Il consigliere della Primavera Cioncoloni, in un commento al mio articolo sulla Lunga notte dell’urbanistica fra l’altro scrive:
“Nella stessa riunione (il sindaco in una riunione dei capigruppo NdA) ci ha messo a disposizione per la consultazione il famoso documento inviato dal progettista e di cui io avevo fatto richiesta scritta. Si tratta di una relazione tecnica sulle linee programmatiche e dimensionali che ricalca, in linea di massima, quanto esposto dal sindaco nell’incontro pubblico tenuto al teatro Mascagni”.
Per chi non lo sapesse il “famoso documento” è quello inviato dal progettista incaricato Andrea Filpa protocollato l’8 agosto. In questo blog se n’è chiesta più volte la pubblicazione. Di fronte al silenzio del sindaco il 2 settembre ho fatto richiesta ufficiale e il 24 settembre ho ricevuto la seguente risposta:
“Gentile Sig. Paolo Scattoni, riscontrando la Sua richiesta di accesso ai documenti prot. n. 14564 del 2.9.2011, Le comunico che, avendo per oggetto una mera corrispondenza e non un documento amministrativo, la documentazione non rientra tra quelle per cui la legge n.241/1990 consente il diritto di accesso. Distinti saluti. Il Sindaco Dott. Stefano Scaramelli”.
La lettera è datata 23 settembre, il timbro di spedizione sabato 24 settembre. Grande tempismo, ovviamente non mi arriva per il dibattito al teatro del 26. Ma sorvoliamo. Ci sono invece due domande. La prima è rivolta al sindaco: “Come si può discriminare fra cittadini? Se un documento viene reso pubblico a uno su domanda non può essere negato su domanda ad un altro. Qui non c’entra nulla il fatto che l’uno sia consigliere e l’altro un semplice cittadino. Il primo ha il vantaggio della tempestività, ma non sulla natura dell’informazione.
La seconda domanda è invece a Cioncoloni e a tutti i consiglieri di minoranza che hanno il compito del controllo. Ma una domandina sulla discriminazione che un cittadino ha avuto gliela avete fatta?
Fatemi concludere con una raccomandazione: non eccedete con le riunioni dei capigruppo. Sono riunioni che non sono tracciabili (non c’è verbale) non sono quindi trasparenti.
Il sindaco precedente le faceva con i consiglieri di maggioranza e poi tutto in Consiglio filava liscio. Tanto poi, come hanno dimostrato le vicende successive, c’erano anche finti consiglieri di minoranza.
Oggi il nuovo sindaco ha sostituito quelle riunioni con quelle dei capigruppo. Insomma quando siamo d’accordo fra noi il Consiglio può essere anche una formalità. E allora si può anche concedere la pubblicazione del dibattito in Consiglio.
@Giorgio Cioncoloni. Ho letto il commento di Giorgio Cioncoloni dopo aver commentato quello della consigliera Fiorini e me ne scuso. Questa mi replica è comunque sullo stesso tema. In parlamento la riunione dei capigruppo riguarda esclusivamente aspetti procedurali. Non mi scandalizza comunque che si parli eccezionalmente anche di contenuti. Non si può però andare in Consiglio facendoriferimento a quei contenuti dandoli per scontati perché il pubblico non capirebbe. La pubblicazione dei verbali delle riunione (prima del consiglio ovviamente) può attenuare questo disagio. Non mi convince però la conclusione del commento di Cioncoloni: noi quella pubblicazione la chiederemo ma chissà se ce la concederanno. Non direi. A differenza del Consiglio ci si può rifiutare di partecipare a quelle riunioni. A quel punto si vedrà chi è contro la trasparenza.
P.S. Mi fa piacere sapere che c’è qualcuno che tornato alla politica attiva anche grazie a questo blog :-))
@ la consigliera Fiorini. Mi pare ovvio che prima o poi questa bozza debba venir fuori. Dopo tredici anni a pochi giorni dall’adozione!!
Il punto vero è se il sindaco può decidere a piacimento quando farla conoscere, dopo che in Conisglio ne aveva dichiarato l’esitenza per poi degradarla a mera corrispondenza.
