Un po’ per l’attenzione pubblica rapita da fatti contingenti, un po’ forse anche perché questione “scomoda”, l’argomento raccolta differenziata, che era stato avviato sul “poro blog” (http://www.chiusinews.it/?p=9423 e http://www.chiusinews.it/?p=13531), pare oggi definitivamente archiviato.
Con tutto che sul blog ci sono state anche richieste di aiuto per situazioni specifiche. Si veda, ad esempio, quello che racconta la sig.ra Sara Foscoli (http://www.chiusinews.it/?p=13531#comment-5221). Nessuna risposta?
Ora, premesso che è più che auspicabile riciclare (e quindi separare) efficacemente, la domanda è tutt’ora: la strada che è stata seguita dalla Toscana in questo contesto persegue solo l’obiettivo di massimizzare il riciclo, ovvero ne ha altri un po’ più subdoli?
Qualcuno sa dirci se le Nuove e Fantastiche Percentuali di Efficacia del Riciclo sono dovute esclusivamente alla peregrina tecnica del porta-a-porta, o se nascondono anche altre cause? E qual’è l’impatto delle singole voci nel rendimento complessivo?
Ci sono, ad esempio, “leggende metropolitane” (ma non a Chiusi, che io sappia) che dicono che Aziende Locali Monnezzare erano use unire ciò che la gente aveva diligentemente separato, con l’obiettivo di portare il tutto in discarica risparmiando sul trasporto… Si sa, le leggende nascondono sempre un fondo di verità. É quindi possibile che molto sia migliorato proprio grazie ad una più oculata separazione avvenuta “a valle” del cittadino, anziché “sul” cittadino?
Inoltre, anche se la leggenda si dimostrasse infondata, far ricadere i costi dello stoccaggio su di noi era davvero l’unica strada perseguibile? Non si poteva, ad esempio, dotare il paese/provincia/regione/nazione di cassonetti in grado di aprirsi con chip, scheda, chiave, spallata pre-memorizzata o quant’altro? Altrove è stato fatto così. In questo modo, oltre ad evitare di sobbarcarci inutilmente di responsabilità che perlopiù non ci competono, in caso di errore il Grande Persecutore poteva al massimo identificare un gruppo di cittadini che aveva bisogno di essere informato meglio, anziché un poro grullo (perché solo) da spennare. L’obiettivo è spennare o riciclare meglio? La privacy (anche di quel che si butta) vale solo per noi comuni mortali o anche per le PA?
Veniamo quindi ai sacchetti. Quelli (di plastica e di amido) che possono essere usati sono solo quelli forniti dal comune/provincia/regione/nazione. L’operazione non è certo priva di costi (ma tranquilli, che li paghiamo noi…). Era proprio necessario adottarla? Entrambi i tipi di sacchetto potevano essere resi disponibili nei supermercati, probabilmente anche a costi più ragionevoli perché in regime di libero mercato. Al contrario quelli “legali” saranno probabilmente prodotti da non più di una manciata di Grandi e Magnifiche Società per il Monopolio del Sacchetto, che potranno facilmente fare cartello. L’obiettivo è evitare che la gente smaltisca l’organico col sacchetto di plastica e viceversa? Basta allora obbligare il supermercato a scrivere sul sacchetto la destinazione d’uso più appropriata, magari a caratteri cubitali. Sui pacchetti delle sigarette è stato fatto, no? Al supermercato non sarebbe costato nulla e a noi nemmeno…
Si parla di libertà e di riappropriarsi del paese (e del Paese), e poi lasciamo che ci facciano fare come vogliono senza controllare che la loro azione sia commisurata agli scopi propugnati con tanto vigore? Magari poi tutta ‘sta fatica serve solo a far guadagnare (di più) qualche barabba… Vediamo, dài. Apriamo il pozzo nero di Pandora e facciamo emergere un po’ del marcio che potebbe annidarsi dietro a questa operazione. Stanamoli!
Abbiate pazienza, ma oggigiorno ho spesso sentito da più di un manager (nel settore privato o pubblico poco importa) che “i problemi vanno visti come opportunità”. Personalmente queste frasi le categorizzo più o meno tipo “Dio è un lusso che non possiamo permetterci” (Woody Allen), e le ritengo prodrome alla Grande Fregatura. Immaginate il problema dello smaltimento e riciclo dei rifiuti che immensa “opportunità” rappresenti? Una “opportunità” che, se è come sospetto, è pure coadiuvata dal fatto che molti di noi sono sufficientemente sensibili al “problema” da ritenere sacrosanto qualsiasi modo venga impiegato per raggiungere la soluzione.
