Grande successo per Pictures at an Exhibition, una mostra di giovani artisti locali tutta all’insegna della sperimentazione.
Curato dall’associazione culturale Uidù, l’evento si è inserito all’interno del forum della stampa locale indipendente “Cronache Italiane”,organizzato da Primapagina dal 27 al al 29 ottobre, all’interno della splendida cornice di Palazzo della Corgna, a Città della Pieve.
Il titolo della mostra è stato tratto dall’omonimo album di Emerson, Lake and Palmer, che a sua volta rappresenta la rielaborazione in chiave rock della composizione pianistica del 1874 di Modest Mussorgskij, dedicata ai lavori del pittore e architetto russo Viktor Aleksandrovic Hartmann, morto improvvisamente l’anno precedente a soli 39 anni.
Un album sperimentale dunque, come sperimentale è stata la mostra e come sperimentale è l’associazione stessa, nata solamente quattro mesi fa dalla presa di coscienza del profondo bisogno di creare spazi d’espressione reali per i giovani della zona. L’idea fondante di Uidù è essenzialmente quella di sviluppare una rete di connessione in cui far circolare idee, conoscenze e competenze, per trasformale in iniziative pratiche dove ognuno potrà trovare il proprio spazio d’espressione.
Pictures at an Exhibition ha ospitato i manufatti sartoriali di Alice Bucelli e le sculture di Niccolò Franceschini; le fotografie di Helena Coltellini, Carlo Pellegrini, Miriam Tomaciello, Marta Cioncoloni, Francesco Pagliai, Eugenio Scovacricchi e l’associazione Flashati Cinefotoclub; i corti realizzati dall’associazione SpeedArrow; i quadri di Regina Pianigiani, Biancaserena Bennati, Daniele Cateni, Simone Ragonesi e Paolo Scattoni.
Partendo dalla sezione fotografica, nella quale il bianco e nero andava sfumando verso i colori brillanti delle fotografie di reportage, alternandosi ai giochi di luce dei fotoritocchi e all’impatto delle saturazioni cromatiche, il percorso offriva un primo cambiamento sensoriale con la sala interamente dedicata alle video proiezioni, per poi concludersi con i contrasti figurativi dei quadri dell’ultima sezione. Una varietà di linguaggi significativa della varietà di contribuiti che possono dare i giovani alla società e accomunata dalla stessa voglia di esprimersi ed essere ascoltati.
L’associazione Uidù si scusa sia con gli artisti che con i lettori di Chiusiblog, per il fatto che non è stato possibile collezionare materiale fotografico della manifestazione, in quanto la lodevole e fervente vita culturale di Palazzo Corgna ha costretto gli organizzatori a smontare repentinamente la mostra per permettere l’allestimento del banchetto di Trasimeno Blues, in programma per la serata del 29.
Ad ogni modo, visto il grande entusiasmo dimostrato dai visitatori, da istituzioni varie (tra le quali l’amministrazione comunale di Città della Pieve) e altre associazioni, Uidù è fiduciosa nella possibilità di ripetere questa esperienza in tempi brevi ed invita già da adesso gli artisti che hanno collaborato all’evento, come tutti coloro che sono interessati e non hanno avuto modo di esporre, ad andare avanti nella propria opera creativa e tenersi pronti per i prossimi appuntamenti.
Per concludere, un ringraziamento particolare va a Marco Lorenzoni, che ha reso possibile lo svolgersi dell’evento, sicuramente uno dei più emozionanti e significativi tra quelli che questa giovane associazione ha organizzato fino ad ora.
Bellissimo, l’esercizio della pluralità dei linguaggi.
Felicemente 🙂 non ero in Italia, durante il periodo in cui si svolgeva la mostra e, quindi, mi sono perso qualcosa che, dalla descrizione di Marta, sembra davvero notevole.
Mi piace molto il lavoro che svolge UIDU, seppur riesca a seguirlo solo a sprazzi e, nonostante che in qualche occasione ci siamo trovati su valutazioni contrastanti
(penso a qualche differenza di valutazioni con Agnese – la Presidente -, o con Alice), resta fortissimo l’apprezzamento per la qualità del vostro impegno.
E’ sempre un piacere lavorare con i giovani… Le mostre/installazioni allestite a Cronache Italiane sono la dimostrazione che mancano più gli spazi e le occasioni che la creatività e la voglia di “mettersi in gioco” dei ragazzi che sono senza dubbio meno apatici e distratti di quanto si pensi. Ho visto belle cose nelle sale di palazzo Corgna e se da questa esperienza ne nasceranno altre sarà già un bel risultato… Alla prossima ragazzi..
Ero presente anch’io alla Mostra e mi scuso con i ragazzi UIDU per aver loro dedicato poco tempo.Ho passato in rassegna abbastanza velocemente a tutte le opere esposte e -non ostante caratterialmente sia abbastanza scettico e talvolta non lo nascondo anche un po’ ostico a forme di espressive ritenute da molti
”fuori binario”, ho dovuto constatare ricredendomi sulla genialità, competenza di interventi e modalità esecutive degli autori, tutti-nessuno escluso-.E’ spesso una lezione che riceviamo noi anziani carichi della nostra prosopopea di conoscere le vie attraverso le quali passa la verifica e la osservazione di quanto è racchiuso nell’arte espressiva. I giovani da questo punto di vista ci possono insegnare molto, se non altro la loro funzione essenziale di instillare in noi tutti, punti di osservazione diversi, lontani da quella prassi con la quale abbiamo guardato il mondo e ricavato spesso delle concezioni fallimentari, non solo riguardo all’arte, ma riguardanti la nostra sordità al modo di come si osservano gli eventi che ci sono vicini e che ci comprendono.
Una lezione di vita insomma, per parecchi,e li invito tutti a riproporsi in altri luoghi con le loro creazioni.Siamo noi ad averne bisogno, loro per fortuna hanno già la materia dentro.La devono solamente estrinsecare.Il vostro sforzo ed il vostro piacere creativo devono servire a tutti. Grazie !