Se la cosa debba essere ristretta a una questione di correttezza amministrativa (“se non ti va bene spendi qualche migliaio di euro e rivogiti al TAR”) o se invece debba essere anche una questione politica.
Alcuni amici mi dicono che non è questo il problema. Io invece dredo che lo sia perché la trasparenza è di fatto garantita dalle legge, la sua pratica è invece una questione politica.
Chiudo facendo anche a lei la richiesta fatta in uno dei commenti precedenti: non crede sia opportuno pubblicare sul sito del comune i verrbali delle riunioni dei capigruppo?
Quello che dice Paolo Scattoni sulla mancanza di tempo di chi legge o sulla incapacità di spiegarsi di chi scrive purtroppo è vero ed è il limite dei dibattiti che si svolgono con i mezzi informatici. E’ per questo motivo che mi sono sempre rifiutato, nonostante l’accusa di “antiquato” da parte delle mie figlie e di mia moglie, di avere un profilo Facebook. Il blog ho cominciato a frequentarlo per curiosità e poi mi ha preso a tal punto che è stata la causa principale del ritorno all’impegno politico. Ciò non toglie che il dibattito non è semplice perché molto spesso si legge durante il lavoro, tra un impegno e l’altro, e altrettanto si fa quando si scrive e quindi, non ragionando con la dovuta concentrazione, non c’è il tempo necessario per capire a fondo, causa anche la necessità di sintesi. Questo è spesso causa di malintesi o errate interpretazioni anche perché, non avendo un contraddittorio immediato, ciascuno pensa più a mettere a punto le proprie idee che a riflettere su quelle dell’interlocutore. Sto notando da un po’ di tempo che questo aspetto si riflette e condiziona anche i dibattiti faccia a faccia.
Venendo alla domanda sulla pubblicazione dei verbali delle conferenze dei capigruppo il problema è sempre lo stesso, noi la chiederemo, perché mi sembra una giusta esigenza, però deve essere chiaro che non possiamo essere responsabili della mancata concessione.
Ieri sera, almeno per quanto mi riguarda , il segretario comunale mi ha confermato che mi dara’ fotocopie cartacee delle relazioni e il dvd del Piano strutturale, lunedi alle ore 11.
Devo crederci perchè il sindaco nella riunione dei capigruppo lo ha confermato per tutti.
x Giorgio Cioncoloni. Non so se per mancanza di tempo di chi legge o per la incapacità di spiegarsi di chi scrive, ma le annotazioni di Cioncoloni non rispondono a quanto da me scritto e fraintendono.
Non ho mai scritto né alluso a una finta opposizione. Ho scritto che c’era nel consiglio precedente facendo riferimento ai “forzisti socialisti Felici” che alla fine sono in entrati in maggioranza, una finta minoranza dunque (spero che almeno su questo possiamo concordare). Questo del tutto marginalmente, scrivendo quello che accadeva in precedenza dove con riunioni di gruppo consiliare l’allora sindaco spengeva qualsiasi possibile dissenso.
Sulla gestione attuale scrivo invece che un eccesso di riunioni di capigruppo come camera di compensazione dei conflitti è pericoloso perché non tracciabile e poco trasparente. Mi è stato risposto che tali riunioni sono verbalizzate. Al che ho ribadito: “allora pubblichiamoli questi verbali!”. Questa era la domanda, se poi non si vuole rispondere su questo specifico punto lo si dica.
Certo che però uno deve essere indovino per sapere da che giorno il sindaco si degna di far “vedere” a tutti ciò che gli ha inviato il progettista.
C’è un annuncio in tal senso sul sito del comune?
Perchè prima che lo annunciasse Cioncoloni non l’avevo mai sentito dire.
E comunque resta il fatto che in quanto a trasparenza l’attuale amministrazione, tradendo completamente le promesse elettorali, continua a percorrere strade già viste in passato.
