Giocando, anche lui, sul cambio di stagione Marco Lorenzoni sul sito di primapagina http://www.primapaginachiusi.it/ sferra un durissimo colpo ai tre consiglieri Primavera. Il guidizio è forse un po’ tranchant ma rende perfettamente l’idea dell’aria che si respira tra chi vorrebbe un’opposizione più smarcata dall’amministrazione Scaramelli. Questo è il pezzo:
“Era un Consiglio di routine, niente di eclatante all’odg. Ordinaria amministrazione, si potrebbe dire. E invece qualcosa di piuttosto significativo è successo ugualmente (anche se non è detto che i consiglieri se ne siano accorti). Ma cosa è successo nella seduta consiliare di ieri sera? Niente, in effetti. E’ che tutto è finito a tarallucci e vino. In una stucchevole sequela di complimenti reciproci come nemmeno in una trasmissione di Rai 2…
E allora dove sarebbe la notizia rilevante? Nel nulla. Nell’atteggiamento della maggiore forza di opposizione, la Primavera, che sembra ormai avviata al ruolo di corrente critica della maggioranza. Cioncoloni, Barni e Bologni, pur pronunciando interventi a tratti anche duri, pur ponendo questioni di metodo e di merito, alla fine hanno votato a favore praticamente su tutto: dal declassamento di una strada vicinale che “negli anni ha perso la sua funzione di strada pubblica e ora porta solo ad una proprietà privata”, alla variazione di destinazione d’uso di un comparto edilizio a Chiusi Scalo, al lavoro della apposita commissione sulla toponomastica… Al contrario la consigliera Fiorini Vagnetti ha votato contro su tutto. A scanso di equivoci e per marcare la differenza. Cosa riuscita peraltro.
Atteggiamento, quello dei tre consiglieri della Primavera, che il sindaco Scaramelli e altri esponenti di maggioranza (Micheletti, Marchini, Fatichenti) hanno a più riprese dichiarato di apprezzare, perchè riprova di “proficuo dialogo” e di “apprezzamento da parte della Primavera del lavoro della giunta…”
Naturalmente i tre consiglieri sono del tutto legittimati ad agire secondo la propria coscienza e in totale autonomia, ma certo quei voti favorevoli, praticamente su tutto, segnano una distanza abissale dalle indicazioni dell’assemblea della Primavera tenutasi solo 5 giorni fa all’ex cinema Eden, assemblea che ha delineato la proposta stragetica e la linea che il movimento proporrà ai suoi elettori e simpatizzanti in una prossima assise plenaria, una sorta di primarie, nel mese di ottobre… E sarà quella a decidere. Ma all’Eden emerse l’indicazione di alzare un po’ il tiro, di proporsi non come semplice forza di minoranza in consiglio, ma come vera e propria alternativa all’attuale maggioranza, con un proprio programma, una propria agenda politica… In sostanza opposizone più dura e azione politica di ampio respiro nel paese.
Quei voti favorevoli a raffica alle proposte della giunta, per di più dopo aver pronunciato interventi critici, allontanano quella prospettiva e riaprono certamente la discussione anche aspra sulla connotazione politica, sull’assetto organizzativo, sul modo di fare opposizione della Primavera. In sostanza l’assemblea dell’Eden è come se non ci fosse stata. E a qualcuno può anche venire il dubbio che la criticata astensione sulla variante al depuratore, nel primo Consiglio, non sia stata dettata solo dalla scarsa conoscenza o sottovalutazione del problema, come ha poi spiegato Giorgio Cioncoloni.
Qualcuno in aula commentava sarcastico: “un’opposizione così serve solo a Scaramelli”. Il giudizio è forse ingeneroso, oltre che impietoso, ma l’impressione che la primavera viaggi al rimorchio cercando solo di mettere qualche puntino sulle i, è piuttosto diffusa.
C’entra qualcosa il calendario? Ieri sera era il 20 settembre e oggi è il 21, primo giorno d’autunno. Antitesi della primavera. E certo, se dovessimo sintetizzare la situazione dopo aver assistito al Consiglio, non potremmo che scrivere “la primavera è finita“, andate in pace. Che poi è quello che vanno dicendo da settimane Scaramelli & C. Che abbiano ragione loro? Oppure sono solo più in linea con l’andamento delle stagioni?”.
