsi e prenderla con un po’ più di filosofia su cose che alla fine sono solo canzonette o poco più… (che tra l’altro rendono meno noiose le nostre serate, altrimenti di una noia quasi insopportabile).
Anna, ma non lo capisci che codesta è una vecchia scuola ? E’ vecchia, ma ha reso e molto…Le Contrade prima di essere contrade che guardano solo al proprio spicchietto di torta- ma che si va sempre via via riducendo(creato appositamente così per degli scopi precisi e non affatto fumosi e chieditelo chi sia che l’abbia creato….) dovrebbero essere formate da cittadini che a cuor loro dovrebbero intervenire prima di tutto come cittadini stessi sia anche come associazioni- qualunque esse siano- sul piano certamente anche quello della politica.Chi difende la separazione dei ruoli sà benissimo che le persone tendono a pensare al proprio orticello e che non ne vogliono sapere delle altre beghe, poichè a risolvere le beghe ci sta apposta la politica che è un ”manovratore” a se stante.E’ un cittadino di serie B o C ma questa è l’Italia-un paese individualista per eccellenza e per cultura, un paese di destra insomma.Ed ha ragione chi nel Pd ritiene che una larga fetta degli Italiani la pensa in tal modo. Presto detto a cosa servono le contrade.Tutti gli altri aspetti del contenitore(ludicità, aggregazione,spettacolo)sono accessori dei quali a seconda dei momenti se ne può fare a meno oppure no a seconda di quali siano gli scopi, anche talvolta quelli elettorali.
La posizione della Polisportiva io l’ho capita da un bel pezzo: è come quella delle contrade.
Curato l’orticello non si deve disturbare il manovratore.
Veramente inmcredibile. Se ci sono associazioni che non hanno specifiche competenze e magari hanno al loro interno diverse opinioni sull’argomento debbono per forza spaccarsi sul tema? Ma poi perché proprio le contrade. Hai per caso capito quale sarebbe la posizione della Polisportiva che il campo lo ha usato da più di mezzo secolo e ben più intensamente? Vuole il nuovo stadio? (Marano) oppure preferirebbe una soluzione un po’ più funzionale e risparmiosa? (Fei)
Tanto fra un po’ ci sarà la famosa “bozza” di piano strutturale e vedremo se e come il problema è stato affrontato.
Appunto, come ho detto in precedenza una volta garantito l’orticello del resto “ma che ie po’ frega?”. Per un Pifferi che suona l’orchestra tace.
Se permetti di queste associazioni ho una diversa opinione dalla tua.
Penso possa bastare così.
Ma su questo hanno già discusso. Una volta avuta la garanzia del gioco dovevano esprimersi come associazioni dal punto di vista urbanistico? Oppure lasciare ai singoli il giudizio? Mi pare che Fabio Pifferi il suo personale giudizio lo abbia dato.
XPaolo Scattoni. Certo se non lo capisci cosa vuoi che ti spieghi?
Che sono loro che ci vanno a giocare al vecchio campo può essere un argomento valido?
Se al lago modificano lo sbarchino e i canottieri non avessero nulla da dire (senza che siano prima stati contattati) mi sorprenderei non poco.
Evidentemente abbiamo idee diverse su come un’associazione deve stare in un paese.
Assolutamente in disaccordo con Anna (Duchini). Lo stesso discorso lo si può fare per qualsiasi altra organizzazione a Chiusi: dalle associazionmi di categoria ai sindacati, dalle associazioni ambientaliste a quelle sportive, che a me è parso siano state tutte assenti sull’argomento. E allora perché le contrade dovrebbero avere un ruolo speciale sull’argomento rispetto a tutte le altre organizzazioni?
Non sono d’accordo con Paolo Scattoni. Ma le contrade dove vivono? Se cementificano il vecchio campo sportivo non devono dir nulla perchè non è nello statuto? Proprio come ai tempi della Metalzinco, salvo poi alzare la voce quando bruciano gli occhi.
Certo, basta che gli lascino uno spazietto per la palla al bracciale e poi possono costruire i palazzi che vogliono.
Se le contrade di Chiusi scalo non hanno da dire niente su questi argomenti chi lo deve fare la lenza etrusca o i canottieri?
Ognuno attento al suo orticello come sempre, salvo in campagna elettorale puntare sui cavalli giusti da spedire in giunta giocando su una falsa apoliticità che ha davvero nauseato.
Credo che non spetti alle contrade fare una campagna cintro la cementificazione del campoo sportivo. Hanno altre finalità. A me pare che la posizione di Fabio Pifferi sia corretta. Come contrada hanno fatto presente che il problema c’è. A quanto ne so in campagna elettorale le contrade sono state rassicurate dal futuro sindaco Scaramelli che un campo regolamentareper la palla al bracciale (ricavato nell’ambito dell’attuale caampo) sarebbe comunque rimasto.
