Il primo vero banco di prova per il nuovo sindaco sarà la definizione della giunta. Le voci che circolano parlano di un lavorio intenso e di diversi nomi. Diverse “cambiali” sono giunte a scadenza e dovranno essere onorate.
La prima sembra essere quella con i socialisti e riguarda il posto da vicesindaco. I nomi che con più insistenza vengono fatti sono quelli di Felici e Lucioli, anime diverse nel Psi. Ma anche di impatto diverso nel paese e nell’amministrazione.
Anche per gli altri assessorati si fanno dei nomi, ma è inutile dar dietro alle voci. Quello che appare chiaro è che non sarà possibile accontentare tutti, perchè, naturalmente, c’è la fila.
Già nel Pd ci sono malumori per l’esclusione dell’ala più riformista dal Consiglio comunale che dovranno essere messi a tacere con segnali espliciti. Non è escluso il ripescaggio di Simone Agostinelli (primo dei non eletti) attraverso la nomina di uno degli otto consiglieri di maggioranza ad assessore.
Ma, al di la della difficile matassa da sbrogliare, salta con evidenza agli occhi il fatto che non avendo voluto designare gli assessori prima del voto ci si è sottratti al giudizio degli elettori. E questa “scorrettezza” ha riguardato tutte le liste che si sono presentate alle elezioni.
Questo principio democratico non scritto, ma assolutamente da introdurre nei comportamenti di chi si rivolge ai cittadini per chiederne il voto, se nelle grandi città può creare obbiettivamente qualche difficoltà anche di ordine numerico, nei piccoli comuni nulla osta che venga rispettato e si dichiarino prima del voto i 4/5/6/ nomi destinati ad assumere incarichi in giunta. Le trattative ci sarebbero comunque ma il risultato sarebbe posto al vaglio delle urne.
In pochi ancora ci sentono da questo orecchio, e se non stupisce che tutti i politici siano i primi a rifiutare con fastidio questi ragionamenti, colpisce che non alzino la voce gli elettori.
Per capirci, se il Presidente della Toscana, Enrico Rossi, avesse annunciato prima del voto la designazione di Luca Ceccobao ad assessore ai trasporti avrebbe avuto (il semplice annuncio) un qualche impatto sul voto dei chiusini?