Piano strutturale: la maggioranza apprezza soltanto la partecipazione a senso unico

di Giorgio Cioncoloni

Un commento di Luciano Fiorani all’articolo di Paolo Scattoni “Piano strutturale: note a margine di un dibattito che doveva essere politico” mi ha fatto tornare in mente alcune considerazioni che avevo fatto dopo aver sentito l’intervista rilasciata a Tele Idea dal sindaco Scaramelli successivamente all’incontro pubblico svoltosi al teatro Ma scagni.

Fiorani, nel commento, si lamentava del fatto che non vedeva proposte né sentiva interesse su un passaggio importante per il paese come quello del piano strutturale.

Il sindaco, nell’intervista, tra le tante cose, ne diceva due molto significative e, allo stesso tempo, molto gravi: alla domanda dell’intervistatore sui numerosi interventi critici effettuati durante la serata rispondeva che, nella maggior parte dei casi, erano stati fatti da rappresentanti della Primavera e quindi, come tali, strumentali al gioco delle parti tra maggioranza e opposizione e che invece l’incontro più costruttivo era stato quello svoltosi nel pomeriggio con gli operatori economici che avevano dato un giudizio positivo ed avevano fatto solo interventi migliorativi e non critici.

Il parere di Fiorani e quello del sindaco, messi insieme, fanno capire quale sia la vera strategia della maggioranza che ci governa ed il risultato che si vuole ottenere e che si sta ottenendo.

La strategia è quella di recepire solo i pareri in linea con il pensiero dominante, bollando gli altri come strumentali e quindi non costruttivi e perciò irricevibili in modo da scoraggiare ogni partecipazione con il risultato di far credere che la maggioranza dei cittadini, in quanto silenziosa, è d’accordo con il programma amministrativo. In pratica la continuazione di quello che è successo negli ultimi anni in cui sono state sparse abbondanti quantità di gas soporifero che hanno fatto perdere ai cittadini il senso critico e la voglia di partecipare alla vita politica e amministrativa.

Questa è la gravità che ho ravvisato nelle parole del sindaco che, una volta eletto, dovrebbe essere il sindaco di tutti e non solo di quelli che lo hanno votato o che la pensano sempre come lui: la mancanza di volontà non solo di recepire ma nemmeno di prendere in considerazione proposte che vengano dai cittadini cattivi, quelli non allineati, quelli che ragionano con la propria testa, quelli che esprimono idee cercando di valutare obiettivamente quale sia l’interesse complessivo di una comunità che non è fatto solo di sviluppo edilizio ma anche di rispetto per l’ambiente che è la base della qualità della vita e della speranza di futuro per i giovani che può venire solo da economie innovative per le quali è fondamentale creare le condizioni e non distruggerle.

La conclusione è che non è vero che non c’è interesse ma c’è invece la consapevolezza, aiutata dalla propaganda di regime, che partecipare al dibattito con proposte diverse da quelle della maggioranza sia solo tempo perso.

Mala tempora currunt.

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7 risposte a Piano strutturale: la maggioranza apprezza soltanto la partecipazione a senso unico

  1. pmicciche scrive:

    PD, SEL, i Socialisti: non esistono, sono solo dei marchi in franchising. Non è una battuta, è proprio la desolante realtà. Alcune persone utilizzano un marchio conosciuto per acquisire dei “clienti” – gli elettori – che vedono in questo marchio un valore e una garanzia. Maurizio, se te, io e una quindicina di persone ci iscrivessimo a SEL potremmo creare una situazione di surreale imbarazzo, tanto maggiore quanto ci basterebbe seguire la linea politica del partito – così come appare nei documenti politici – per essere inattaccabili e chiedere conto agli amministratori dei loro comportamenti….visto che saremmo anche noi parte della “maggioranza”. Mi dicono che SEL fa riunioni con 3 persone; il PD con al massimo una ventina. Al confronto la Primavera che aveva attivato una quarantina di persone all’ultima riunione, sembra quasi un partito vero. Perchè un Partito, se non ha iscritti e non coinvolge i cittadini per assorbirne le istanze, diventa solo un mero organo tecnico per la gestione del potere. A Chiusi però, per fortuna, tutto è avvolto in una sognante nebbia e i suoi abitanti possono così continuare ad immaginare oltre la coltre favolosi scenari…..

