“La Primavera di Chiusi” ringrazia tutti gli elettori e le elettrici che le hanno consentito di raggiungere un risultato storico: 1.374 cittadini, pari al 27,39 % dei votanti, hanno condiviso i principi ed il progetto con cui la lista si è presentata alle elezioni amministrative per il Comune di Chiusi, confermando di fatto il desiderio di rinnovamento, nei metodi e nelle azioni, che da tempo circolava per la città e permettondo di eleggere tre consiglieri comunali, sui quattro a disposizione dell’opposizione. A conferma di ciò la coalizione di centro sinistra ha subito una sonora bocciatura, passando dal 87,10% (L’Unione per Chiusi di Luca Ceccobao 78,0 % + Lista per Chiusi di Giorgio Socciarello, ora coalizzata, 9,1 %) al 58,27% e perdendo il 28,83%, equivalente a 1.298 voti.
Nonostante il poco tempo avuto a disposizione, frutto di una decisione maturata in extremis, è stato dato un sostanziale esempio di come si possano coinvolgere i cittadini nelle decisioni e di come si possa instaurare un metodo democratico di partecipazione. Esempio che anche le altre liste, che mai lo avevano fatto, sono state costrette a seguire, incalzate dalla frenetica attività con cui era stata impostata la campagna elettorale. Probabilmente altro sarebbe stato il risultato se ci fosse stato il tempo di raggiungere un maggior numero di persone.
Il centro destra è scomparso, passando dal 12,9 % al 7,08%, a dimostrazione del fatto che non ci si può presentare solo in fase elettorale e poi perdere il contatto con la città. Una parte di quell’elettorato è sicuramente confluito nella lista Civica Fiorini, nella quale ha visto la possibilità di un’opposizione più continua e consistente, mentre il resto si è probabilmente rifugiato nel non voto. Se consideriamo il totale degli aventi diritto al voto, che sono 6.880, per la prima volta nella storia Chiusi sarà governata, con il 42,49%, da una coalizione che non ha dalla sua parte la maggioranza degli elettori.
Crediamo che questi elementi dovranno far riflettere quando si tratterà di impostare il lavoro del nuovo consiglio comunale. “La Primavera di Chiusi”, con i suoi tre consiglieri comunali, svolgerà in ogni caso il suo ruolo di opposizione secondo i principi di partecipazione e trasparenza che ne hanno ispirato la nascita, confrontandosi costruttivamente sui provvedimenti concreti, stimolando la maggioranza al rispetto dei cittadini e del programma, facendo uscire le discussioni dal chiuso del palazzo comunale per farle diventare di dominio pubblico, in tempo utile perché ciascuno possa dare il proprio contributo e non più a decisioni prese, come avvenuto fino ad oggi. Vogliamo attuare una vera rivoluzione nei rapporti tra eletti ed elettori e siamo certi di riuscirci perché è solo questo l’interesse che ci ha ispirato.
Le aspettative elettorali si modificano in relativo durante la campagna elettorale, un po’ come succede durante una partita di calcio; a bocce ferme però l’unica vera amarezza è quella per aver creduto che i partiti potessero autorigenerarsi, aspettando troppo prima di scendere in campo. Una volta ammesso questo “peccato originale”, il risultato della Primavera è stato sorpendente così come è indubitabile che la Lista Scaramelli abbia perso il 20% dei consensi rispetto alle due elezioni amministrative precedenti. Loro possono anche gioire nonostante questa pesante emorragia (forse si aspettavano un risultato peggiore e quindi gioiscono di aver limitato i danni) ma da domani – in Consiglio comunale e tra la gente – si tornerà a parlare di Piano Strutturale, di come pagare lo Stadio e di come gestirlo, se la Pensilona è il “monumento ai caduti” di una Stazione che potrebbe essere nei prossimi anni molto ridimensionata; di Turismo e Cultura come volano economico e così via. Nel frattempo vediamo se almeno sui Referendum si riuscirà a marciare compatti.
Agnese Mangiabene, così come Tommaso Provvedi, Gianluca Lorenzoni e tutti gli altri che hanno collaborato con “La Primavera di Chiusi”, sono l’esempio di come i giovani, se stimolati e coinvolti attivamente, possono contribuire, con le loro idee e la loro attività, a realizzare un futuro migliore. Brava Agnese, bravi tutti e grazie per quello che avete fatto e per quello che, sono sicuro, continuerete a fare per l’interesse di Chiusi.
Quello che dice Alessandro Bologni è vero. Quella del comunicato stampa era un’analisi dei macroflussi elettorali. Ciò non toglie che sicuramente la lista “La Primavera di Chiusi” è stata votata da una parte di elettori di centro destra che ha visto in essa la possibilità di un cambiamento di modo di fare politica ed ha votato la fiducia nelle persone che ne facevano parte.
brava agnese quello che solleciti è la sintesi dello spirito che anima la primavera di chiusi, un laboratorio sempre aperto e bisognoso del contributo di tutti, ora più che mai, perchè è ora che comincia il vero lavoro.
Ritengo che il “non voto” sia stata una piccola sconfitta per noi della primavera. Ritengo anche che il “non voto” non sia solo del popolo di destra che, e ne ho anche le testimonianze, alcuni di loro hanno visto in Giorgio e nei componenti la lista le persone qualificate per governare la nostra città e da buoni cittadini ci hanno votato convinti che per un piccolo Comune come Chiusi contano più le persone che le ideologie politiche.
Mi sento di aggiungere una considerazione a livello personale. Oltre a ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto sia durante la campagna elettorale, sia attraverso la loro fiducia espressa nell’urna, vorrei rinnovare l’invito a chi fosse interessato e a chi sentisse l’esigenza di condividere in modo più concreto il progetto della Primavera, a partecipare attivamente a questo movimento. Vogliamo continuare a lavorare e ad essere presenti nel territorio, ma la strada è sicuramente in salita. Perciò vi chiediamo di esserci vicini e partecipativi, al fine di portare nuovi contributi alla Primavera, nuovi e più numerosi spunti di riflessione e condivisione. Fateci sentire le vostre voci, perchè la democrazia si fonda su regole e principi condivisi.