Una Chiesa giovane, pronta a rispondere alle sfide dei tempi e animata dallo Spirito Santo è apparsa ai 16 giovani e ai 2 accompagnatori delle comunità neocatecumenali di Chiusi Città che hanno partecipato al pellegrinaggio conclusosi con la Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid.
Hanno fatto quest’esperienza insieme ad altri 26 giovani delle comunità aretine e sono partiti in pullman la mattina del 12. La prima tappa è stata Lione, città quasi completamente scristianizzata, dove, per due giorni, hanno annunciato la buona novella di Gesù per le strade e per le piazze, raccontando, alcuni di loro, la propria personale esperienza di fede.
Ma ciò che ha colpito è stata l’allegria dei canti e delle danze in un ambiente serioso e inizialmente indifferente. Per la catechesi sulla sessualità secondo Giovanni Paolo II, la S. Messa e la celebrazione penitenziale si sono spostati ad Ars, il paese del Santo Curato patrono di tutti i parroci del mondo, a poco più di 30 km.
Da Lione si sono poi spostati a Lourdes e nella processione con i flambeaux, e in quella eucaristica, nella S. Messa, nella preghiera alla Grotta, hanno vissuto momenti molto alti di spiritualità. I viaggi di spostamento sono stati lunghi ma il tempo è stato impiegato pregando con confronti personali tra la propria vita e la Parola di Dio.
Venerdì 19 a Valdemoro, nell’interland madrileno, i giovani neocatecumenali della Toscana si sono incontrati con quelli di alcune comunità cinesi e, tramite le loro testimonianze, è apparsa la potenza dello Spirito Santo che compie meraviglie al di là delle difficoltà che pongono gli uomini. All’indomani sono giunti nella spianata dei Cuatro Vientos, vecchio aeroporto di Madrid.
I giovani, provenienti da tutto il mondo, erano oltre due milioni, il caldo è stato torrido, la spianata senza un filo d’ombra, nel pomeriggio è venuto a mancare l’approvvigionamento d’acqua, alcuni hanno accusato malori, il suono intermittente delle ambulanze ha fatto da sottofondo. Quando il sole è tramontato è giunto il Santo Padre e nuvole nere si sono addensate sopra Cuatro Vientos.
Appena ha iniziato a salutare si è scatenata una tempesta di pioggia e vento che ha abbattuto due tendoni predisposti per l’adorazione eucaristica ed un altro per la sicurezza. Il Papa ha avuto parole di apprezzamento per i giovani che lì hanno passato la notte tra la polvere poi diventata fango. Il sorgere del sole li ha trovati notevolmente provati.
All’indomani il Santo Padre non è potuto passare tra i giovani e nell’omelia ha invitato i giovani a fare esperienza profonda di Gesù, come S. Pietro. Alcuni dormivano, altri imprecavano contro l’organizzazione spagnola. E’ sgorgata spontanea la domanda: “ Ma chi glielo fa fare? Non sarebbe lo stesso, forse anche meglio, seguire l’evento in televisione?”
La risposta è nel mistero della fede. La situazione delle migliaia di persone che seguivano Gesù quando operò la moltiplicazione dei pani e dei pesci non deve essere stata molto dissimile. Molti sono stati i canti, le danze, le preghiere e gli applausi. Allegria che ha interrogato e fatto pensare.
Per 240 mila giovani lunedì 22 è stato destinato all’incontro vocazionale a Madrid insieme agli iniziatori del Cammino Neocatecumenale Kiko, Carmen e Padre Mario ed una quarantina tra vescovi e cardinali.
La perenne giovinezza della Chiesa è apparsa nella gioiosa corsa con la quale circa 6.000 giovani hanno dato la loro disponibilità ad entrare in seminario o in clausura. Come cornice all’evento la bellezza della sinfonia che racconta musicalmente il dolore di Maria ai piedi della croce e la passione e la risurrezione di Gesù.
“Lo zelo per la Chiesa è opera dello Spirito Santo” ha annunciato il Cardinal Roco. “Il terzo millennio cristiano è destinato all’evangelizzazione della Cina” ha aggiunto Kiko. Ritornando in Italia i giovani sono passati per la Cattedrale della Madonna del Pilar a Saragozza e per la stupenda chiesa di St. Maximin che conserva il corpo di S. Maria Maddalena.