Si fa presto a dire rivoluzione: regiostar in Valdichiana

di Paolo Scattoni

Ci risiamo con la propaganda. Ecco come tratta la notizia il giornale online sienafree.it:

Dal prossimo 12 dicembre, un treno in partenza da Chiusi fermerà soltanto a Torrita di Siena, Sinalunga e Asciano-Monteoliveto, per poi raggiungere Siena. Da Chiusi un treno partirà alle 6.45 con arrivo a Siena alle 7.50, mentre da Siena il ritorno a Chiusi è previsto alle 17,43 con arrivo alla stazione alle 18.48. Sono percorrenze competitive con il viaggio in auto, che da Siena molti preferiscono utilizzare per raggiungere la stazione di Chiusi, e salire su un treno in direzione Roma”.

Così chiosa la notizia nello stesso articolo il sindaco Scaramelli:

Riuscire a collegare Siena e Firenze in poco più di un’ora significa avvicinare Chiusi alle grandi città, dare impulso all’economia, al turismo, servizi efficienti a centinaia di pendolari. La nostra città in questo modo si conferma sempre più la porta di accesso della Toscana”.

Ma poteva mancare un omaggio all’onnipotente assessore regionale? Il compito al vicesindaco Sonnini:

una piccola rivoluzione ottenuta grazie a una saggia razionalizzazione dell’esistente. Interventi sulle linee oggi sono impensabili, ma evidentemente ci sono margini di miglioramento sull’esistente, nonostante il difficile momento. L’assessore Ceccobao lo ha dimostrato, dando una nuova opportunità al nostro territorio”.

E infine l’articolo procede con una frase assai preoccupante:

La strategia è dare risposte più mirate: minibus e trasporto su gomma al posto di treni costosi e semivuoti, treni veloci (che sono anche più economici) per i pendolari che vogliono raggiungere le città.”

Insomma la grande trovata del trasporto su gomma.

E allora, andando a guardare l’orario ferroviario oggi in vigore, la piccola rivoluzione non appare tale: c’è già un treno che partendo da Chiusi alle 10.43 arriva a Siena alle 11.51. Insomma ben 3 minuti in più rispetto ai “rivoluzionari regiostar”.

Allora prima di celebrare i fasti della piccola rivoluzione sarebbe più saggio aspettare la pubblicazione del nuovo orario.

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11 risposte a Si fa presto a dire rivoluzione: regiostar in Valdichiana

  1. lucianofiorani scrive:

    XMercanti. Come al solito, oltre a far propaganda per quelli che comandano da queste parti, si spacciano anche lucciole per lanterne.
    La diminuzione di una unità tra i capi stazione non significa automaticamente il declassamento ulteriore della stazione.
    Certo per l’occupazione e i malcapiatati ferrovieri saranno noie ma i treni non ne risentono in alcun modo.
    La stragrande maggioranza delle stazioni sono ormai in “telecomando”, per cui l’importanza non è più data dal numero di addetti alla circolazione ma dai servizi che vi si svolgono e dal numero dei treni che partono e arrivano.
    Il declassamento della stazione di Chiusi è già stato certificato da Rfi, che nel suo sito la equipara da anni a Fabro e (mi pare) Castiglion del Lago.
    L’allarme strobazzato oggi viene bene soprattutto per altri scopi. ‘Ca nisciuno è fesso, direbbero a Napoli.

  2. pmicciche scrive:

    Nel sito di Ceccuzzi segnalato da Giulietti si legge:
    “Una delle priorità…è quella del potenziamento dei servizi …sul ferro delle linee Chiusi – Siena – Firenze, riqualificando la stazione di Chiusi come snodo essenziale per il collegamento veloce con Roma. Lo scalo di Chiusi…può tornare ad avere il ruolo centrale che gli spetta come snodo fondamentale per il trasporto merci e come collegamento di livello nazionale per la posizione strategica che occupa.”
    Non si potrebbe che sottoscrivere parola per parola ma la domanda è: Ceccuzzi parla a titolo personale, come Sindaco di Siena, come corrente minoritaria del PD oppure a quale titolo? I cittadini possono e vanno coinvolti ma la politica deve parlare loro in modo chiaro: il treno è una risorsa per il futuro su cui investire oppure solo una opportunità di profitto, lasciando cadere le sue prerogative pubbliche e “democratiche”? Togliendo treni e allungando i tempi di percorrenza da Chiusi a Firenze e Roma, non è forse che si predica bene e si razzola male?

