Il titolo di ieri del Corriere di Siena era “Parcheggio per donne incinte” e l’articolo si occupava di una serie di piccoli interventi sul territorio da parte dell’Amministrazione di Chiusi.
Niente invece sulla questione Bioecologia e il suo depuratore delle Biffe. L’impianto tratterà 18 mila tonnellate di percolato di discarica all’anno. Il percolato è un liquido altamente inquinato e quindi potenzialmente pericoloso, a seconda delle discariche da cui proviene.
Per darci l’idea della quantità Marco Lorenzoni ha creato un’immagine efficace: “una fila di scatoloni di un metro per un metro che va da piazza della Stazione dello Scalo fino a Castiglione del Lago o a Nottola”, forse meglio quest’ultima meta, per evidenti ragioni. Che questo liquido non sia acqua di colonia, oltre che dai dati scientifici, lo si evince dal cattivo odore che emana.
Lorenzoni pone quindi una domanda: “Perchè tanto silenzio? Possibile che sindaco, assessori, partiti di maggioranza così solerti nel rilasciare interviste e comunicati su tutto, dalla corsa del maiale ai loculi del cimitero, sul depuratore non abbiano nulla da dire?”
Come spesso succede a Chiusi – alla faccia della Trasparenza tanto evocata – filtrano pochissime informazioni e questo alimenta poi una ridda di ipotesi sempre più intricate. Non se ne è mai parlato in campagna elettorale ma Biocologia è stato il primo punto del primo Consiglio comunale. Spero di non sbagliarmi ma non ero presente e non ho modo di documentarmi su quello che è un autentico “conclave” (“cum clave”), chiuso ad ogni possibile consultazione audio o video da parte dei cittadini di cui dovrebbe invece essere l’espressione.
A noi non interessa sapere se questa azienda sia tecnicamente a norma ma sapere come stanno veramente le cose, quali potenziali pericoli si potranno affacciare nel prossimi anni – tra cui anche quello relativo a possibili negligenze – e, ultimo ma non meno importante, quale senso abbiano questo tipo di insediamenti all’interno di un Progetto complessivo per lo sviluppo futuro di Chiusi.
Alla fine, come è giusto che accada, alla base dei comportamenti c’è soprattutto una motivazione psicologica. La nostra vita è bombardata da informazioni e i nostri ritmi quotidiani sono molto più serrati che in passato. Arrivati a fine giornata – se non si fa politica per professione – rimane lo svago e il riposo oppure un’attività ma che ricarichi l’energia dell’individuo e non la deprima. Frequentare riunioni politiche – personalmente l’ho sperimentato nella prima esperienza con SEL – mi faceva tornare a casa con un forte senso di frustrazione. Se non percepisci che quello che fai avrà delle ripercussioni pratiche, lasci perdere, anche se la causa sulla carta la condividi e anche se ritieni il problema serio. Chi si astiene non è necessariamente uno che se ne frega ma può essere anche una persona che contesta un Sistema senza credere nella possibilità di poter influire realmente. L’unica via di uscita è trovare strumenti che facciano percepire l’efficacia di un’Azione; solo in quel caso riattiveremmo la spinta emotiva e intellettuale delle persone. Anche rispetto a Bioecologia.
Certo, il problema non è solo negli amministratori, è anche nella gente, nella assuefazione al pensiero unico, nella disabitudine al dibattito, al dubbio… Nella berlusconizzazione della politica a tutti i livelli e a tutte le latitudini… Ma se c’è qualcuno che non si piega a questa deriva, che aspetta a farsi avanti, a proporre, quantomeno una discussione? Qualcuno parla di Sel… del Pd… ma è come parlare di fantasmi. Dov’è Sel a Chiusi? da quante persone è composto quel partito, chi rappresenta nella realtà? E il Pd? dicono che abbia un centinaio di iscritti in tutto (i Pci ne aveva 2.000), allo Scalo una quarantina… Un condominio. E neanche troppo grosso. Purtroppo però anche la Primavera che sembrava tutt’altro che un fantasma ed era nata per togleire al politica dalla meni dei fantasmi, su questo argomento sta facendo scena muta. Perché? Eppure non ci vuol molto a spiegare alla gente cos’è il percolato di discarica, quante sono 18 mila tonnellate annue, cosa significa bruciare il pellet realizzato dall’essiccamento del percolato…
Come stampa ci abbiamo provato, ma la gente non ha molta voglia di leggere, a quanto pare. Magari proponendo qualche figura…
Qualcuno molto tempo addietro mi disse: ”ricordati , che parecchi che sono dalla nostra parte e dicono di esserlo e ne sono anche convinti, potrebbero benissimo e con la massima indifferenza essere collocati dalla parte avversa. E’ la storia e le circostanze che li hanno fatti trovare di quà, accanto a noi.”
