Nella Primavera si discute (anche aspramente) e nessuno pare aver peli sulla lingua. Se c’è qualcosa che non va lo si dice, anche pubblicamente, come sta avvenendo sul blog e primapagina. Tra persone che sono abituate da sempre a dire chiaramente come la pensano tutto questo è normale. Non ci sono yes man in quei paraggi. E chi trova scandaloso tutto ciò forse ha scambiato un’aggregazione di persone libere per l’arma, dove si usa “ubbidir tacendo”.
Di cosa si discute è chiaro a tutti. Del tipo di opposizione che va fatta ad un’amministrazione del nulla.
C’è chi vorrebbe un’opposizione intransigente, che metta in opera anche gesti eclatanti. E chi invece pensa che debba comunque prevalere il senso di responsabilità (attenendosi al programma elettorale), adoperarsi nel fare proposte e contribuire a migliorare il più possibile i provvedimenti presentati dalla maggioranza.
Questa discussione avrà il suo esito conclusivo nell’assemblea pubblica che si terrà i primi di ottobre. Tutti quelli che, a vario titolo, si rifanno alla Primavera discuteranno, probabilmente si conteranno e decideranno la strategia da seguire.
Per chi fa difficoltà ad arrivarci da solo è bene spiegare che la situazione attuale è figlia di uno sbilanciamento naturale che vede oggi nei tre consiglieri eletti i soli rappresentanti della Primavera, non essendo stato ancora (complice l’estate) costituito il gruppo dirigente.
In questa situazione è chiaro che sui tre (Cioncoloni, Bologni e Barni) si riversino tutte le attese, le speranze e anche gli strali (quando votano in modo difforme da come uno si aspetta).
L’impegno serio e scrupoloso dimostrato dai tre in Consiglio comunale in questi mesi è fuori discussione. C’è chi (e io sono tra questi) al loro posto talvolta avrebbe votato in maniera diversa, ma ciò non modifica un giudizio decisamente positivo. Insomma, si discute alla luce del sole e le diverse opinioni non hanno difficoltà a manifestarsi perchè nessuno ha nulla da nascondere.
Altrove invece pare che si proceda a suon di risciacquate.
Gira infatti da giorni la voce di una sonora reprimenda di chi comanda realmente al facente funzioni. Argomento? Pare il Piano strutturale. Il paese è piccolo e, si sa, la gente mormora. Forse è tutto inventato (chissa?). Ma il solo fatto che l’episodio sia plausibile la dice lunga su quanti modi esistano di far politica.
Con 1374 voti alla Primavera di quel passo faresti circa 2500 euro se si versasse 1 euro ognuno.Inutile dire di chi sarebbe la differenza.
Come alle politiche del 1948 che votavano le suore di clausura vedresti che ci sarebbe una mobilitazione senza pari….una volta si diceva che l’italia aveva il cuore a sinistra ed il portafoglio a destra.Oggi si potrebbe dire che il PD ha il cuore al centro e per favore non gli toccate il portafoglio. Hanno imparato bene ,in maniera da superare i maestri, ma purtroppo per loro devono combattere con la crisi globale mentre una volta c’era lo sviluppo.E non è facile.Anche se talvolta il paradosso si verifica portando gli operai a dire di sì per autoridursi lo stipendio, mentre fra ladri di stato, evasori, mazzettari e lenoni l’Italia -dicono al TG 1 e
TG2 che ce la possa fare….
Anche alle primarie del Pd per partecipare bastava versare un euro e dichiararsi interesato al programma…
I votanti furono tutti del Pd? Non credo proprio.
Forse varrà la pena fare, per la Primavera qualcosa di simile alla Primarie Pd: una assemblea aperta cui potranno partecipare tutti coloro che si dichiarino interessati al progetto e magari verseranno anche un euro… Certo, chi ha la tessera di un altro partito, magari “avverso”, dovrà prima sciogliere i suoi nodi (nella sua coscienza prima di tutto) ma anche in pubblico. Altrimenti può ingenerarsi qualche confusione, che sarà meglio evitare.