Io proporrei di procedere con un metodo che sia più in linea con i doveri e con le prerogative dell’Opposizione. Una volta saputo di quale natura tecnica è il vincolo che impedisce la registrazione delle sedute, si invitino i consiglieri di Minoranza a richiedere la convocazione di un Consiglio Comunale su questo argomento (è nelle loro prerogative) e a presentare una mozione per rimuovere questo vincolo. Se la Maggioranza dovesse votare contro – avendo ormai verificato che non ci sono né problemi tecnici né economici – essa si troverebbe nella condizione di tenere intenzionalmente “opache” le sedute alla fruizione dei cittadini.
A quel punto i manifesti non sarebbero per chiedere qualcosa ma per denunciare la violazione di un diritto del tutto evidente che, in più, è stato oggetto di molti consensi in campagna elettorale anche da parte della Maggioranza stessa.
Risposta a Fiorani: normalmente le parole quando si pronunciano devono avere un senso.SEL per esempio vuol dire Sinistra, Ecologia,libertà. PD per esempio, vuol dire Partito Democratico.Hai visto qualcosa che gli rassomigli oppure sono io che non sò vedere ?
Può anche darsi che sia io….ma per fortuna in Italia più il tempo passa e sempre meno è una questione di opinioni…..le opinioni ce le possiamo avere tutti, nel modo più variegato possibile, i fatti sempre più con difficoltà sono smentibili……
XSacco. Bene, frughiamoci (come dicono a Firenze) e facciamo questi manifesti. Io ci sto.
Resta il fatto che bisogna sempre smuovere le montagne per ottenere ascolto.
E qui comanda la sinistra (o quella che si dice tale) da oltre mezzo secolo!
Non c’è bisogno di andare a ritroso nel tempo per ricercare sul blog dette notizie, ce l’ho presente quasi tutte ed anche i discorsi che sono stati fatti in proposito. Solo, mi sembra- se mi è concesso – che per una cosa di una semplicità e di una banalità tali da essere quasi ridicola per quello che rappresenta, ci vuole un ”consilius familiae”.Al prossimo consiglio se non viene data una risposta, si incominci con i manifesti, e con i giornali. Tutto quì.Alla fine qualcuno poi si sveglia.Poi uno strumento come la registrazione quando esiste, chi lo vuole usare lo fa, chi non gli interessa non lo fà.Tutto qui.E’ due mesi che se ne parla, tale da sembrare l’opera del Duomo….Io ci stò a sottoscrivere per una iniziativa che si voglia prendere in tal senso, ma che si prenda! Se ci si ripara dietro a SEl o dietro a ciò che dice la maggioranza non si muove nulla perchè se qualcosa si doveva muovere( e non ci voleva tanto-sarebbe bastato accogliere l’istanza della Primavera, o no ? )si era già mosso. Ed allora molte forme sembrano anche pretestuose, per annullare, ritardare, spezzettare, dimenticare,nicchiare, non fare…..
La questione della registrazione dei consigli è davvero assurda tanto da rasentare il ridicolo. Carlo (Sacco) se fai una ricerca in questo blog come in quello che l’ha preceduto trovarai molti articoli e commenti tutti nella direzione della opportunità della registrazione da mettere a disposizione di tutti. Un partito che fa parte della coalizione di maggioranza (SEL) aveva inserito il punto nel proprio programma elettorale che poi oggetto di confronto con gli altri partiti. Nonostante tutto ciò l’attuazione di quella previsione tarda assai. prima si è detto che poteva essere costosa. Anche in questo blog è stato dimostrato che un’attuazione ridotta all’osso sarebbe costata poco decine di eruro. Probvocastoriamente è statio detto: se proprio non ci sono facciamo unas sottoscrizione. Nel frattempo la richiesta di un consigliere di registrare le sedute per meglio condurre il proprio lavoro fu respinta perché si disse. a che scopo registrare se da qui a poco le registrazioni saranno sistematiche e messe a disposizione? Scrive Luciano (Fiorani) che una richiesta del genere interessa pochi. Io, però, sono convinto che la consapevolezza per misure minimamente complesse (conoscenze informatiche) può essere costruita nel tempo. L’idea che un gruppo di cittadini finanzi una ventina di manifesti mi sembra buona e se saremo almeno una decina sono disposto a dare il mio contributo.