  3. Carlo Giulietti scrive:

    Diversi anni fa, ricordo un’assemblea al teatro Mascagni, in cui l’allora candidato alla presidenza della Provincia, presentò un programma nel quale, tra le varie proposte, indicò come prioritario il potenziamento della ferrovia Chiusi – Siena – Firenze, solo che non potendosi fare tutto l’intervento insieme,si sarebbe iniziato dalla tratta Siena – Firenze per poi proseguire immancabilmente sull’altro tratto..? Sono passati circa due mandati e mezzo, il primo impegno è stato mantenuto.
    Il secondo, evidentemente non è stato reclamato con il necessario convincimento da chi avrebbe dovuto, magari anche da noi cittadini, ma in primo luogo dai nostri rappresentanti. Se la linea fosse stata elettrificata, si fosse tolta la famosa ansa che allunga il percorso e magari si fosse fatto il raddoppio almeno in alcune parti, ora la situazione sarebbe diversa. Spero comunque che non si voglia veramente “abbattere il cavallo azzoppato anziché intervenire”; anche se più semplice sarebbe una prova di incapacità “medica” o meglio, politica!
    -La Siena – Chiusi, una tratta ferroviaria da rivalutare e da rilanciare-
    Tra le questioni infrastrutturali che Franco Ceccuzzi ha seguito con particolare attenzione nel corso della sua attività parlamentare c’è quella riguardante il miglioramento del servizio ferroviario sulla linea Siena – Chiusi… http://www.francoceccuzzi.it/wordpress/?cat=32

  4. pmicciche scrive:

    Regiostar ha un sapore antico, in fondo coerente con i tempi pre-bellici che stiamo “riconquistando” per raggiungere in treno sia Firenze che Roma, partendo da Chiusi.
    In fondo che cosa pretendiamo dal Sindaco di Chiusi ma anche dall’Assessore Ferroviere? Fuor di ironia, sono pedine marginali di scelte scellerate che personalmente imputo a questa Sinistra “digestiva”, in primis il PD, insieme ad una buona parte del suo lungo albero genealogico. Tenere lo strascico di questa neo-destra assai poco liberale – contrappuntandolo solo con una litania di mugugni – ha portato a queste conseguenze. E ora siamo finiti al “renzismo”, rispettabile ma certo un’altra cosa. “D’Alema, dì una cosa di sinistra”…ricordate?
    http://www.youtube.com/watch?v=zOVg4qwrugU

  5. Ogni lunedi mattina alle 5,42 alla Stazione di Chiusi (per andare a Milano) e ogni venerdì alle 19,13 a quella di Firenze (di ritorno da Milano) penso all’assessore dei trasporti della regione Toscana e al significato di quella sigla RV…

  6. marco lorenzoni scrive:

    Una compagnia aerea aveva pensato a “strapuntini” verticali con i passeggeri in piedi legati alle pareti… Per razionalizzare lo spazio… Quindi non stupisce che si pensi a bus urbani per gli studenti anche su tratte di 25 km…
    E’ il nuovo che avanza… Come i regiostar, ultima trovata per farci credere che i treni viaggiano in orario, quando invece è già tanto che viaggino e si fermino alle stazioni…

  7. luca scaramelli scrive:

    siamo in mano a degli irresponsabili invasati dalla propaganda, ci spacciano una colata di cemento su una collina come il volano per il futuro di chiusi, il peggioramneto di un servizio come la rivoluzione nei trasporti e quel che è peggio il popolino gaudente applaude, o al più se ne infischia.

  8. Daria Lottarini scrive:

    Anche io credo che sarebbe opportuno aspettare la pubblicazione dell’orario. Trovo preoccupante ugualmente la soluzione del trasporto su gomma. Un chiaro segnale per sostenere e favorire il treno deve venire dalla politica, mi sembra che non ci creda più nessuno, se non quei poveri cittadini che ne pagano le conseguenze tutti i giorni.

  9. lucianofiorani scrive:

    A parte il fatto che i “regiostar”, come fu spiegato sul poro blog, non esistono, l’unica rivoluzione a cui stiamo assistendo da anni è quella della soppressione dei treni del servizio locale (quelli per studenti e pendolari).
    Ci vorrebbero far credere che stanno inventando l’acqua calda: sopprimono le fermate e si riducono i tempi di percorrenza.
    Se il treno di cui si parla nell’articolo non fermasse neppure a Torita, Sinalunga e Asciano impiegherebbe un po’ di minuti di meno per raggiungere Siena, ma chi glielo va a spiegare poi in quei comuni che il servizio si velocizza?
    Anche le frecce rosse sono veloci ma noi ormai le vediamo solo sfrecciare da lontano sulla direttissima. Possiamo dirci contenti per questo?
    Il fatto vero è che le ferrovie non hanno più alcun interesse per il trasporto locale che peggiora continuamente mentre dalla regione vorrebbero farci credere che senza investire un centesimo stanno migliorando il servizio. Ma chi il treno lo usa sa come stanno veramente le cose.

  10. una rivoluzione si prospetta forse anche per il trasporto pubblico per gli studenti con il bus verso Montepulciano? giovedì scorso è stata provata una corsa con il bus urbano, i ragazzi tutti in piedi 🙂

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