Non so cosa comunicherà questa sera il sindaco in Consiglio in merito al piano strutturale. Provo un senso di rassegnata stanchezza perchè purtroppo ci si muove come trent’anni fa, come se il tempo fosse passato invano. Ancora una volta lo sviluppo sinonimo di mattone.
La solita stanca cerimonia. Si prevede un’esagerazione per poi “combattere” con Provincia e Regione che, cattive, tagliano una parte di quelle previsioni e tradiscono la volontà locale.
Purtroppo ci si attarda in modelli che non hanno piu senso. La grande parabola dell’edilizia (soprattutto qulla delle abitazioni) è finita. Tutti ifenomeni che l’hanno determinata si sono definitivamente assestati: aumento dnella popolazione, diminuizione del numero di componenti del nucleo familiare, migrazioni interne, etc… Bisogna pensare allora a uno sviluppo basato su valori e parametri del tutto diversi. Oggi la risorsa da valorizzare è quella della conoscenza.
Sindaco ci dia retta, oggi è meglio pensare alla scuola piuttosto che rianimare un settore che se pur importante non potrà mai tornare ad essere come quello che abbiamo conosciuto in passato.
Bene. Allora chiedo a tutti consiglieri e cittadini: la partecipazionbe sulla quale dovrebbe basarsi la pianificazione in Toscana (leggi regionali 5/95 e 1/2005) non è stata a Chiusi una presa per il fondo schiena?
La lotta continua.
Il sindaco ha comunicato in consiglio comunale che l’ufficio del piano strutturale ha completato il lavoro e quindi è pronta la proposta definitiva dell’amministrazione comunale. Per mercoledì prossimo è stata convocata la conferenza dei capigruppo in cui ce la illustrerà e, se gli uffici faranno in tempo, ci consegnerà un dvd con tutti gli elaborati dopodiché la proposta verra resa nota ai cittadini publicandola sul sito del comune e convocando una nuova assemblea pubblica.