In una analisi corretta quindi non ci dovremo stupire di questo, ma dovremo cercare di eliminare le cause del perchè si arrivi a questo.Ecco anche perchè le Giunte ”regolarmente elette” che governano anche Chiusi come tante altre città e cittadine d’Italia non sono che il prodotto di tale situazione e condizione.In un epoca dove piace ribadire a tutti che non vi sono più ideali mentre l’unico ideale rimasto inalterato è quello del profitto individuale o di gruppo che forma un blocco storico unito a quello degli amministratori dell’eternità, la cultura politica di chi governa un paese è quella che la totalità della gente esprime nelle proprie scelte politiche.Diventa difficile opporsi a questo ma occorre lavorare dal basso per far sì che la guida di coloro che ”dirigono i lavori”non usino più la gente come continuano ad usarla. Ritengo che sia il solo modo per uscirne.
Caro Mercanti condivido pienamente le tue considerazioni. Direi che sono di una tale evidenza da apparire quasi banali.
E se hai l’occasione e il modo di ascoltare i miei concittadini ti accorgerai subito che sono tutti ecologisti: si indignano e protestano per le cacche dei cani sulle aiuole o peggio ancora sui marciapiedi, sono per i prodotti a chilometri zero, partecipano o mandano i figli a ripulire un pezzettino di mondo con quelli di Legambiente, detestano chi butta le cicche per terra e chiedono consigli su come differenziare correttamente i rifiuti.
Ma di un’azienda insalubre che hanno dietro casa e che si espande fino a poter trattare 18.000 tonnellate di percolato di discarica pare che non gliene possa fregar di meno.
Sarà il caso di cominciare a domandarsi in cosa si sono trasformati i nostri paesi che si vantavano di far parte della “civilissima Toscana”?
Credo anche io che qualunque attività che riguardi l’ambiente investe direttamente le popolazioni di un territorio. E quando parlo di territorio intendo uscire dagli schemi e interessi di campanile. Certamente tutti gli aspetti formali che possono riguardare l’insediamento di tali attività coinvolgono l’Amministrazione Comunale interessata. Ma se un territorio vanta vocazioni turistico-culturali e paesaggistiche le preoccupazioni non possono fermarsi ai confini comunali. Soprattutto in un momento in cui certe politiche vengono sviluppate e gestite dall’Unione dei Comuni. Sarebbe davvero contraddittorio pubblicizzare la fragranza e genuinità dei nostri prodotti enogastronomici o presentare una zona ricca di testimonianze storico-archeologiche e dare il benvenuto al turista ( in una stazione ferroviaria o casello autostradale), invitandolo ad attraversare i miasmi di un percolato italico. Forse non è tanto una questione “politica” quanto di sensibilità e buon senso.
Si Carlo ed è per questo che se l’attuale maggioranza è “sulla carta” di Sinistra ed un partito come Sel, che “sulla carta” è ecologista, non ha nulla da dire, allora significa che da oggi dobbiamo mettere da parte le categorie e cercare di attivare tutte le forze della società che si vogliono schierare contro un certo stato di cose. Cerchiamo di raccogliere consensi su singoli problemi da risolvere, scoprendo magari che si possono trovare alleati in persone che non avremmo mai pensato e, viceversa, trovare nemici in ambiti che dovrebbero esserci, “sulla carta”, più vicini. Partiamo da Bioecologia.
Chi vuole saperne di più, in modo da fugare ogni possibile dubbio e, allo stesso tempo, è stanco che decisioni di questo genere vengano prese da un’oligarchia che non permette di essere informati e partecipanti; queste persone si mettano insieme, qualsiasi sia la loro provenienza politica. Anche perchè le regole del gioco non hanno colore politico; la politica semmai viene fuori dopo, nella fase successiva e anche lì potremmo avere delle sorprese su chi è d’accordo con che cosa.
Personalmente condivido tutto ciò che Fiorani ha espresso, e mi fa piacere che vi siano anche altri che come me ritengano che il principale problema in questo caso non sia la nuova giunta bensì gli abitanti di Chiusi, ai quali tutto passa sopra la testa da ormai parecchio tempo. Le due cose sono l’una funzionale all’altra e non c’è bisogno di grandi sensibilità per capirlo !Come nel grande, il problema dell’Italia non sia certamente Berlusconi(come lui ce ne sono a migliaia): il problema sono gli Italiani, un popolo di cultura prettamente individualista, che crede che se possa risolvere le cose nel proprio orticello e non venirne toccato,ritiene di ”galleggiare” in attesa di tempi migliori. Il fatto è che quelli migliori di tempi sono già passati ed arrivano a grande velocità quelli peggiori.Lo spazio che intanto si crea consente come sempre ai pochi furbi di sguazzare dentro le opportunità:macrcosmo e microcosmo sono un tutt’uno.Dubito che stavolta- a differenza di trent’anni fa- la gente abbia la forza di ribellarsi a tutto questo.E’ una maggioranza che parecchi chiamano berlusconiana ma è gente inebetita, che non parla, e che ragiona a mo’ di televisione.I bei discorsi che si sentono e le buone intenzioni sono solo fumo, ed i risultati si toccano con mano.
