IL PD dibatte sul dimensionamento del Piano Strutturale: una o tante ipotesi?

di Paolo Scattoni

Questa mattina aprendo la cassetta della posta ho avuto una piacevole sorpresa: mi aveva scritto il segretario dell’Unione comunale del Partito Democratico Simona Cardaioli.

Per me, semplice iscritto, questo è il primo contatto con il mio partito dopo il congresso lampo di quasi tre mesi fa (tanta fretta seguita da molto poco). La lettera ricorda che lunedi alle 21 al Mascagni il Comune organizza un’iniziativa pubblica su “ipotesi di dimensionamento” del redigendo Piano strutturale.

In realtà nella lettera si scrive “nuovo piano strutturale“.Ma sebbene l’obbligo di dotarsi a breve di questo piano sia contenuto in una legge di quasi 17 anni fa, non è né nuovo né vecchio: è semplicemente il primo. Sebbene il primo avvio del procedimento risalga al 1998 il piano non c’è.

La lettera di Simona Cardaioli poi informa che il PD ne discuterà in assemblee di Circolo presente il Sindaco il 29 settembre(Chiusi Città) e nei giorni 3 ottobre (Montallese), il 4 (Scalo), il 5 (Montevenere) e infine il 7 (Macciano).

Sarà un grande evento perché il PD di Chiusi dalla sua fondazione, sebbene più volte sollecitato, è la prima volta che ne dibatte. Trattandosi poi di assemblee si intuisce che è previsto un voto. Troppa grazia verrebbe da dire.

C’è però una riflessione da svolgere. Se di ipotesi di dimensionamento si tratta, si va a dibattere politicamente un’operazione che deve comunque avere una base tecnica. La lettera parla di un’ipotesi di dimensionamento. Il singolare qui preoccupa un po’.

Sulla base di analisi tecniche di ipotesi di dimensionamento se ne possono fare molte. Ognuna di queste implica diverse visioni e valutazioni politiche. Allora è necessario, per dibattere in maniera adeguata, avere i dati tecnici. Quella famosa relazione che il Sindaco “cova” dall’8 agosto ci verrà distribuita nella iniziativa di lunedì? Ce lo auguriamo, perché a nessuno piace perdere tempo in iniziative propagandistiche volte alla pura ricerca del consenso.

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4 risposte a IL PD dibatte sul dimensionamento del Piano Strutturale: una o tante ipotesi?

  1. obiettivamente va riconosciuto a Scaramelli di averci almeno provato, il comportamento durante il percorso, e soprattutto la sua reazione ad eventuali “emendamenti” proposti da terzi, ci daranno modo di valutare meglio. Il PD sembra invece del tutto arroccato. L’intervento di Brilli mi ha fatto pensare a quelli che fa L’On Cicchitto al TG, tentando di insegnare all’opposizione come deve opporsi. Quello della Cardaioli pareva più un “de profundis” alla democrazia, mascherato da un’ottimismo poco convinto, molto simile a questa destra di fine carriera che vediamo ai TG. Spero di sbagliarmi, perchè comunque abbiamo un tempo fatto parte della stessa famiglia, ma temo che questi segretari attuali avranno lo sgradito compito di fare da “necrofori” al morituro PD.

  2. marco lorenzoni scrive:

    Speriamo che il dibattito sia reale. E proficuo. Ma gli interventi di Brilli e Cardaioli alla presentazione del Piano, mi paiono poco incoraggianti. Ho trovato più incoraggiante la presentazione di Scaramelli.

  3. pscattoni scrive:

    Marco (Lorenzoni) che ci sia il rischio di una pura ricerca di consenso su una decisione già preso credo di averlo scritto sul mio post. La cartina di tornasole sarà la pubblicazione o meno della bozza Filpa.
    Rileggendo le vicende del vecchio e famigerato PRG del 1974, che fu adottato nel 1971, ho riscoperto che persino in quella occasione fu fatta circolare una bozza preliminare nel 1970 perché la si dibattesse. Peggio di allora? Spero proprio di no.

  4. marco lorenzoni scrive:

    A me pare più semplicemente che il Pd voglia andare a ratificare – come partito di maggioranza – ciò che il sindaco e la giunta illustreranno all’assemblea del 26 (questa sera). Siccome nessuno dei comuni mortali conosce i numeri del “dimensionamento” del Piano, e 3 giorni sembrano fracamente pochi per una valutazione circostanziata e approfondita (dal 26 al 29 settembre), pare di capire che il pd quei numeri li conosca. E perché agli altri non è data la stessa opportunità?
    Continuo a ritenere che qualcuno ci stia prendendo per il culo (scusate il francesismo). Può darsi che l’ampia discussione all’interno del Pd mi smentisca. Me lo auguro, ma ci credo poco.

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