Non sono molto informato sui costi, ma se non sbaglio prima si diceva che affidando la gestione ai privati i costi sarebbero dovuti diminuire a causa di molti fattori quali la concorrenzialità, i costi di gestione, e soprattutto con questi rendere più snella e più ”vicina” al cittadino la fruibilità dell’acqua.
Non capisco,adesso si vuole dire il contrario di quanto si affermava? L’amministrazione della politica che crea i cosiddetti “posti di responsabilità” a chi è chiamato dal potere pubblico a sovraintendere a tali aziende di servizi, non va -secondo me- saltata a piè pari perchè è essa stessa parte del problema, e s’impone una riflessione adesso più seria che mai, poichè in molti casi essa stessa non fà che far continuare a far lievitare i costi di gestione di tali servizi, e per importi da sballo per cui poi si decide di ricorrere al privato.
Ma non si può continuare ad avere 2 pesi e 2 misure su questo. Chi l’ha detto che gli amministratori debbano fruire di tali prebende su di un servizio, che il pubblico non possa amministrare per proprio conto direttamente? In fondo sono soldi di tutti,o no? Non si deve correre il rischio che si creino carrozzoni -come del resto avviene da molte parti- sull’onda di quella che può apparire opportunità politica alle segreterie dei partiti poi gli si dà contro quando tali enti che spesso servono al collocamento di persone diventano un peso grande e di farli gestire con criteri di profitto da parte di un privato.
Tali decisioni debbono essere prese con la partecipazione ed il peso della maggior parte della gente possibile, creando soprattutto istituzionalmente enti esenti dall’intromissione dei partiti. E’ chiaro che poi si fanno strada i referendum, ma ben vengano! Non sono altro che la giusta reazione della gente al modo di come la politica amministra la cosa pubblica. Siamo al punto che un bene come l’acqua si possa affidarlo ad un privato per farlo amministrare e che ancora si insista su questo? Ma scherziamo ? I soldi ed il profitto non sono tutto nella vita delle persone. Il pubblico quando amministra tali beni deve farlo con criteri pubblici e deve finire l’immagine fornita agli occhi della gente che il pubblico debba funzionare con sistemi privati quando si tratta di un bene prezioso come l’acqua e che diversamente invece possa costare un fottìo….
Con codesto passo arriveremo a privatizzare anche l’aria e a metterci delle tasse, perchè il metro è quello se non ci diamo un mossa. Il governo ha stabilito di non pubblicizzare il referendum perchè lo teme, ma anche dall’opposizione ho sentito poco in proposito, o sbaglio ? Forse anche perchè sono parte in causa del problema con gli enti che hanno creato? Non è tempo di nicchiare…..