Questa mattina è spirata la nostra gatta. Aveva 18 anni. Suo fratello era spirato l’anno passato. I nostri gatti sono venuti con noi, in macchina, dall’Inghilterra in Italia. Per i primi otto giorni eravamo ospiti di amici, in un podere. La sera che abbiamo preso possesso della nostra casa siamo andati subito a dormire lì per terra, su sacchi a pelo e circondati da varie scatole. Quando abbiamo posato le gabbie sul pianerottolo di casa nostra, i gatti “sapevano” che quella era la loro casa, come sapevano che la loro casa era quella di Chiusi, quando ci siamo trasferiti.
Sembra strano dirlo, quasi “eretico”, ma la morte della nostra gatta mi ha ricordato il passare di mio padre, circa 3 anni fa. Dopo aver fatto “la pace” con tutti noi, è entrato in coma e, dopo pochi giorni, è spirato serenamente nel suo letto. Sheba, fino all’ultimo, ha fatto le fusa….e poi è spirata dolcemente nel nostro giardino.
Potrei ricordare suo fratello, Micio. Eravamo stati fuori per quel giorno. Al nostro ritorno, verso mezzanotte, Micio era sotto una sedia (aveva già dato segni di cedimento). Quando siamo entrati in casa è venuto verso di noi e , poco dopo, è spirato. Potrtei parlare di Micio che era sdraiato nel giardino, a poca distanza c’era Stella il cui gattino rompeva (come tutti gli infanti) le scatole a Micio. Un attimo prima che Micio perdesse la pazienza, Stella emise un miagolio. Micio si tranquillizzò subito ed il gattino si allontanò. Quanti di noi sarebbero capaci di esprimere tutto quello con un semplice suono?
Già, ma noi ci siamo evoluti così anche l’intelligenza e, conseguentemente, il linguaggio.
Potrei parlare delle due api che facevano colazione con noi, quando eravamo ad un campeggio. Potrei parlare dei due uccellini, maschio e femmina, che stavano costruendo un nido dentro un buco di un albero. Una spola continua con vari ramoscelli nei becchi, fino a che il maschio è tornato con nel becco una matassa di ramoscelli che era troppo grande per entrare nel buco. Dopo alcuni tentativi è volato a terra, sempre con la matassa nel becco, ha cominciato a togliere alcuni dei ramoscelli ed è tornato davanti al buco. La matassa era ancora troppo grande, il maschio ha indietreggiato sul ramo, ha preso la rincorsa ed è entrato nel buco. Nel frattempo la femmina era tornata, si era messa su un vicino ramo e, sono convinto che aveva le due zampine accavvalate e stava pensando: “vediamo un pò, sto cretino che combina”. Non è entrata fino a che il maschio non è uscito.
Potrei portare mille altri esempi di vita “animale” che dimostrano che la Vita è uguale per tutti gli esseri viventi. Siamo noi, cosidetti esseri civilizzati, che abbiamo portato differenze che non esistono e che rendono la Vita più difficile. Siamo noi che crediamo di essere “superiori” (a chi e in base a che non lo so) che abbiamo portato allo stremo le differenze che esistono, invece di usarle per il bene comune…
Potrei andare avanti ancora un bel pò, ma mi fermo qui. Grazie ancora Sheba per aver speso 18 anni con noi. Ci hai insegnato molto.
e poi c’è l’ostacolo più grosso……..ammettiamo che il termine Evoluzione si può applicare soltanto al meccanismo messo in evidenza dal grande Darwin, nient’altro, ne consegue che “l’intelligenza” non si sarebbe potuta evolvere, quindi non può essere ciò che distingue noi esseri umani da tutte la altre specie e non può essere usata come metro di giudizio per le capacità individuali. Ne consegue che la sua “natura” deve essere messa in discussione. Ovviamente il negare il concetto di “intelligenza”, porta alla negazione del concetto di “stupidità”.
Si può, ovviamente discutere su cosa è veramente l’intelligenza, ma non si può discutere su una TEORIA che, a tutt’oggi non è mai stata sperimentata e di cui non esiste alcuna prova, SE NON LA TEORIA STESSA.
..credo che la colpa non sia del “singolo”, ma del pensiero dominante che unisce tutti i vari pensieri cioè: Vita = Evoluzione.
Qui si parla di VITA……se la Vita è quella evocata dal termine EVOLUZIONE, noi ne metteremo in pratica (volenti o nolenti) i suoi “capisaldi”. Nella teoria LA “DIFFERENZA” È FONDAMENTALE, è l’individuo che conta non il tutto nel suo meraviglioso insieme. Il continuo cambiamento è visto come fondamentale, non come un semplice processo che riguarda tutto ciò che esiste. Le cose cambiano perchè, semplicemente, esistono, punto e basta……
io rimango convinto che il fatto che siamo razzisti, sessisti etc sia dovuto non tanto al fatto che siamo esseri umani, ma al pensiero dominante di cosa è la Vita = Evoluzione.
Se fosse nella “natura umana”, come spiegare il comportamento delle cosidette tribù ataviche (ormai scomparse o quasi), che, per esempio, prima di andare a caccia pregavano e pregavano anche per la preda, una volta uccisa.
bravo roberto, mi piace soprattutto il passaggio in cui parli delle differenze, siamo l’unica specie animale che non considera una ricchezza le differenze tra i due generi (uomini e donne), tra razze, e tra le varie specificità di ognuno di noi, anzi siamo sessisti, razzisti e diffidenti verso tutto ciò che è diverso da ciò che riteniamo normale.
gli animali in questo ci danno sempre una grande lezione che purtroppo molti non vogliono o non sono in grado di apprezzare.
Grazie anche a Lei Roberto, per aver voluto condividere momenti privati così belli e aver parlato con semplicità e rispetto di un “mondo animale” che pochi riescono ad apprezzare.