Ma un po’ di manifesti sull’argomento non sarà mica vietato metterli ? Un po’ di articoli sui giornali non sarà possibile farli apparire ? Ma perchè ogni problema piccolo o grande deve prendere la direzione di contrasto con le regole istituite da persone che governano ? Mi sembra che questo caso rivesta -se si vuole- un aspetto di informativa e di trasparenza verso tutto e tutti. Ed allora perchè non si risolve ? Ma gli altri consiglieri di maggioranza quando alzano la mano se lo pongono questo problema dentro di loro oppure sono guidati da logiche di schieramento tali da non far uscire una loro volontà che non ci vorrebbe nulla a riconoscere giusta, plausibile, democratica ? Si cambiano le regole anche negli Stati, nella finanza di interi comparti, si cambia la vita a centinaia di migliaia di persone, cosa ci vuole ad intervenire su una regola come questa , che è diretta alla conoscenza agli amministrati di come gli eletti agiscono ? Ma non è questa una delle principali regole e basi della sedicente democrazia ? O si deve pensare che la stessa sia proprio” sedicente” in tutti gli aspetti che riveste ? Ma proprio nessuno ha da dire qualcosa in proposito ?
XSacco. La domanda che poni tu è già stata fatta al sindaco ripetute volte e nelle forme più diverse. In un primo tempo rispose che doveva valutare costi e problemi tecnici.
Poi tutti hanno capito che i costi sono irrisori e dopo che hanno trasmesso nel sito del comune la corsa del maiale, anche le difficoltà tecniche sembra un argomento ridicolo. E allora silenzio assoluto.
L’ultima richiesta è stata del consigliere Fulvio Barni durante l’ultimo Consiglio comunale.
La risposta del sindaco ancora la stiamo aspettando perchè non si è degnato neppure di dire si o no.
Che dobbiamo fare?
Naturalmente ti risparmio le considerazioni che questo arrogante modo di fare suggerirebbe.
Scusate, un ragionamento semplice: siccome mi sembra di capire che il regolamento comunale vieti le registrazioni durante le sedute del Consiglio, e sicome si parla tanto di necessità di trasparenza, perchè la maggioranza non adegua questa necessità dando possibilità a tutti di poter sentire, vedere e capire cosa succede durante il consiglio ? Mi si vuol spiegare il perchè una discussione tramite la quale si addiviene a compiere atti pubblici che investono l’interesse di tutti non possa essere divulgata od almeno data la possibilità a coloro che non possono essere presenti di vedersele dalla propria casa le sedute ? Ma in un era che con un clik si parla con un referente in America, ma è cosa normale vietare le riprese dentro la casa di tutti ? Qualcuno mi risponda, ma in maniera plausibile, senza bizantinismi. Grazie.
Concordo con quanto scrive Luciano (Fiorani). Aggiungo soltanto che un episodio di questa gravità si è svolto in Consiglio e correttezza vorrebbe che si concludesse in Consiglio. Questo richiedebbe la tanto sbandierata trasparenza. Come ho già scritto che stante così le cose un reato di sicuro c’è: o c’è un falso da parte del consigliere Cioncoloni o diffamazione (e forse anche calunnia) da parte del Sindaco.
Vorrei richiamare l’attenzione su un passaggio del Consiglio comunale che a me è parso particolarmente grave.
L’accusa del sindaco al capogruppo della Primavera di aver consegnato agli atti un documento diverso da quello che aveva letto in aula.
Non credo che si possa a cuor leggero far finta di nulla.
Cioncoloni ha prontamente ribattuto in aula che quella affermazione non rispondeva al vero e il sindaco non ha replicato.
L’increscioso episodio deve considerarsi chiuso dopo lo scambio di battute o avrà un seguito?