C’è qualche forza politica locale che ha voglia di scavare un po’ sulla faccenda “e fare rapporto ai cittadini”?
Magari mettere nell’immediato una pezza al problema de “L’amica insanata” della Foscoli non sarebbe una brutta cosa: a nessuno fa piacere la merda di citto ‘n casa…
Non esattamente.
L’ipotesi mia è che il porta-a-porta non serva tanto a smaltire meglio, ma ad accontentare filiera e comuni a discapito dei cittadini. La filiera vende in esclusiva i suoi sacchetti e può far risultare il suo compost come ISO-900x (= una cazzata a prescindere), perché col porta a porta la provenienza è certificata. Mentre il comune può “mietere” con le multe senza dover ritoccare le tasse.
Tutto, ovviamente, passa sulle spalle dei cittadini che son certo se ne fregano se il compost di seinambientaccio è ISO-9001, 2 o 3, mentre magari devono combattere coi loro 60mq di casa senza terrazza e non sanno dove mettere la merda certificata, e/o devono pagare le multe (che, quando -non se- ci saranno, saranno comunque e solo un’ulteriore gabella)…
XTomassoni.
Mi sembra di aver capito che tu faccia un’ipotesi sulla copertura del maggior costo della raccolta porta a porta con gli introiti delle multe derivanti dalla sbagliata divisione dei rifiuti da parte dei cittadini.
Questo tipo di multe, almeno a Chiusi, ancora non si sono viste.
Invece essendo rimasti inchiodati per diverso tempo su una differenziata intorno al 40% (quota troppo bassa) che non ci sia stato, negli aumenti vertiginosi di questi ultimi anni, anche qualche salata multina di cui non ci è stato comunicarto nulla?
Inoltre un consigliere provinciale in un’assemblea pubblica a Chiusi ha segnalato che per la nuova sede di Sienambiente (attualmente in costruzione) sono stati impegnati diversi milioni di euro. Ci stanno fatturando anche quelli? Da Siena tutto tace e da Chiusi pure.
Giusto Anna. Questi sono i riferimenti che ho trovato:
http://www.chiusinews.it/?p=6034
http://www.chiusinews.it/?p=9343
Appunto. Quello che all’uomo della strada viene in mente, è che poi alla fine questi soldi rientreranno altrimenti. Supponiamo che sia con le multe. Non è questo un evidente escamotage per evitare di far figurare un’aumentata “pressione fiscale”? É legale tutto ciò?
Oh caspita questa non la sapevo!
Scusa Anna ma vuoi dire plastica + generico? Perché Sienambiente produce anche il compost, e su quello mi sa che si fanno affari migliori che con la termovalorizzazione (il depliant informativo è decisamente accattivante e nel sito ci sono un sacco di commenti positivi di acquirenti!). Mi pare strano quindi che l’organico lo brucino…
Quanto scritto poco fa da Anna (Duchini) rispetto alle voci che circolano sul fatto di “riammucchiare” il materiale differenziato, inquieta anche me.
Ed è paura di molti che ciò possa avvenire. Ma aldilà delle “voci”, visto che non è stato fatto sarebbe veramente il momento di convocare una pubblica assemblea, non tanto per rassicurare, quanto per fare chiarezza e fornire dati certi su tutti gli aspetti di questa iniziativa.
Bruna Roso.
Io mi assumo la responsabilità di ciò che io dico perchè se no dovrei chiedere alla primavera spigazioni su frasi abbastanza cattive, tipo non essere persone dato che ho appartenuto alla giunta scorsa, frase apparsa su facebook, solo per dirne una, ma sarebbe assurdo; io rispondo per me come per le offese fatte dall’altra parte risponderà chi le ha fatte e mica tutte le persone che fanno parte della Primavera o no?
Vorrei ricordare come con il “poro blog” mi rivolsi a Sienambiente per porgli delle domande sull’avvio del nuovo sistema di raccolta, ma nonostante i miei solleciti l’ufficio comunicazione si è guardato bene dal rispondere.
Inoltre uno straccio di assemblea pubblica, a parte quella tenuta ai soci dell’Auser dello scalo, non è stata fatta nè prima nè dopo il cambio di raccolta.
Allora forse sarà il caso di dire che un deficit di informazione c’è eccome!
