Per chiarire la questione votazione del punto 4 all’ODG del Consiglio Comunale di ieri (declassamento strada vicinale di Fonterotella) vorrei che fosse conosciuto il mio intervento, concordato con Giorgio Cioncoloni e Fulvio Barni.
Il nostro era un intervento critico sulla società che gestisce il consorzio e chiedeva delucidazioni sulle motivazioni, peraltro già da noi conosciute avendo parlato con i proprietari che in qualche modo volevamo tutelare, e che il vicesindaco ha prontamente confermato.
Prima però dell’intervento voglio chiarire a tutti la differenza tra strada vicinale di prima classe e quelle di seconda classe: con D.C.C. n.33 del 13.05.1999 (naturalmente del Comune di Chiusi), è stato approvato l’elenco e la classificazione delle strade vicinali, distinguendo le strade vicinali di 1° classe (“…Uso pubblico specifico,…importanza storica,…strada alternativa a quella principale,…viabilità sfruttata dalla collettività,… itinerario esclusivo o principale del servizio pubblico o altri servizi di pubblica necessità…) da quelle di 2° classe (“…strada di collegamento delle abitazioni di campagna alla strada principale, a servizio di un traffico prevalentemente locale, …con notevole interesse paesaggistico e ambientale,…comunque di interesse pubblico.).
E’ stato quindi fissato il criterio secondo cui quelle di 1° classe assolvono ad un uso pubblico ed a rilevanti funzioni di traffico, mentre quelle di 2° classe sono oggetto di un uso pubblico più limitato in termini di traffico attinente l’utilità sociale, ambientale, turistica, economica…, non di rado limitato solo ai propri utenti.
Ecco quindi il mio intervento:
“Durante la campagna elettorale ed anche dopo, ad elezioni avvenute, abbiamo avuto modo di essere avvicinati da diverse persone, facenti parte del Consorzio di strade vicinali, che ci hanno espresso le loro lamentele per il modo in cui la società Lerbacresce s.r.l. che, indicata proprio direttamente dall’Amministrazione Comunale quale gestore, gestisce la manutenzione delle strade sia per quanto riguarda i lavori (che non sempre sarebbero conformi a quanto richiesto e programmato) sia per quanto riguarda i costi di amministrazione che, a detta degli stessi, sarebbero esosi in riferimento all’attività svolta, sia per quanto riguarda i rapporti con il personale della società che, sempre a detta degli stessi, non sarebbero collaborativi, per non dire di peggio.
In alcune occasioni abbiamo riferito queste lamentele al vice Sindaco Sonnini, in quanto delegato a rappresentare il Sindaco nei vari consorzi, suggerendogli di accertare la veridicità di tali lamentele ed eventualmente di adoperarsi per risolvere i problemi, intervenendo direttamente nei confronti della società, poiché c’era il rischio che un’istituzione come quella dei consorzi, ritenuta di per sé utile da tutti, perdesse la sua efficacia a causa di una gestione poco attenta, superficiale e onerosa.
Leggendo i verbali allegati alla proposta di deliberazione in approvazione oggi si ha effettivamente la sensazione di un lavoro approssimativo e superficiale.
Nel verbale di assemblea del 26 luglio si legge infatti che la discussione del punto 1 si apre alle 18,32 e termina alle 18,34 e nella relazione si dice che l’assemblea vota e delibera dopo ampia discussione: 2 minuti!
La discussione del punto n. 2 si apre alle ore 18,35 e termina alle ore 18,35. In questo arco di tempo si è svolta l’illustrazione del punto e la votazione. Zero minuti!
Non ci sembrano verbali rispettosi degli utenti che pagano una parcella per lo svolgimento di tale attività. Nei verbali non si trovano neppure le motivazioni che hanno indotto i proprietari a richiedere il declassamento della strada di Fonterotella e neppure nella proposta di delibera che andiamo ad approvare, per cui suggeriamo di inserirle nella delibera perché non ci sembra opportuno declassare una strada senza motivazioni scritte, cosa che potrebbe indurre altri proprietari a chiedere la declassazione anche senza motivazioni.
Il rappresentante di strada, ci ha riferito che i motivi principali per cui è stato chiesto il declassamento sono proprio il costo della gestione e le modalità di esecuzione dei lavori. Perché queste osservazioni non sono state messe a verbale? Forse perché contenenti giudizi poco positivi sull’operato della società che lo ha redatto?
Per cui rinnoviamo l’invito al vice Sindaco di adoperarsi perché l’attività della società sia rispettosa degli utenti e, se necessario, di valutare l’opportunità dell’individuazione di una nuova società di gestione, magari scelta in accordo con i rappresentanti del consorzio e tramite bando di gara in modo da valutare le migliori condizioni applicabili.
Noi siamo convinti che le strade vicinali sia di prima che di seconda classe siano, in modo particolare in alcuni casi, molto importanti anche dal punto di vista turistico essendo oggi il “turismo lento” molto apprezzato e diffuso. Auspichiamo quindi un maggior controllo da parte dell’amministrazione comunale su di esse in modo che non si ripeta il caso della “strada di Peschiera”, strada vicinale di seconda classe di rilevante importanza storica , della quale ad un certo punto non si ha più traccia.
