La destra chiusina che si riconosce nel Pdl, dopo essere uscita con le ossa rotte dalle ultime elzioni amministrative, in cui non è riuscita a mandare nemmeno un rappresentante in Consiglio comunale, sembra decisa a ripartire.
Lo stimolo viene sicuramente anche dalle scadenze congressuali (provinciali a novembre e ad inizio anno nei comuni) fissate a livello nazionale dal neo segretario Alfano.
A Chiusi il partito si sta ricostituendo intorno a Gaetano Gliatta e ad altri volenterosi. E’ in corso il tesseramento che pare stia dando riscontri positivi dopo la diaspora delle ultime elezioni. Negli animatori del Pdl locale è ancora forte il disappunto per aver fornito elettori praticamente a tutte le liste concorrenti ma ora, pare, che molti stiano tornando all’ovile.
Quello che colpisce in questo ritrovato attivismo è soprattutto la strada imboccata, quella cioè di un partito “pesante” con iscritti, gruppo dirigente e responsabile cittadino. Una strada che sembra dettata dal crepuscolo del berlusconismo ma che smarca il Pdl dalle altre forze politiche locali ormai ridotte al puro marchio di fabbrica.
Insomma si sta andando ad una vera e proria ricostruzione del partito con una fisionomia ben definita e non più contenitore di “anticomunisti”. Le vicende legate al “dentro e fuori” dei socialisti non si vogliono più ripetere, tanto che a parecchi ancora brucia vedere il consigliere Annulli sedere oggi tra i banchi della maggioranza.
Oltre ai temi organizzativi l’attenzione è focalizzata sugli equilibri politici locali, e a nessuno sfugge che per la destra sarà obbligatorio sciogliere il nodo Fiorini Vagnetti.
La lista della professoressa oltre che aver sopravanzato di pochi voti quella guidata da Gaetano Gliatta drenando dalla destra non pochi consensi è ora , tra le forze presenti in Consiglio, quella che il Pdl sente più vicina.
Sarà la Fiorini, nell’immediato futuro, a portare in Consiglio le istanze del Pdl? Lo sapremo presto perchè con lo svolgimento dei congressi anche collocazione e alleanze dovranno essere chiarite.
Per quanto riguarda la strategia di medio-lungo termine per scalzare l’attuale maggioranza, in molti, all’interno del Pdl, si stanno convincendo che l’esempio di Pienza (tutti uniti contro chi governa da sempre il paese) sia la sola starda possibile.
L’obbiettivo non è di poco conto e bisognerà vedere con quali gambe il rinnovato Pdl si presenterà per correre quella che oggi sembra una gara ad ostacoli.
Vista la situazione a Chiusi una forza politica “nuova”, soprattutto se svolgerà davvero la sua funzione – al contrario di quello che fanno i partiti di maggioranza – non potrà che essere benvenuta. Anche se non condivido la loro idea di fondo spero portino degli stimoli nuovi anche perchè, soprattutto a livello locale, non sono infrequenti sorprese legate spesso alla qualità delle persone più che alla loro “ideologia”.