E siccome sono anche maligna penso che ci siano dei problemi che non si vuole mettere in piazza. I costi per esempio. Dopo tre anni di aumenti vertiginosi quest’anno con il nuovo sistema di raccolta (sicuramente più costoso) si è mantenuta la tassa stabile. Perchè?
Le modalità della filiera del riciclo non si riesce a conoscerle. E’ vero che si “riammucchia” tutto e si spedisce all’inceneritore di Poggibonsi?
leonora (Gherardi), io non sono la persona giusta alla quale dover chiedere il permesso di esprimere opinioni, ci passerei giorni e notti intere a discutere e confrontarmi, proprio per questo sono mortificato dall’atteggiamento tenuto dai miei “avversari” in campagna elettorale, perchè una cosa è dirsi delle cose, anche brutte, ma nel rispetto della dignità dell’altro e accettando l’altro come parte avversa, altra cosa è delegittimare il tuo contendente non riconoscendolo proprio, non concedendogli la dignità di soggetto politico, cosa gravissima ti ripeto, espressa dal sig. Cannamela ragazzino irriverente che ancora deve imparare tante cose, prima di tutto l’educazione, e dal sig sindaco scaramelli che ci ha definito in più occasioni l’antipolitica. se te non lo hai fatto mi fa piacere vuol dire che personalmente e politicamente sei più educata.
C’è un paragone con differenziate non porta-a-porta? Vanno bene sistemi omologhi, ma un po’ più rispettosi della privacy e del servizio, tipo cassonetti a chiave.
Arieccolo il Baglioni che casca dal pero e si indigna per la nostra sferzante e offensiva dietrologia….in Italia come ben si sa la specchiata onestà degli amministratori è cosa rinomata quindi perchè farsi domande…nello specifico le percentuali parlano da sole. Il porta a porta di per se’ incrementa la differenziata a circa il 65%. L’eventuale ulteriore incremento con percentuali che arrivano al 90% nei comuni virtuosi è merito del Comune e dell’azienda di gestione dei rifiuti che informano e controllano. Chiusi quanto fa? Pare il 65 ma spero che gli amministratori mi smentiscano. L’altra sera a Report c’era la storia di un comune talmente virtuoso da aver dimezzatola tariffa della nettezza con una ditta tutta comunale, residuo indifferenziato sotto al 10% talmente di alta qualità da essere usato come inerte edilizio. I nostri amministratori (politici e amministrativi) SI INFORMINO E STUDINO. Quanto alle opinioni di Cioncoloni, preferirei sapere quelle di Scaramelli sulla gestione della nostra acqua di Chiusi che ad oggi è esattamente come Silvio (Berlusconi) vorrebbe per tutti!!!!
Per come la vedo io, può senz’altro.
Però dovrà pure accettare che altri le possano “rinfacciare” posizioni assunte dall’establishment al quale appartiene od ha appertenuto.
É sbagliato secondo lei?
Io rispondo per me e credo di non aver mai offeso nessuno, pero’ purtroppo ci sono state cose molto spiacevoli dette da entrambe le parti. Ho solo detto la mia opinione non ho offeso nessuno, posso ancora farlo?
“se si lavorasse insieme forse si raggiungerebbero risultati, così l’unico risultato che si ottiene è la guerra contro tutti, scusate ma francamente è così che si pensa di fare primavera? O primavera vuol dire un rapporto maggiore e indispensabile di collaborazione tra cittadini e amministrazione? Di collaborazione reciproca o di guerra?”
Bene Leonora (Gherardi) allora queste parole ricordale al capo del tuo partito a Siena tale Cannamela, che in campagna elettorale ha definito i componenti della Primavera di chiusi vecchi, rifiutati dalla politica e animati solo da spirito di rivalsa, o al sindaco di Chiusi che il tuo partito sostiene che ci ha definito l’antipolitica.
Adesso dobbiamo collaborare? bene sui referendum lo abbiamo già fatto e lo faremo ma almeno per quanto mi riguarda perchè personalmente ho sensibilità verso quegli argomenti.
A proposito di collaborazione, noi vecchi rifiuti rappresentanti l’antipolitica, vi torneremo utili quando ci verrete a chiedere i voti per mandare a casa berlusconi?
Signora Gherardi, se sono le domande che le mancano, nell’articolo ce n’è un ballino. Più che legittime, secondo me.