La seconda che ha detto Miccichè.
Credo che Chiusi abbia bisogno di una scossa per risollevarsi dallo stato comatoso in cui è stato ridotto.
E questa scossa la possiamo dare. Il risultato elettorale ci esorta ad insistere, ma se la maggioranza dei chiusini continua ad assistere inerme al declino del proprio paese si potrà far poco.
Perchè una cosa è sicura: questo paese senza il coinvolgimento della sua gente non ha futuro. O al massimo continuerà a baloccarsi e parlare di crescita mentre tutto indica che stiamo declinando velocemente.
Il Piano strutturale sarà il primo e decisivo banco di prova.
Il 26 è ormai alle porte.
Concordo con larga parte dell’intervento e ribadisco il consenso per il prezioso lavoro svolto finora dai tre consiglieri. Il problema però non è il giudizio sul voto espresso su singoli provvedimenti, perchè è chiaro che a turno si possa essere d’accordo o in disaccordo. Quello che l’Assemblea pubblica dovrà dirci è se vogliamo si proceda in qualità di Minoranza, che quindi si adopera per migliorare il più possibile le scelte della Maggioranza e che vigila sulla legalità degli atti oppure che la Primavera faccia Opposizione di Sistema e che, forte di un potenziale alto consenso dei cittadini, cerchi di dettare una diversa agenda politica. La prima soluzione è quella realisticamente più probabile ma ha il respiro corto e non potrà che, al massimo, scalfire questo Sistema. La seconda è quella che servirebbe davvero a Chiusi ma presuppone una larga partecipazione dei cittadini che credono che la partita non sia persa e che Chiusi possa aspirare ad un futuro migliore, grazie ad una nuova progettualità e nuovi metodi. La parola, a questo punto, ai cittadini.
L’assemblea della Primavera sarà pubblica quindi tutti possono partecipare e dire la loro.
Magari ci fossero anche le forze politiche, ma non c’è da farsi illusioni. Se non hanno avuto nulla da dire neppure in campagna elettorale è difficile che siano oggi interressate a discutere dei problemi del paese.
Di cittadini invece più ce ne sono e meglio è, anche di quelli che con la Primavera non vogliono avere nulla a che fare. Il confronto e la partecipazione sono il sale della democrazia.
Mi pare un percorso lineare.
l’intervento di Luciano riporta il dibattito sul giusto binario. é chiaro che le esperienze che abbiamo vissuto in questi anni ci portino a vedere tutto in modo pessimistico, ma è anche ragionevole. Però si tratta di semplice dibattito. Nella Primavera questo non solo è possibile, ma è doveroso. A noi non piace la politica del “Ghe pensi mì”, dove chi ha dubbi o perplessità fa solo perdere tempo. La democraziia ha tempi più lunghi della dittatura e dobbiamo farci i conti, a meno che non si sia disposti a rinunciare all’essenza stessa della democrazia, che è la partecipazione.
Atteggiamento ben diverso hanno invece gli attuali dirigenti del supermercato IPERCHIUSI, dove è più importante lanciare l’ultima offerta speciale del processo democratico che dovrebbe precedere le iniziative. Sembra addirittura che qualche alto dirigente del supermarket iperchiusi si sia stato udito affermare: a cosa serve l’opposizione se noi stiamo facendo tutto bene? Non ci siamo, non ci siamo, così al massimo si dirige un supermercato, ma… anche in questo credo che ci sia chi è in grado di farlo meglio.
Condivido quasi tutto. Ritengo, però, che tutte le forze politiche trovino il modo di confrontarsi fra loro. Mi pare di capire dall’intervento di Luciano che l’iniziativa di ottobre della Primavera sarà rivolta ai soli “militanti” di quella lista che struttureranno i loro organi dirigenti. Bene, questo però chiude anche se parzialmente, la potenzialità di un dibattito dove si possano confrontare le opzioni politiche dei partiti, delle iniziative come quelle della Primavera e di chi non fa parte di nulla ed è però interessato a partecipare alla vita politica.