Dai consiglieri comunali* della lista “La Primavera di Chiusi” riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Riguardo alle “Variazioni al bilancio di previsione” e agli “Equilibri di bilancio”, discussi nell’ultimo Consiglio comunale, dobbiamo puntualizzare che, come già detto in precedenti occasioni, sono argomenti facenti parte del bilancio di previsione approvato dalla precedente Amministrazione e sul quale quindi non abbiamo potuto esprimere, in sede di approvazione, né le nostre considerazioni nè il nostro voto che, in ogni caso, sarebbe stato contrario in quanto non avremmo condiviso le priorità date ad alcuni capitoli di spesa rispetto ad altri e soprattutto la programmazione di alcuni investimenti non calibrati con le reali necessità dei cittadini e che per la loro entità hanno tolto risorse ad altre opere sicuramente più necessarie.
Quindi abbiamo votato contro.
Ciò non ci ha impedito, comunque, facendo parte dell’Amministrazione, anche se in veste di opposizione, di esprimere la nostra preoccupazione per la situazione economica negativa che si va prospettando per tutti gli Enti locali, e quindi per i cittadini, in conseguenza dei provvedimenti messi in atto da questo governo che fino ad oggi non è stato capace che di misure penalizzanti soprattutto nei confronti di quei cittadini che più si trovano in stato di necessità.
Togliere risorse agli Enti locali significa infatti colpire i servizi e quindi aumentare le difficoltà dei cittadini più bisognosi che già soffrono per la mancanza di posti di lavoro, per il carico fiscale esagerato, per l’aumento del costo dei prodotti e dei servizi determinato dalla nuova aliquota Iva e per tutta una serie di disagi e di costi della sanità.
La nostra raccomandazione alla maggioranza è stata quindi quella di cercare, in fase di assestamento di bilancio, di fare una ricognizione motivata ed approfondita per cercare di non tagliare prima di tutto quei servizi che possono favorire i cittadini più bisognosi e poi quelli che possano avvantaggiare una ripresa dell’economia locale.
Il voto contrario non si riferisce, ovviamente, alla conformità tecnica che deve corrispondere ai criteri di legge e quindi abbiamo preso atto del mantenimento degli equilibri di bilancio e della inesistenza di previsioni di disavanzo sia dalla gestione dei residui che da quella della competenza, così come della inesistenza di debiti fuori bilancio, come dichiarato dai Responsabili dei Servizi, a condizione che non intervengano nuove o maggiori spese da finanziare e che la previsione delle entrate venga interamente realizzata.
Una cosa che però vogliamo evidenziare è che nel dettaglio delle previsioni di investimento, redatto dal Responsabile del Servizio Lavori Pubblici, risulta finalmente in modo chiaro quello che noi abbiamo sempre sostenuto e che ci veniva imputato come non vero e cioè l’investimento per il nuovo stadio comunale.
L’importo è di 2.856.800,00 euro finanziati con 2.719.541,08 euro di mutuo, 57.258,92 euro di contributo della Fondazione MPS, 80.000,00 euro di contributo della Regione Toscana.
Riguardo a ciò non vogliamo riaprire vecchie polemiche ma sarà bene che ciascuno faccia le dovute riflessioni e si assuma le responsabilità del caso.
Infine una nota, sempre inserita nella relazione del Responsabile del Servizio Lavori Pubblici, in cui risulta un mandato di 500.000,00 euro da parte della Regione Toscana a seguito del trasferimento del Centro Carni al Comune. Si tratta di un acconto, di un saldo o dell’intero contributo? Perchè anche su questo punto sono circolate altre cifre. Sul Centro carni si può dire che alle nostre domande nessuno ha risposto facendo quindi pensare che il milione promesso non verrà concesso e che così rischia di rimanere un deserto.
*Fulvio Barni, Alessandro Bologni e Giorgio Cioncoloni.
Le questioni economiche relative allo stadio sono due: una è la rata annuale che i cittadini di Chiusi si ritroveranno nel groppone per venti anni, la seconda sono i costi annuali di gestione, che per una struttura di quel tipo sono di diverse decine di migliaia di euro, e non si capisce bene chi sarà in grado di accollarsi una gestione così onerosa.
Tutto questo poi senza considerare che con una spesa di questo tipo si sarebbe potuta sistemare l’intera attività sportiva delle varie società sportive del comune che versano in condizioni di emergenza, si pensi ad esempio alla mancanza di campi per il circolo tennis, o all’attività super compressa del palazzetto dello sport. Un esempio su tutti molti bambini che fanno il tempo pieno o che hanno i rientri pomeridiani a scuola hanno dovuto rinunciare a frequentare la scuola calcio perchè per quel tipo di attività il palazzetto è disponibile solo alle 15. Con quelle cifre si sarebbero potute senz’altro costruire un sacco di strutture da dedicare all’attività di base e giovanile.
Il cittadino, io fra questi, ha bisogno di spiegazioni elementari perché spesso non possiede le notizie di contesto. Partiamo dallo Stadio.
Si intende che 2.719.000 euro vadano pagati in 20 anni di mutuo. A parte le considerazioni già fatte se quest’opera fosse necessaria quale tassello di un ideale “Nuovo Piano Strutturale per Chiusi” – nessuno ha mai presentato ai cittadini una previsione di gestione (per usare termini italiani) – come si pagherà negli anni questo importo?
Forse la risposta mi è sfuggita nella pletora dei solerti Comunicati Stampa. Nel ringraziare i Consiglieri della Primavera per queste informazioni, chiederei loro una spiegazione dal pur “fazioso” punto di vista dell’Opposizione, aspettando fiducioso quello “oggettivo” della Maggioranza.