E’ stata una campagna elettorale all’insegna del fair play. Ho partecipato a pochissimi incontri (anche un po’ per il ruolo tecnico rivestito) e devo dire che, anche quando ce n’è stata l’occasione, non ho mai sentito toni sopra le righe.
Complimenti ai competitors. Il risultato – in buona parte scontato – dell’elezione di Stefano (Scaramelli) conferma quanto sapevamo: questo tipo di elezione si vince con il lavoro “porta a porta” e la presenza radicata nel territorio (Montallese docet). Contro l’opinione di altri, non credo che Agostinelli e Leandri abbiano pagato il “non allineamento”: piuttosto, non sono riusciti a far “quadrato” nelle rispettive zone di residenza. Molto buona l’affermazione di Giorgio (Cioncoloni) e delle sue “rondini”: accreditato, al via, intorno al 15/18%, è riuscito a fare molto di più. Gli è mancato molto lo scalo (dove veniva percepito come più attento al centro storico) e ha pagato cara l’assenza di un candidato a Montallese e frazioni (le uniche sezioni sotto i 100 voti per lui). E’ però riuscito a far risultato sul Centro Storico, scavalcando – e di parecchio – la Torre di Stefano e confermando le impressioni suscitate allo scalo.
Nelle attese il risultato della Lista Fiorini (molto interessante la loro campagna elettorale), mentre non ha proprio “combattuto” Gliatta (e dispiace, perché la ricchezza dell’opposizione rende migliore anche l’azione della maggioranza). A tutti i miei complimenti e, ai “promossi”, le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro. Per chiudere, mi piacerebbe che tutte le novità emerse in questa campagna elettorale sopravvivessero all’evento per cui sono nate.
ribadisco sig. sorbera che le dichiarazioni del nuovo sindaco riguardo alla primavera e al suo rappresentare l’antipolitica sono avvenute in campagna elettorale, e tanto per rafforzare il concetto gli ricordo anche l’episodio squallido delle manfrine per la nomina degli scrutatori e ce ne sarebbero anche altri di episodi per confermare che la campagna elettorale non è stata così tranquilla e corretta.
Concordo. Aggiungerei che non é certo il solo, ma francamente non lo trovo comunque un vanto.
Guardare la realta paga sempre caro Luca e tu non sei strabico o ti devi ingraziare qualcuno. Quel tuo commento fa riflettere e faccia riflettere anche i giovani che sono i più diretti interessati al lavoro che non c’è e che quando non c’è scattano le molle automatiche del condizionamento alis ricatto morale, passando prima per il politico..I commenti a seguito della presentazione dell’ultimo incontro il giorno di venerdi a Chiusi Scalo con il comizio del rappresentante di Rifondazione erano quelli che la gente non amava farsi vedere e magari condivideva anche ciò che veniva detto, ma per ”motivi di opportunità” era meglio non soffermarsi.Ci sono persone di Chiusi Scalo che per non farsi vedere vanno a comperare Prima Pagina all’edicola del Pobandino, tanto per chiarire che tipo di paese sia questo….e se ne potrebbero dire anche tante altre….e c’è chi brinda ridendo sfilando davanti la sede della Primavera dopo il voto,sollevatosi dalla paura che lo attanagliava.
Scusi, Scaramelli, io ho parlato di “campagna elettorale”, cioè un preciso e definito termine temporale. Lo so da me quello che è successo prima, ma fa parte del gioco, oppure pensa – per fare un esempio – che quando vado alle trattative, solo perché rappresento la CGIL, i compagni seduti dall’altra parte del tavolo, anche quelli di Rifondazione, mi facciano sconti? E’ chiaro che tanto più alta la posta in gioco tanto maggiore sarà la “canizza”. L’apprezzamento per i toni pacati di una campagna elettorale che si preannunciava rovente è anche un sospiro di sollievo: immagini l’Ufficio chiamato ad arbitrare contendenti che si scambiano colpi bassi. C’è sempre il rischio di prendere qualche “sberla”. 🙂
Questa campagna elettorale e il responso delle urne segnano in ogni caso una svolta nella politica locale.
Si apre una fase nuova.
Il volo delle rondini è appena cominciato.
certo adesso è passata la bufera e i toni si placano, ma io caro sig. sorbera i toni pacati non li ho visti proprio: le accuse di essere vecchi rifiuti della politica animati solo da spirito di rivalsa, di essere rappresentanti dell’antipolitica mi rimarranno in mente per molto tempo.
di questa campagna elettorale ricorderò anche le voci dei molti che mi hanno detto il voto magari te lo dò ma in piazza alle manifestazioni meglio che non mi faccio vedere, oppure mi piacerebbe anche candidarmi ma stò cercando lavoro.
altro che complimenti ai competitors, questo paese puzza di marcio da lontano.
la campagna elettorale è semplicemente la fase in cui ai cittadini viene richiesto il consenso, anche se spesso si sente parlare di partecipazione, ma la vera partecipazione andava favorita nei mesi scorsi quando i padroni del vapore si sono ben guardati dal farlo, anzi le decisioni sono arrivate tutte da siena con i cittadini di chiusi costretti al ruolo di spettatori, e in quella fase i toni sono stati ben sopra le righe e di fair play neppure l’ombra, o ci simo già dimenticati le gazzettinate varie.
mi scusi signor sorbera ma tutta questa sviolinata buonista sulla campagna elettorale puzza di retorica da lontano.
Purtroppo 1 mese e mezzo per mettere su una lista, fare il programma e fare campagna elettorae è veramente poco. Limpegno non è mancato ma il tempo era risicato. Per fare il programma avremmo voluto sentire di più i cittadini e le associazioni per poterci fare davvero sentire vicini e portavoce, speriamo di riuscire a coinvolgerli e portare fuori dalle mura ciò che accade nel palazzo