3/2/2018 Corriere di Siena
ACEA spazza via l’incubo centro carni
di Susanna Guarino
Chiusi – Un incubo durato 37 anni: così tanto è rimasto abbandonato il Centro Carni di Chiusi e tutta l’area circostante. Tre giorni fa il Comune di Chiusi ha completato l’iter per la vendita dei terreni alla holding Acea Ambiente srl. Sono stati necessari mesi e mesi di trattative, ma il sindaco Juri Bettollini adesso tira un sospiro di sollievo. I progetti sono ambiziosi ed ora tutto quello che serve sembra essere un po’ di pazienza.
Piano regolatore “In questa area industriale il piano regolatore consente la costruzione di 12mila metri quadrati di superficie per attività industriali e 2mila metri quadrati residuali da destinare ad uffici ed attività commerciali finalizzate all’attività industriale – spiega Bettollini. – Sorgerà, mi auguro, uno stabilimentoche porterà occupazione e investimenti nel nostro territorio. Dobbiamo attendere la progettazione, ma quello che l’amministrazione chiederà a questa importante holding è di raggiungere obiettivi di miglioramento dell’area”.
La ricovensione E spiega: ” Su quella zona abbiamo già una situazione che necessità di massima attenzione, perchè c’è un impianto grandissimo di depurazione che tratta 70mila tonnellate di rifiuti di acque reflue anche di prodotti industriali. Noi vorremmo dare come obiettivo di miglioramento il fatto che non si trattino più prodotti chimici, pergolati, ma solamente prodotti biologici, quindi utenze domestiche”. Una riconversione totale quindi. “Chiederemo – prosegue Bettollini – che questo impianto sia riconvertito in uno solamente di reflui biologici, e su questo principio sarà realizzato uno stabilimento che trasformerà i rifiuti biologici in bio lignite, quindi carbone biologico, che ha due qualità, la prima, quella di maggiore qualità destinata a prodotto combustibile, e quella di minore qualità a fertilizzante per terreni agricoli”.
Posti di lavoro “Il processo industriale provocherà anche un processo occupazionale, con 20 posti di lavoro full time importantissimi per il territorio. Inoltre un corrispettivo al Comune di 2milioni e 525mila euro”.
Le richieste Acea non scherza e sul territorio chiusino a intenzione di fare le cose in grande: “Ci ha annunciato investimenti dai 28 ai 30 milioni di euro su quell°area, non solo per costruire lo stabilimento ma anche per tutti i miglioramenti che sono obbligo nel piano regolatore: il miglioramento per la messa in sicurezza idraulica di tutto il comparto industríale (non solo quello che hanno acquistato) che ha un vincolo di esondazione.
E questo intervento sarà risolutivo perchè chiederemo di realizzazione una vasca di espansione che costa circa un milione, con la quale metteranno in sicurezza tutta l`area industriale di Chiusi. Questo vogliamo che sia nel progetto”.
Ma non basta: “La seconda cosa è la bonifica, con demolizione delle strutture esistenti, con lo smaltimento dei materiali presenti nel Centro Carni come ad esempio l`amianto, e la ripulitura di tutta l`area. Terzo miglioramento richiesto è quello dal punto di vista ambientale con una serie di opere migliorarive che riguardano tutto il contesto del verde e il miglioramento della percezione ambientale ed estetica della struttura”.
“Per il nostro territorio – dice Bettollini – è una grande oppurtunità ma è in atto anche un momento di discussione tra maggioranza ed opposizione. Quest’ultima pretestuosamente sta cercando di sminuire il lavoro il valore di quanto fatto. Eppure si sta risolvendo un problema che a Chiusi esiste da 37 anni. Oggi noi, se le nostre intenzioni vanno in porto, vorremmo migliorare la situazione attuale, miglioreremo l’area e porteremo occupazione. E a chi dice che l’occupazione è poca rispondo che sono 20 posti di lavoro completamente nuovi”. Ma l°attenzione per quello che la Acea farà, assicura il sindaco, non manca. “Da parte dell’amministrazione comunale c`è grande attenzione perche comunque quello che sorgerà e uno stabilimento industriale e deve essere un investimento che si conforma a tutte le norme non solo comunali ma regionali e nazionali. Pareri Arpat, pareri Asl, pareri della Regione devono essere favorevoli. Questo è un progetto anche sostenuto con forza dall`assessorato all’ambiente della Regione Toscana. Tutto questo e quello che ci siamo riproposti ma non nascondo che c’è un percorso burocratico da fare enorme e i tempi ipotizzati sono di circa 33 mesi”.
Ma aspettare può valere la pena quando la contropartita e importante: “ll corrispettivo del Comune sara pari a 2 milioni 525 mila euro ed e stata concertata la destinazione con sindacati e categorie economiche. Abbiamo detto che il 20-25% sara utilizzato per riduzione di indebitamento, Facendo calare il peso dei mutui. ll resto sarà destinato a opere di investimento ed acquisti come ad esempio uno scuolabus. E io – conclude il sindaco – ho preso un impegno in consiglio comunale che prima di portarlo all`approvazione effettuerò una verifica con tutti gli enti”.