Per quanto riguarda la “malafede”, di certo chi ha attivato il meccanismo in Comune non si è né preoccupato di far partecipare la cittadinanza alla decisione, né tantomento a sollevare “a chi di dovere” quegli stessi dubbi che, ne sono certo, sono condivisi da molti cittadini. S’è limitato a dire “obbedisco”? Beh, ha agito male lo stesso ed un po’ di malafede se la merita…
Guardi che si sbaglia: l’articolo l’ho scritto come cittadino che:
1) non è legato a La Primavera. Posso avere una simpatia, ma devono ancora dimostrarsi;
2) difende i propri interessi. Quindi, se permette, il difensore lo faccio eccome.
La Primavera non c’entra granché con l’argomento dell’articolo, tant’è che non hanno ancora neanche affermato la loro intenzione di dare o meno una risposta a qualche interrogativo…
Luciano, se pensate di avere bisogno di immagini per proporre il tema dell’acqua oppure sulla sua ”etica e/o necessità, ditemelo che le cerco nel mio archivio.
Basterebbe chiederglielo. Ora sono anche antinuclaristi a sentire Bersani (aribenissimo).
Comunque queste polemicucce lasciano il tempo che trovano, preoccupiamoci non solo utilizzare tutti i mezzi a disposizione per informare la gente sull’importanza dei referendum, ma di organizzare anche qualche (almeno un paio) iniziativa pubblica sull’argomento.
I manifesti dovrebbero intanto già esserci, bisogna sentire MGBenicchi.
Io non so se hanno cambiato idea, io no e nemmeno il
mio partito, spero con tutto il cuore e per tutti noi che si raggiunga il quorum e che vinca il si
Vedi Leonora (Gherardi) la politica è altra cosa dalle schermaglie di posizione.
La Primavera non ha votato alcunchè ma da quel che mi risulta sono tutti favorevoli ai referendum. Se poi ci fosse qualche eccezione me ne stupirei ma fino ad un certo punto. L’importante è che la gente vada a votare perchè il primo obbiettivo è raggiungere il quorum, naturalmente.
Quando c’è stato da raccogliere le firme io ero in piazza col banchetto, se ben ricordi, ma degli attuali toui alleati non se n’è vista neppure l’ombra. Oggi pare abbiano cambiato idea. Benissimo, più siamo e meglio è.
auguro a tutti buon lavoro. Ma confermo che faremo il possibile per controllare. Nulla sarà più concesso “sulla fiducia”. La fiducia è finita, ora inizia il controllo democratico, che forse è meglio della cieca fiducia.
Si sono d’accordo, il referendum è una battaglia importante per tutti i cittadini
La domanda di Leonora (Gherardi) al “capo” dell’opposizione in consiglio comunale è legittima e sono sicuro che Giorgio (Cincoloni) chiarirà il suo pensiero. Credo, però, che la battaglia referendaria non debba identificarsi con le posizion i politiche e partitiche. Come secondo me dimostra l’intervento del vescovo Rodolfo è una questione di principio.
Non sarebbe male che il comitato referendario locale che è stato molto attivo nella raccolta delle firme (e al quale aderirei volentieri) debba riattivarsi il prima possibile..
Scusate, una curiosità, sono perfettamente d’accordo sui referendum tanto che contro la privatizzazione ci fu in consiglio un voto contro, il mio e potete controllare, ma mi sembra che quando fu chiesto cosa ne pensava la Primavera a Teleidea non mi sembra che Cioncoloni fu così nettamente a favore, forse ci sono anime diverse su questo, ripeto è solo una domanda
Certo i cittadini hanno diritto a dire la loro ci mancherebbe e a fare domande, il problema è che io da mesi non sento domande, sento insulti, sento malafede, sento qualc’uno che è sempre meglio di un altro e che comunque si deve ergere a difendore di non so che, Invece di fare il difensore, se si lavorasse insieme forse si raggiungerebbero risultati, così l’unico risultato che si ottiene è la guerra contro tutti, scusate ma francamente è così che si pensa di fare primavera? O primavera vuol dire un rapporto maggiore e indispensabile di collaborazione tra cittadini e amministrazione? Di collaborazione reciproca o di guerra? Chiedo
un’altro problema è quello degli orari, ora che arriva l’estate e qualche turista per chiusi lo vediamo, magari togliere i sacchetti dalle strade del centro storico prima di quanto avviene adesso non sarebbe male, ma questo probabilmente farà parte della ricetta per il rilancio del centro storico che il nuovo sindaco in campagna elettorale ha dichiarato di avere.
l’ha tenuta otto anni in tasca, magari se ora la tira fuori ci fa un piacere.