Caro Paolo Scattoni, se non fossi disponibile ad accettare critiche non starei a rispondere in continuazione perché più rispondo e più ottengo critiche. Dal momento che non sono masochista, le risposte che do non sono motivate da insofferenza verso le critiche, che riconosco sempre come legittime, ma, al contrario da spirito di trasparenza e di chiarezza anche se noto, con dispiacere, che qualche volta le critiche sono “a prescindere”. Chiarito che le critiche sono legittime e che vanno accettate quello che non è accettabile è che si metta sempre sullo stesso piano chi può solo chiedere e chi invece può e deve concedere ma anche questo ormai è scontato che faccia parte dei preconcetti e quindi non potrà mai essere smontato. L’allusione poi ai finti consiglieri di minoranza è scorretta e mi sembra che sia stata sempre smentita dai fatti e quindi non è degna di risposta. Purtroppo molto spesso si parla senza conoscere, o facendo finta di non conoscere, i fatti perché è più facile essere contro tutto e tutti, e quindi rimanere chiusi nelle proprie ossessioni, che sforzarsi di capire che cosa sta succedendo. La lotta di cui parla Paolo Micciché noi la facciamo sul campo, tutti i giorni, faccia a faccia e quindi è ancora più faticosa ma non ci pesa perché è una scelta che abbiamo fatto in piena consapevolezza e non ci tireremo mai indietro.
D’accordo con Paolo Miccichè: è una gran fatica, ma io contionuo a provarci.
A Giorgio Cioncoloni vorrei dire che so anch’io che ci sono organismi di controllo a cui appellarsi. C’è ad esempio il TAR che con qualche migliaio di euro e mesi o anni ti può dare ragione. C’è poi il il ricorso straordinario al Capo dello Stato che rispetto al TAR è almeno gratuito anche se non interrompe i termini. Il difensore civico, anche lui non proprio pie’ veloce.
Ma non è soltanto un problema di tempi ma di riconoscimento di dirirtti. Secondo me chi esercita funzione politiche di controllo dovrebbe essere sensibile più di altri al rispetto delle regole dello “stato di diritto”. Ma essendo una questione di sensibilità la cosa è soggettiva, ma come tale passibile di critica.
Per quanto poi riguarda la tracciabilità di quanto avviene in conferenza dei capigruppo fa piacere sapere che vengonom radatti i verbali che per essere utili al dibattito dovrebbero essere pubblicati sul sito del Comune.
Abbiamo chiesto, in più occasioni, anche la possibilità di mettere a disposizione il “famoso documento”. Il sindaco, probabilmente dietro consiglio legale, ha ritenuto che non rientrasse tra quelli soggetti a diritto di accesso però, alla fine, si è convinto, probabilmente in tempi successivi alla risposta data a Scattoni, a metterne a disposizione la sola consultazione a chiunque, consigliere o cittadino, ne faccia richiesta. Questo è quello che è successo. Chi ritiene che le procedure seguite non siano conformi alle leggi può sempre ricorrere alle autorità superiori. Quando c’è stato bisogno noi lo abbiamo fatto ed abbiamo ottenuto soddisfazione.
Per quanto riguarda le conferenze dei capi gruppo sono regolarmente verbalizzate dal segretario comunale.
Paolo Scattoni si dimentica che sulle vicende dell’accesso dei cittadini agli atti la “Primavera di Chiusi” ha fatto interrogazioni ed interpellanze di cui una relativa ad un fatto che lo ha visto diretto interessato.
Si dimentica anche che nello stesso commento da lui citato ho scritto che ci sarà un incontro pubblico con i progettisti del piano strutturale, cosa che avevamo chiesto con una mozione nel primo consiglio comunale e che abbiamo più volte sollecitato.
Quindi mi sembra che le domande le facciamo perché la trasparenza e la partecipazione attiva dei cittadini sono parte fondamentale dei nostri obiettivi.
Certo è che non possiamo essere responsabili delle risposte non date.
Assolutamente d’accordo sulla domanda da fare al Sindaco “Come si può discriminare fra cittadini?”.
Il Comune – come dice la parola stessa – non è un’Azienda privata, trattandosi anzi della famosa “casa di vetro dei cittadini” tanto auspicata in Campagna elettorale (vedi programma di SEL e tutte le litanie sulla “partecipazione”).
Sulla domanda posta al capogruppo Cioncoloni, mi risulta che l’osservazione da te auspicata sia stata fatta. Certo però che dover lottare tutti i giorni sui “fondamentali” con i rappresentanti di un Partito che si definisce Democratico, è proprio una bella fatica. Presenti esclusi….ovviamente.