Chiocciole di cipolle, sedani farciti, mousse alla mortadella e al gorgonzola, pani ai tre colori, uova di quaglia, terrina di ricotta, insalata di trippa, risotto alla zucca ed altro ancora non sono solo squisite e raffinate delizie per il palato ma possono diventare mezzi originali di beneficenza e solidarietà.
E’ quanto avvenuto la sera di sabato 22 ottobre presso la Casa Olaio Villa Corneli a Palazzone in occasione della Festa d’autunno ideata, organizzata e sapientemente preparata dalla delegazione chiusina del Club del Fornello.
Sono state invitate circa 110 persone, al massimo quanto ne poteva contenere il locale, che in un piacevole clima d’amicizia e di liete conversazioni, hanno degustato le leccornie preparate dalle dieci signore del Fornello in un ambiente che parlava di colori autunnali e di tradizione contadina toscana. Il tutto annaffiato dal buon vino della nostra terra e da quella femminilità dal sapore antico che sa di accoglienza e buon gusto e che costituisce una peculiarità delle così dette “fornelle”.
Naturalmente il prezzo della cena è la beneficenza, fatta nel segreto, dagli ospiti che sono stati particolarmente generosi. Quanto raccolto, detratte le spese vive, è andato a beneficenza della Casa per minori “Il girotondo” di Chiusi, dell’ospedale pediatrico di Brasov in Romania e dell’assistenza riabilitativa ad un giovane delle nostre parti.
Non sembra vero ma il problema emergente di questo club è quello di trovare un locale che riesca ad avere caratteristiche di eleganza e originalità e sia abbastanza ampio per poter accogliere benefattori di ieri e di oggi, senza che nessuno si senta escluso. Nel 2012 la delegazione chiusina del Club del Fornello festeggerà 25 anni di vita vissuta in punta di piedi, con leggerezza, cordialità, buon gusto e partecipazione, tutta femminile, alle necessità del prossimo più variegato.
Caro Sorbera immagino comprenderai come a certi argomenti è difficile rimanere insensibili, soprattutto se si viene da qualche mese di insalate e petti di pollo.
Delle “proposte” a me ha incuriosito il dolcetto che è in bella mostra nel tavolo davanti alle signore.
Luciano, mi sembra evidente la tua tentazione di contattare le signore per ricette e assaggini :-); certo che a scorrere il menu che ha dato Marco viene più di una tentazione.
Marco, come si fa a farsi invitare? Quell’insalata di trippa da sola dovrebbe valere il viaggio a Palazzone …
E i nomi delle signore?