Comitato pendolari: gli assessori di Toscana e Umbria raccontano storie diverse

di Paolo Scattoni

La situazione dei collegamenti ferroviari di Chiusi con Roma continua ad essere estremamente critica. Sono stati tagliati molti dei treni interregionali. L’intercity in partenza alle 7.10 da Chiusi per  Roma impiega più tempo per la fermata ad Orte dove il treno si riempie all’inverosimile con passeggeri regolarmente in piedi.

Come ho già avuto modo di scrivere una situazione del genere in altri tempi avrebbe determinato un animato dibattito e l’amministrazione comunale avrebbe fatto sentire la propria voce. Oggi neppure una misera interrogazione.

Da altre parti, per esempio a Orvieto, c’è una continua interlocuzione fra il comitato pendolari e le amministrazioni interessate (comuni, provincia di Terni e regione Umbria). Qui da noi invece nulla. L’assessore regionale ai trasporti della Toscana ha fatto sapere che nelle prime settimane di ottobre (quindi prima e seconda perché andando oltre si va nelle ultime 😉 ) il servizio verrà finalmente ripristinato. Di questo ripristino però non c’è traccia nel sito di Trenitalia.

Se volete infatti prenotare un posto nel l’interregionale della mattina in partenza da Chiusi alle 8.32 a partire dal 15 ottobre non lo potete fare perché per il sistema non esiste.

Il comitato pendolari nel frattempo cerca di mobilitarsi e organizza un incontro presso la Provincia di Terni per il 1 ottobre. E’ invitato anche l’assessore Ceccobao. Vedremo se ci andrà e confermerà le notizie date, potendo così chiarire quelle discordanti del collega umbro Rometti.

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COMUNICATO DEL COMITATO PENDOLARI ROMA-FIRENZE

In seguito alle nostre richieste di convocazione di un’assemblea pubblica, l’assessore della regione Umbria ha convocato per il giorno 1 ottobre un’assemblea a Terni (ore 10 presso la sala consiliare della provincia di Terni in via della stazione 1) in cui si discuteranno:

– le problematiche legate all‘interruzione di Roma Tiburtina con i conseguenti disagi sulla linea Roma-Firenze e Roma-Ancona

tagli al trasporto ferroviario regionale a seguito della Manovra del Governo

All’assemblea sono stati invitati: l’assessore ai trasporti della regione Toscana, Luca Ceccobao, un responsabile di RFI, Daniele Moretti, il responsabile della divisione passeggeri di Trenitalia, Battista e il direttore della divisione regionale di Trenitalia per l’Umbria, Imperatrice.

Il 1 ottobre gli orari e i percorsi dei treni dovrebbero subire dei cambiamenti.

Le notizie che abbiamo ricevuto dalla regione Umbria e Toscana sono discordanti. Secondo l’assessore toscano per quella data saranno ripristinati tutti i regionali e quindi anche i percorsi degli ic.

Secondo l’assessore dell’Umbria i disagi dovrebbero perdurare ancora e anzi Trenitalia non ha assicurato una data certa della fine dei disagi.

A seguito di quanto emergerà dall’assemblea di Terni, decideremo l’opportunità di convocare un incontro con i pendolari della tratta Roma Firenze per decidere le azioni da intraprendere.

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2 risposte a Comitato pendolari: gli assessori di Toscana e Umbria raccontano storie diverse

  1. pietro scrive:

    Come sono andate in fumo quelle belle riunioni quando anche io in servizio fs facevo parte di un sindacato e mentre la direttissima andava piano piano completandosi sognavamo, Chiusi come altri comuni; ma Chiusi in special modo come fosse una periferia delle due citta’ una a nord ed una a sud, visto che all’inizio avevamo diversi treni ic che partivano nei due sensi fi e ro e relativi ritorni ad orario giusto per pendolari, che ancor oggi lavorano nelle due citta’.
    Potesse questo comune essere la residenza di molti lavoratori ai quali non piace risiedere nelle grandi citta’; infatti molti pervenuti da altre parti d’Italia si sono a quei tempi alloggiati in quel di Citta’ della Pieve localita’ Canale, ma se Chiusi non avrà nè aziende di grande occupazione e nemmeno i servizi di trasposto per là dove ancora c’e un po’ di lavoro chi prendera’ la residenza in questo paese che non ha nemmeno dei servizi veloci e comodi per andare al proprio ospedale?
    Io non voglio fare l’uccello del malaugurio ma chi vuole andare a dirigere un comune deve tirarsi su le maniche ed adoperarsi per fare il possibile, miracoli non li pretende nessuno ma la volontà di adoperarsi viene accettata da tutti. Quindi lavorare, accettare suggerimenti se giusti, e non fare i despota come molti hanno fatto e seguitano a fare. Io adoro le persone che hanno gran voglia di fare ascoltando tutta la comunita’ perchè ognuno può portare un contributo, non solo i comandanti politici che di danno nel passato ne hanno fatto più dei semplici cittadini.
    Con un saluto a tutti senza rancore verso nessuno ho espresso un mio semplicee parere da cittadino.

  2. lucianofiorani scrive:

    Che la stazione e i colllegamenti ferroviari non rientrino tra le priorità di questa amministrazione (come delle precedenti) è del tutto evidente.
    L’idea, annunciata dal sindaco, di ricavare mini-appartamenti nel vecchio dormitorio fa capire che di treni e turisti gliene importa il giusto.
    Invece il problema c’è ed è enorme.
    L’amministrazione dovrebbe essere in prima fila, magari insieme a quelle dei comuni limitrofi, nel difendere il servizio ferroviario perchè il continuo peggioramento dei collegamenti è un danno non solo ai pendolari ma all’economia di tutta la zona.
    E allora, dato che da soli non ci arrivano, vanno stanati quanto prima.

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