Educazione integrale al “campo-vita”

di Marco Fè

“Le dieci parole”, ovvero i dieci comandamenti, hanno il potere di liberare la persona umana e quindi favoriscono la sua completa realizzazione. Questo è stato il tema del Campo–vita “Libertà”, organizzato dalle parrocchie di S. Secondiano e S. Francesco di Chiusi Città, che si è svolto dal 28 agosto al 4 settembre presso l’Eremo della Maddalena.

Tra ragazzi e ragazze, capigruppo, animatori e personale di cucina i partecipanti sono stati 55, numero superiore alla capacità di accoglienza dell’eremo e per questo sono state montate alcune tende. Questa esperienza all’ Eremo La Maddalena nacque, quasi per caso, cinque anni fa e si è posta subito in linea di continuità con una tradizione più che cinquantennale.

Da allora ha pressoché raddoppiato il numero dei partecipanti e costituisce la punta di diamante della pastorale giovanile parrocchiale. Secondo il parroco Daniele Belussi uno dei risultati più significativi è lo staff di animatori validi, responsabili e preparati che si è venuto a creare e che, da due anni, guida l’attività giovanile al Centro Parrocchiale.  

Nel giro delle esperienze finali la maggior parte dei ragazzi hanno apprezzato in particolare il “deserto” e la “missione”, compiuta sul Monte Amiata e soprattutto la “pienezza di vita” che il campo propone. Pienezza di vita perché, oltre ai valori del gioco, del gioioso stare insieme, del contatto con la natura, del lavoro al servizio degli altri, è sottolineato fortemente l’aspetto spirituale che dà sapore a tutto il resto.

Questa educazione integrale giustifica il termine “campo–vita” e costituisce il segreto di questo tipo di esperienze. Infatti oltre alla catechesi e alla riunione di gruppo ogni giorno non sono mancati momenti liturgici e di preghiera come, nel corso dei giorni, l’ Eucaristia, la penitenziale, il Rosario, la Via Crucis, la liturgia della Parola.

Momenti di spiritualità che, contrariamente all’andazzo comune di pensiero, costituiscono quello che i giovani vanno cercando. Credere alla dignità della persona e alla propria originalità, alla vita e a Dio che è Padre e Amore è il compimento, non leguleio, ma creativo e libero dei dieci comandamenti che diventano “Parole” incarnate e compiute da Gesù in tutti coloro che si lasciano inondare dal suo amore.

Questa è stata la traccia dell’itinerario catechetico che è stata presentata al nostro Vescovo, venerdì 2 settembre, quando ha presieduto la S. Messa e si è poi fraternamente e gioiosamente trattenuto con ragazzi e animatori nel pranzo che è seguito.

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