Quello che provoca ribrezzo a Baglioni io lo definirei semplicemente controllo democratico. Questa è una operazione più che legittima, anzi oserei dire doverosa, e spero che da ora in poi chi amministra, e anche chi esegue tecnicamente il deliberato degli amministratori, ci si dovrà abituare, perchè il vento sta cambiando e la gente si è finalmente decisa a tenere sotto controllo i propri interessi.
Andando sullo specifico, credo che le “zozzerie” paventate da Giampaolo Tomassoni da noi non avvengano, ma, solo se a uno dei nostri concittadini viene un dubbio vale la pena di verificarlo e renderlo noto. Un appunto alla attuale raccolta dei rifiuti lo debbo però fare.
1) perchè non è stata fatta una assemblea con i cittadini dove si dava la possibilità di fare domande e di istruirsi meglio sulle modalità di raccolta?
2) ci era stato detto che questa prima fase era sperimentale e avrebbe avuto bisogno di aggiustamenti. Bene tra le cose da migliorare terrei presente la necessità di una maggiore elesticità. Es. se uno non fa in tempo a mettere fuori l’organico se lo deve tenere in casa altri 2 giorni (che sommati ai 2 giorni precedenti fanno 4) e tenere avanzi di pesce in estate 4 giorni non è proponibile. Perchè non si mantiene un cassonetto, (magari solo uno) per quartiere per dare la possibilità a chi ha avuto un problema di smaltire l’organico? Ovviamente il problema non si pone per la carta e per la plastica. Per l’indifferenziato non saprei, ma forse ci vorrebbe un cassonetto d’emergenza anche per quello.
Le responsabilità di cui parlo nell’articolo sono ovviamente quelle relative allo stoccaggio temporaneo, non certo alla questione dello smaltimento nel suo complesso.
Eh, insomma. Non credo di essere l’unico a preoccuparsi tutte le volte che la PA annuncia di essere al lavoro per “trovare una soluzione” a qualche problema…
Guardi, sempre in questo blog si parla di referendum sull’acqua. Chissà come mai qualcuno ha sentito l’esigenza di proporlo, ‘sto referendum… Tanto per dirne una, eh.
Ma dato che è così contento delle modalità imposte, non potrebbe tentare di rispondere alle domande dell’articolo?
X Fabio Baglio
Io credo che Giampaolo (Tomassoni) abbia tutto il diritto di farsi queste domande legittime.
Purtroppo negli ultimi anni il problema è stato proprio quello di pensare innocentemente che tutti fanno bene il loro lavoro e che non ci fosse il minimo problema di essere fregati.
E’ giusto porsi queste domande perchè poi alla fine ce ne rimettono le nostre tasche… poi se la polemica risulta infondata meglio! Però non si può più continuare a tenere le brache calate!
Sono in completo disaccordo inoltre quando viene scritto “responsabilità che perlopiù non ci competono”!!
Sino a che non passerà nel cittadino, anzi direi negli abitanti, il concetto che l’ambiente ed il suo rispetto è una cosa che CI COMPETE, è inutile che facciamo i green anti nucleare!!!!!
E quando dico che ci compete, intendo che le nostre “competenze” non si fermano alla differenziazione ed al pagamento della spazzature, ma, (questa volta come cittadini), anche alla verifica della virtuosità della filiera del ciclo dei rifiuti.
Leggendo l’articolo mi è cresciuto un bel senso di ribrezzo, anzi direi nausea, il tutto, certo, mitigato dalle indiscusse doti satiriche del tommi.
Ma veramente pensa che ci sia tutta sta voglia di fregare il prossimo? Pensa che tutto quello che fà l’ente pubblico è merda e va “stanato”? Non pensa che un minimo di rispetto merita chi ha pensato queste soluzioni, e che le stesse hanno il loro senso logico in quelle determinate situazioni? Possibile che tutti siano così prevenuti e che il lavoro altrui è sempre sbagliato? Io penso che si possa fare sempre di meglio, ma non per questo quello che uno fà è necessariamente sbagliato a priori!
Finito la “filippica” 🙂 , per quanto riguarda il problema dei pannolini, va bene che oggi il problema non sono tanto le informazioni, ma l’abbondanza di esse, e da qui una necessaria cernita, ma nel foglio del calendario del porta a porta distribuito a tutti è indicato come fare per risolvere il problema.
Il problema vero è che prima si polemizza e poi (forse) ci si informa.