Giorni orsono mi sono recato presso un grosso magazzino vicino Magione per vedere il prezzo di un prodotto che mi interessava. Lungo quella strada sono posizionate una serie di macchinette che segnalano la velocità alla quale procede ogni veicolo.
Le macchinette, oltre alla velocità, segnalano, con un lampeggìo terrorizzante, anche i punti che verranno decurtati dalla patente in caso di superamento dei limiti di velocità. Bene, pur cercando di rispettare i limiti indicati, ma evidentemente non riuscendoci, facendo un rapido conto mi sono accorto di essermi ipoteticamente giocato, nel giro di poco più di 100 Km. (andata e ritorno), almeno due patenti di guida.
La cosa mi ha fatto riflettere e pensare che i limiti di velocità massima ammessi in quella strada, alcuni anni orsono erano limiti prescritti per i centri abitati, ora invece valgono per le strade extraurbane. Ciò premesso, non intendo contestare tali limiti ma capire perchè si é giunti a tanto; il discorso é semplice, l’abnorme aumento del numero di veicoli in rapporto alla dimensione della strada, ai fabbricati che come funghi sono sorti lungo la stessa, le condizioni del fondo stradale veramente miserande, non permettono alle autorità preposte di autorizzare velocità superiori se non mettendo a rischio l’incolumità sia degli utilizzatori che dei cittadini che vivono ai suoi margini, della quale tra l’altro debbono sorbirsi i rumori e respirare l’aria inquinata che dalla stessa promana per effetto del notevole traffico motorizzato.
La discussione sviluppatasi su questo “Blog” relativamente alle modalità con le quali l’Amministrazione comunale sta andando all’adozione del Piano Strutturale e successivamente al Regolamento Urbanistico, mi porta ad un’ulteriore considerazione; si discute in continuazione e giustamente circa la quantità di metri cubi in più rispetto agli attuali che il “Piano” prevederà, ma in casi rarissimi ho sentito discutere in merito alla viabilità ed al fatto che oggigiorno, se un territorio non é dotato di un’adeguata rete viaria, non vale niente.
Nel nostro caso, avendo letto il documento “apocrifo”, relativamente alla rete viaria ho letto: “la riqualificazione della rete stradale esistente rappresenta nell’ambito dei diversi interventi strutturali previsti un obiettivo primario strategico …”; attenzione “la riqualificazione”, si lavora sempre sul vecchio, non vi sono idee relativamente ad un nuovo asse viario alternativo, principalmente, alla ex S.S. n. 146 (via Cassia Aurelia) e se non vi sono idee circa la viabilità ho l’impressione che il nuovo strumento urbanistico nascerà già monco.
Probabilmente riuscirà nell’immediato a muovere un po’ di euro che qualche costruttore investirà nell’edificazione delle nuove aree urbane ma i cittadini saranno sempre costretti a viaggiare, con i loro mezzi, a velocità degne di carri trainati da animali, contribuiranno ad arricchire i carrozzieri locali, saranno costretti a respirare aria inquinata e sorbirsi giorno e notte i rumori prodotti dalla circolazione.
Penso che una riflessione dovrà essere fatta anche su questo aspetto che ho ritenuto di dover portare all’attenzione degli amici che leggono questo “Blog” ma anche di quegli amministratori che saranno chiamati ad adottare il Piano Strutturale.
Amministratori che immagino siano dotati di una grande sensibilità urbanistica dovendo prima comprendere e successivamente adottare uno strumento le cui linee guida non hanno contribuito ad elaborare (se non qualcuno del vertice), essendo state dettate da altri amministratori che non siedono più nè nei banchi del Consiglio che della Giunta Comunale.
La foto di apertura è stata concessa dall’Archivio Sacco (via Carducci e via Cassia Aurelia negli anni ’60).
INfatti: meglio le proposte alternative ai raddoppi delle strade, come il doppi casello sulla A1 (Ponticelli e Montepulciano) oppure l’uso del treno per Siena trasformato in metropolitana di superficie, con annessi collegamenti di bus navetta per Nottola e qualche paese…
Impatto ambientale minore e anche costi minori…
Finora hanno fatto un sacco di insediamenti senza fare le strade e la situazione, infatti, è quella che è: collegamenti lenti, pericolosi, difficili da modificare… Servono – credo – idee diverse e un po’ di coraggio per sostenerle…
Occorre stare attenti anche alle solite manovre per cui si giustificano certi insediamenti con la necessità di finanziare strade. Mi chiedo poi come farebbe Montallese con una previsione delle dimensioni contenute nel documento citato senza un’adeguata circovallazione che però la popolazione locale non sembra gradire.
Certo, il problema viabilità non è secondario. Tutt’altro.
E se per fare una rotonda – vedi quella de La Fontina – non bastano 4 anni, figuriamoci per pensare nuovi assi viari… Ammesso che qualcuno li voglia pensare… Il problema del collegamento con l’odpeale di Nottola per esempio, per Chiusi è di primaria importanza e non può non essere tenuto in considerazione nella stesura del Piano urbanistico, ma non mi mare che circolino idee a ta proposito e quelle che sono state avanzate in passato sono state tutte bocciate dai padroni del vapore… Chissà perché poi…