E’ d’obbligo – per non lasciare nulla di intentato – chiedere prima a SEL di dare su questo argomento un segno della sua presenza. Altrimenti a Chiusi rischierebbe di diventare SBEL ovvero Sinistra Bioecologia Libertà. A parte le facezie e a parte il fatto che dubito risponderanno se non al massimo “auspicando un’armonica composizione della vicenda”, non rimane che organizzare un’Assemblea pubblica su questo tema. Più gente ci sarà, più sarà difficile in seguito evitare di rispondere alle domande. In fondo, quello che si chiede è di sapere come stanno le cose.
Una postilla per i giovani di Chiusi. A meno che non abbiate deciso di emigrare, questi temi interessano principalmente noi. La stessa energia – positiva e condivisibile – che è stata messa nell’organizzare i Ruzzi, vi sia anche per pretendere di sapere in quale ambiente viviamo e, soprattutto, vivremo.
Quello che dice Marco (Lorenzoni) è vero ed è sotto gli occhi di tutti.
Resta comunque il fatto, come rileva Sergio Resta, che neppure gli abitanti dell Biffe, i più vicini all’impianto di Bioecologia, sembra che abbiano nulla da dire.
Sono convinto che il problema non sono i nuovi amministratori, ma chi ce li ha mandati. Perchè la cultura berlusconiana non è solo dei nuovi amministratori ma anche di gran parte degli abitanti di Chiusi. Anche (e soprattutto) di quelli che un tempo si dicevano comunisti e salutavano col pugno chiuso. E così pure i loro figli.
Allora, o si riesce, anche con azioni eclatanti, a risvegliare un paese berlusconizzato e conformista o di operazioni come Bioecologia ne faranno passare quante gliene pare.
A chiacchiere son tutti ecologisti poi nei fatti che contano i nostri cari concittadini “cadono dalle nubi”.
Ma ve le ricordate le vicende della Metalzinco e della Ludovichi? Quattro rompicoglioni (qualcuno c’è anche finito in tribunale, uscendone assolto) e un paese che sta a guardare.
Oggi, se possibile, è ancora peggio.
Col Piano strutturale pensate che andrà meglio?
Non è questione solo del blog… su Primapagina sono state poste al sindaco e alla gunta alcune domande sul depuratore di Bioecologia Srl… Una decina per l’esatteza, come quelle che Repubbica ha posto a Berlusconi. Finora, tranne qualche chiarimento parziale dato alla festa de l’Unità, nessuna risposta è pervenuta dal sindaco e dalla giunta. Come non è pervenuta a Repubblica da Berlusconi.
Eppure la questione non è di poco conto e riguarda la salute dell’ambientee dei cittadini. Io ho la vaga impressione che i nostri amministratori siano un pochino berlusconiani e non di sinistra come dicono di essere. Nei metodi, almeno… O no?
durante la campagna elettorale il futuro sindaco disse che apprezzava molto questo blog, così tanto da volerne fare uno lui non appena eletto. del suo blog non c’è traccia, c’è solo la propaganda a senso unico, e su questo blog da lui tanto apprezzato mai una risposta, mai una considerazione, niente di niente, evidentemente abbiamo un concetto di trasparenza diverso.
Gli abitanti delle Biffe saranno grati alla giunta per il bel regalo in arrivo.
Lì i parcheggi saranno neri e oro, magari con merlettature perimetrali, a sottintendere il viaggio senza ritorno che un “giocattolo” del genere è in grado di offrire, dopo periodi più o meno lunghi di esposizione.
Ma allora, non sarebbe stato meglio, ammesso che non fosse stato possibile rinunciare al delirio pseudoecologico, potenziare il campo di calcio attuale e relegare abbondantemente fuori dalle mura cittadine l’eco(si fa per dire)impianto?
La propaganda ha i suoi temi e non si occupa mai delle questioni che investono gli interessi economici.
L’attività di Bioecologia riguarda la qualità dell’ambiente e della salute di tutti gli abitanti di questa zona.
Il nuovo assessorato che hanno enfaticamente istituito l’hanno chiamato “Assessorato alla qualità della vita”.
Per prenderci meglio in giro?
Anche con il Piano strutturale è la stessa cosa: acqua in bocca fino a quando non avranno deciso.
Perchè la bozza che il sindaco cova dall’8 di agosto non è stata resa pubblica?
C’è addirittura chi dice che non la vedremo neppure nell’assemblea del 26.
E poi dicono che sono per la trasparenza e la partecipazione!
Chiedere che la smettano, almeno per motivi di buon gusto, con questi vuoti proclami è chiedere troppo?