La battaglia per il mantenimento del campo sportivo deve essere fatta da tutti i cittadini e non credo si possano caricare le contrade di compiti che per statuto non hanno.
vado fuori tema permettondomi di ricordare ai gestori del blog che certi commenti offensivi e fuori luogo non dovrebbero trovare cittadinanza in uno spazio come questo che si distingue sempre per il buon livello di contenuti?
Ricordo la lettera dei contradaioli del Granocchiaio citata da Fabio Pifferi, antecedente peraltro al comitato contro la cementificazione del campo sportivo…
E Ricordo anche che appena la questione di tale cementificazione fu prospettata dal sindaco di allora ceccobao, primapagina pose tra gli altri proprio il problema dei Ruzzi: cioè dove si sarebbe giocata la sfida della palla al Bracciale, una volta “riconvertito” il campo… Ciò nella speranza che le contrade fossero le prime a sollevarsi… Ma la sollevazione non c’è stata e anche in campagna elettorale, quando è stato affrontato il probema, nessuno dalle contrade si è mostrato preoccupato – come i ragazzi del Granocchiaio nel 2007 – per l’eventuale cementificazione di uno spazio verde… Io non credo che il Comune abbia intenzione di costruire solo una “casetta”, se mai qualche palazzone a più piani (Ceccobao parlò all’epoca di edilizia pubblica, che potesse calmierare il mercato… ricordate? Una “casetta” cosa potrebbe calmierare?). Il nuovo sindaco Scaramelli è sicuramente più attento del suo predecessore alle cose delle contrade… Si limiterà ad una casetta? Speriamo, ma i lazzi non son belli…
Il problema cara Chiara, non è scegliere fra cemento e cemento, né capire quale intensità di cemento scegliere perché possa cambiare qualcosa.
Il problema su cui riflettere è quale futuro dare allo spazio. Come abbiamo intenzione di vivere gli spazi della comunità? Vogliamo farli occupare dalle automobili, come avveniva un tempo per le piazze e i centri storici, oppure vogliamo che l’edilizia residenziale continui ad occupare ogni singolo metro quadrato di superficie? Da questo punto di vista una casetta o delle palazzine sono la stessa cosa. Le tribune sono invece un’altra cosa: magari brutte come il resto, ma hanno un’altra funzione. Per me il punto è: vogliamo che i pescecani dell’edilizia continuino a rubare lo spazio pubblico alla cittadinanza per gonfiarsi le tasche? Come mai si lotta tanto per l’acqua (giustamente) ma non ci si preoccupa mai della privatizzazione degli spazi pubblici?
Ma cosa importa? Adesso iniziano i ruzzi.
Con Chiara Cardaioli, anche lei così protesa verso il futuro, ne riparleremo quando le ruspe faranno il loro ingresso in campo e vedremo se si tratta di una casetta e di qualche panchina magari per leggere un buon libro.
Costruire su un campo sportivo non ha niente di bucolico e nel linguaggio corrente viene definito obbrobrio.
Credo che il problema non sia sostituire cemento vecchio con cemento nuovo. L’importante è che non si perda uno spazio perfetto per la palla al bracciale in favore di una sorta di giardinetto con panchine per leggersi un libro, scivoli per bambini ed il tutto circondato da palazzi e villette. Vedremo cosa ne verrà fuori. Sicuramente sarà una bella cosa. Se ci sarà spazio pure per la palla al bracciale ed il suo pubblico sarà una cosa ancora migliore.
come ti pare……. olio o non olio basta che vai
Se Chiara Cardaioli rilegge i vecchi articoli apparsi sul bollettino del Comune avrà qualche indizio su cosa si vorrebbe fare di quello spazio. E’ stato più volte detto che ci sarà “anche” una destinazione ad edilizia residenziale. Quindi il quadretto bucolico cambia un po’.
Vorrei rispondere a Pifferi e Duchini: ma se nell’attuale campo sportivo al posto delle brutte e vecchie tribune in cemento (CEMENTO! sì) che già esistono ci venisse costruita una casetta in cemento, cambierebbe qualcosa??? dove sta il problema?? e se il campo verde rimanesse a DISPOSIZIONE ANCHE PER LA PALLA AL BRACCIALE E PER ALTRE ATTIVITA’ sportive, per i bimbi, o solo per leggere un libro???? ragazzi state a parlare del 2007, sono passati 4 anni, le cose cambiano! Su su che domani iniziano i RUZZI!!!!!
Sul piano della politica devo fare un passo indietro perché non è il mio campo! Con il mio commento ho solo voluto riportare un esperienza personale riguardo la questione stadio. Inoltre l’attività “diplomatica” dei Ruzzi non mi pare il punto centrale dell’articolo, ragione per cui non mi dilungherò oltre su tale questione!
ringrazio Marano per il foglio di via…ma con o senza olio di ricino?