Per concludere vogliamo far notare che la lettera di richiesta dei proprietari della strada di Fonterotella fa riferimento ad una assemblea del 01.08.2011, e non presumibilmente a quella del 26.07.2011, errore formale nato chissà per quale motivo ma già evidenziato dal vicesindaco.
http://www.lerbacresce.it/contatti.it.php Questo è il link della società che gestisce le nostre strade vicinali, come si vede dall’indirizzo la sede di Chiusi è presso lo studio Rocchini-Terziani.
Il geometra in una riunione di condominio annunciò che era entrato a far parte di questa società, se ancora lo sia non saprei in quanto il mio condominio ha oggi un altro amministratore.
Fa bene il Consigliere Barni a ri-chiedere formalmente la registrazione. Ma non è sufficiente, trattandosi della sola Minoranza. Per dare efficacia politica e civile alla richiesta, se necessario, si richieda la Convocazione di un apposito Consiglio Comunale e se poi si “insiste” ad essere tutti d’accordo ma la cosa non avviene, si faccia un’azione “pratica” dimostrativa su come si può facilmente registrare un Consiglio e metterlo online.
Un’ultima cosa. Non sono ancora riuscito a sapere, nemmeno dai Consiglieri di Minoranza, quale legge o regolamento impedisca le registrazioni delle sedute. Radio Radicale e una pletora di emittenti locali lo fanno già da anni.
Il costo è irrisorio e comunque – se necessario – completamente coperto da privati. Allora quale è il motivo per cui NON SI VUOLE rendere pubbliche le sedute? Sarà necessaria una raccolta di firme di cittadini per avere una risposta?
Paolo (Micciché) questa della registrazione è stata per al verità una questione risollevata dal consigliere Barni, anche se a margine di. Tutti sono d’accordo ma la cosa non si fa. Nell’ultimo Consiglio poi c’è stato un passaggio davvero spiacevole che però non mi sembra abbia avuto la necessaria attenzione anche in questo blog. Il consigliere Cioncoloni è stato accusato dal Sindaco di aver consegnato il giorno dopo per il verbale un testo diverso da quello effettivamente letto. Nonostante le proteste di Cioncoloni il Sindaco non si è scusato e quindi ha implicitamente insistito nella sua accusa. Qui le due l’una o Cioncoloni ha fatto un falso oppure Scaramelli si è reso responsabile di diffamazione e calunnia. Non so cosa scriverà il segretario nel verbale, ma se ci fosse stata la registrazione non si sarebbe arrivati a questo.
Alessandro Bologni: ” Il rappresentante di strada, ci ha riferito che i motivi principali per cui è stato chiesto il declassamento sono proprio il costo della gestione e le modalità di esecuzione dei lavori. ”
La richiesta di declassamento sembra essere motivata da una cattiva gestione da parte della Società e quindi, per mettere in evidenza quella che si giudica una mancanza dell’Amministrazione, si deve votare NO; tanto il provvedimento passa ugualmente ma così l’Opposizione svolge il suo ruolo e mette in evidenza una carenza che penalizza il cittadino coinvolto direttamente e forse anche quelli coinvolti indirettamente (perchè una gestione privata, con meno risorse, può essere meno efficace e quindi portare ad un abbassamento della qualità del territorio). Non va bene che un cittadino sia “costretto” a chiedere il declassamento e non per scelta autonoma altrimenti motivata. Mi piacerebbe conoscere le motivazioni del NO della Sig.ra Fiorini ma, se ho ben capito, esse nascono proprio a seguito dei giusti rilievi posti dalla “Primavera”.
Certo, se fossero disponibili le registrazioni del Consiglio sul sito del Comune… solo promesse da campagna elettorale?
Mi piacerebbe sapere da Nicola Nenci, lui che è persona attenta alla salvaguardia di tutto ciò che riguarda l’ambiente, il pubblico, la storia, il turismo e tanto altro, se da consigliere non avrebbe posto al Consiglio comunale la questione della società Lerbacresce srl prima della scadenza del primo anno di contartto (tacitamente rinnovabile), essendo lui un frontista e conoscendo il problema, compresi i termini della convenzione.
mi piacerebbe sapere da Nicola, lui che a mio giudizio è persona attenta alla salvaguardia di tutto ciò che riguarda l’ambiente, il pubblico, la storia, il turismo e tanto altro, come avrebbe votato fosse stato in consiglio comunale ed essendo un frontista di strada vicinale e conosce il problema
Non so chi siano i titolari di Lerbacresce Srl. In Consiglio è emerso che l’incarico a questa società è stato dato senza appalto più di un anno fa per un periodo limitato (un anno rinnovabile). Il rinnovo tacito sarebbe avvenuto a luglio. Ma se c’erano tutte queste lamentele perché si è lasciato scadere il termine di rinnovo? Su questo punto la politica (i consiglieri di tutti gli schieramenti) evidententemente non è riuscita a operare il dovuto controllo.
HA! Allora c’avevo preso. Ribadisco, quindi, la domanda che ho posto a commento del precedente articolo: a chi fa capo l’Erbacresce? Finora non si è detto (almeno non nel Blog).
Se si dicesse, tuttavia, si capirebbe anche il perché non c’è stata una vera e propria gara d’appalto.
Unisco le mie personali e quelle della mia famiglia alle lamentele manifestate dagli altri cittadini, e ribadisco le mie perplessità su come è stato messo in piedi il Consorzio.