E il segretario comunale non ha da dire nulla in merito?
Per Giorgio Cioncoloni. Non si può sempre staare alle esigenze dei singoli, la puabblic a amministrazione deve garantire prima di tutto l’interesse comune. Come ho scritto, ma se si vuole posso motivare meglio il Piano di Recupero avrebbe dato risultati in molto meno tempo. Poteva anche essere un piano di recupero di iniziativa pubblica al quale poi i privati avrebbero dovuto adeguarsi se volevano valorizzare le loro proprietà.
Chiaramente non mi riferivo a interessi materiali ma a interessi e visioni di ordine culturale che, secondo me, non sempre vanno d’accordo con le necessità pratiche di cui la collettività ha bisogno. Nel caso specifico un piano di recupero complessivo avrebbe richiesto l’accordo di più soggetti che, forse, avrebbe comportato tempi incompatibili con quelli di chi deve realizzare un’impresa.
La Primavera è finita? non per noi (Giorgio Alessandro e Fulvio) che siamo sempre in campo e per quanto possibile cerchiamo di ascoltare i cittadini sulle questioni che vengono portate in Consiglio Comunale, ce le studiamo, prepariamo i nostri interventi prepariamo mozioni interrogazioni interpellanze, sentendo i cittadini e non stando davanti alla scrivania a scrivere male di chi si da da fare per il bene pubblico.
Abbiamo deciso di chiedere l’ampliamento della sala consiliare per poter accogliere tutto il pubblico della primavera che si era ripromesso di intervenire ai consigli comunali bla bla bla bla bla
Firmato: Giorgio, Alessandro, Fulvio
Giorgio Cioncoloni potrebbe aiutarmi a riflettere specificando quali sarebbero questi miei interessi.
Caro Paolo Scattoni bisogna che tu cominci a riflettere sul fatto che forse i tuoi interessi personali non sempre vanno d’accordo con quelli della collettività.
La decisione sarebbe comunque passata. ma cosa costava chiedere perché quell’intervento non era stato oggetto di un piano di recupero? L’attuazione a pezzi di una sistemazione ha determinato l’inaccessibilità di una parte di quello spazio. Poteva invece essere reso pubblico (una sorta di piccola piazza interna), secondo me nell’interesse ANCHE degli stessi proprietari, ma sicuramente di quelli della collettività. Dare un giudizio negativo all’operazione da parte delle minoranze doveva servire come monito per la corretta realizzazione di interventi simili. A me pare di una semplicità quasi lapalissiana.
O ero da un’altra parte o non mi sembra di aver capito che dall’assemblea della Primavera è venuta l’indicazione che in consiglio comunale si deve votare sempre contro, anche a discapito degli interessi dei cittadini. I punti che abbiamo approvato se fossimo stati al governo li avremmo certamente proposti anche noi e quindi perché votare contro? Il voto contrario non sarebbe stato contro la politica del centro sinistra ma contro dei cittadini che avevano chiesto che fosse riconosciuto un loro diritto, un imprenditore che aspetta da due anni di poter avviare la propria attività avendo tutte le carte in regola per farlo, il lavoro di una commissione tra i cui membri c’erano due nostri rappresentanti. Alcuni dei cittadini interessati ai provvedimenti avrebbero potuto essere anche nostri elettori, perché impedire che i loro diritti fossero riconosciuti? Le critiche, anche aspre,che abbiamo espresso purtroppo non potevano essere espresse in voto perché fuori dal contesto strettamente legato ai punti in votazione.
Naturalmente io non ho nulla contro Cioncoloni, Barni e Bologni, che sono assolutamente liberi e legittimati ad esprimersi in Consiglio come meglio credono…
Il problema dell’atteggiamento complessivo della Primavera però rimane. Tanto più dopo l’assemblea del 15 settembre all’Eden… la linea di una opposizione pragmatica e costruttiva, tendetende a strappare qualche punto alla maggioranza, è stata bocciata dalla maggioranza degli intervenuti e l’indicazione finale, da sottoporre alla prossima assemblea plenaria ad ottobre, è stata di tutt’altro tenore. O ho capito male io?