Con piacere apprendo dal commento di Fabio Pifferi la posizione del Granocchiaio sulla questione della cementificazione del vecchio campo sportivo (e sul nuovo stadio).
Faccio però rilevare che il problema è stato più volte sollevato a livello pubblico, si è costituito un Comitato che ha promosso un’assemblea all’Eden, e l’argomento è stato ripreso anche nella recente campagna elettorale. Ma dal mondo delle contrade non è venuto alcun segnale.
Forse preoccupate di farsi nuovamente ripromettere le sospirate sedi?
Clucenti……hai vinto un viaggio fino al 04 Settembre ……..destinazione dove ti pare….basta che non stai a chiusi fino al 4 Settembre ………anzi fino al 5 perchè il 4 si festeggia tutta la notte………
Come “ruzzante” posso affermare con una certa sicurezza che i piani per la costruzione del nuovo stadio e l’abbattimento di quello vecchio non sono mai stati accettati… ricordo una lettera scritta da alcuni giovani della mia contrada (Granocchiaio) al sindaco, nel 2007, e pubblicata dal prima pagina dove tra le altre questioni veniva sollevata anche quella dello stadio. Questione sollevata ripetutamente dalla nostra contrada in altre occasioni. In molte di queste si denunciava anche una dormita generale dei Ruzzi riguardo la questione stadio! Ma come quella lettera non vide mai la risposta ufficiale dell’amministrazione, ogni altro appello è sempre stato ignorato di fronte ad un piano praticamente deciso a tavolino e senza nessuna volontà da parte dell’amministrazione di tornare sui suoi passi su questo fronte!
Sono pienamente d’accordo con Marco Lorenzoni , di certo non possiamo dire che Chiusi sia un paese allegro e rumoroso , non mi sembra un grande sacrificio concedere quel poco di tempo che ogni anno richiedono i tamburini per prepararsi per i ruzzi.
Se fossimo in uno stato di diritto non ci sarebbero problemi! Casino fino all’una di notte benissimo ma all’una e cinque si va a far casino altrove. Il problema è che i vigili sono presenti (forse) ma non disponibili a intervenire, i carabinieri che vengono da Montepulciano impotenti….risultato: tutti devono stare svegli fino alle 3 per quattro ubriachi…in mancanza dello “stato” la contrada si dovrà far carico di vigilare sui comportamenti scorretti! Babbi contradaioli fatevi avanti e assumete il vostro ruolo…se ci siete!
Speriamo che il Fiorani abbia ragione….a me invece comincia a venire qualche dubbio……
XMiccichè. L’ultima che hai detto.
A parte la considerazione personale di aver probabilmente sbagliato zona nel prendere casa a Chiusi….concordo pienamente con Lorenzoni, nè il fatto che problematiche simili siano comuni a molte aree del nostro Paese, diminuisce la loro gravità.
Ma qui si ripropone lo stesso dilemma dell’anno scorso, di questi tempi: siamo sicuri che questo modello di vita e di comportamento non trovi contrario solo un gruppo relativamente ristretto di cittadini? Altrimenti perchè le proteste e le azioni conseguenti sono, alla fine, così blande? Oppure la mancanza di reazione è dovuta solo alla mancanza di uno “strumento operativo” che possa dare voce ad una protesta che giace latente?
Sottoscrivo tutte le cose che danno più fastidio a Marco Lorenzoni citate nel suo articolo e nel commento.
Io aggiungo però anche il silenzio degli stessi “ruzzanti” per la cementificazione del campo sportivo che pare abbiano accettato in cambio di un piatto di lenticchie.
Potrei anche aggiungere che a me dà più fastidio – rispetto ai rumori e ai disagi, causati dalla festa di paese, non da schiamazzi ingiustificati – il silenzio assordante dei partiti sulla crisi economica, l’assenza di dibattito e quindi il silenzio su un Piano urbanistico in gestazione da 13 anni; l’arroganza di chi per anni ha bollato come disfattista qualsiasi critica, anche la più lieve; lo sperpero di denaro pubblico in opere inutili, brutte e che nessuno aveva chiesto (vedi Stadio e pensilona); la spocchia di chi non vuol nemmeno guardarsi intorno e “imparare” dagli altri; l’abitudine codina a dire sempre di sì e ad inchinarsi al padrone e anche al fattore di turno; l’abitudine a parlare per sentito dire, senza informarsi; l’insofferenza verso chi pone dei problemi o ha dei problemi… Mi fermo qui, ma potrei anche continuare…
Con l’orgoglio e la fierezza di chi chiusino si sente nel cuore, sosterrò il mio paese ora e per sempre!!!!!!!
Anche a me danno più fastidio le questioni che richiama Marco (Lorenzoni) che i “rumori” della festa.