  2. A proposito di pensiero dominante ma la coalizione che governa il “nostro” comune non é composta da almeno tre partiti se non addirittura quattro; bene gli altri, oltre al PD con i numeri che in occasione dell’iniziativa pubblica ha snocciolato il nostro primo cittadino, non hanno nulla da dire ? Gli sta bene che Chiusi Città venga unita allo Scalo mediante metri cubi di cemento con conseguente sventramento di colline e non per esempio, mediante un parco cittadino all’interno del quale siano realizzate piste ciclabili e pedonali se non addirittura una piscina ? E’ utopia pensare che non sia solo il PD a dominare la scena politica ndel nostro paese?

  3. lucianofiorani scrive:

    Forse ha ragione Cioncoloni però ho la netta sensazione che la discussione sul Piano strutturale rimarrà circoscritta agli addetti ai lavori e a pochi altri.
    E’ vero che chi governa si guarda bene dal suscitare interesse intorno alla questione ma i nostri concittadini non mi paiono particolarmenti attenti e interessati a quel che bolle in pentola.
    Tolti i pochi che sono abituati a far sentire in qualche modo la loro voce non ho sentito nè proposte nè rilievi.
    Per fare solo due esempi: possibile che nessuno abbia nulla da dire sul fatto che si vogliono costruire nel vecchio campo sportivo o sul fatto che si vuogliono pienare di case le colline di Poggio Gallina e santa Caterina?
    Magari anche per dire che si è daccordo!

  4. non mi riferivo a te Paolo (Scattoni), che proprio perchè sei una delle poche voci non fai più notizia, ma a coloro che se parlassero farebbero notizia, e pure la gente capirebbe che a non essere contenti non sono ” i soliti rompicoglioni” (tra i quali annoverano me e te :-)).

  5. pmicciche scrive:

    Si, credo che le cose stiano proprio in questi termini; anche perchè la “Primavera” è un gruppo di persone che avrebbero fatto volentieri a meno di creare una Lista alle elezioni se non perché esclusivamente interessate al bene collettivo. Ma la cosa peggiore è che questo sistema si riproduce unicamente al suo interno, nella peggiore autoreferenzialità. Ho sperimentato personalmente quanta diffidenza possa esserci verso chiunque cerchi di portare elementi di novità o di prospettare opportunità. Piuttosto che doversi misurare con persone e situazioni nuove, costoro preferiscono persino privare la Comunità di possibili vantaggi. Il risultato potrà anche essere quello di fiaccare molte persone facendole disinteressare alla Res Publica; avranno vinto – forse – qualche battaglia ma saremo tutti ad uscirne sconfitti. La critica e la dialettica sono l’anima di qualsiasi crescita collettiva. Eh si Giorgio, “mala tempora currunt”, soprattutto per i giovani.

  6. pscattoni scrive:

    Caro Francesco (Storelli) non mi pare che nel PD ci sia stata una congiura del silenzio. Per quanto mi riguarda ho svolto un intervento critico al teatro in cui ho spiegato senza alcuna censura o autocensura quello che penso. Il martedi successivo sono intervenuto nel circolo di Chiusi Scalo dove ho lasciato anche una nota scritta altrettanto critica. Chi nel PD non fosse d’accordo con la linea dell’Amministrazione e non intervenisse per calcolo politico o per qualche nostalgia per il centralismo democratico non farebbe certo l’interesse del partito, ma soprattutto non farebbe l’interesse dei cittadini di Chiusi.

  7. Un motivo in più perchè coloro che militano nello stesso partito di maggioranza, e non concordano con la linea proposta dall’amministrazione, e so per certo che che ne sono e non sono pochi, escano dall’ombra e si facciano sentire con ogni mezzo. Anche su questo blog, rompendo il “silenzio stampa” che finora si sono imposti, o gli è stato imposto, non saprei dirlo.

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