Stazione di Chiusi. OpzioneZero chiede un incontro al PD regionale

di Paolo Scattoni

Ieri l’associazione OpzioneZero ha fatto pervenire al segretario regionale PD Emiliano Fossi il seguente messaggio

“Egregio Onorevole, l’associazione Opzione Zero si rivolge a Lei nel suo ruolo di Segretario regionale del PD toscano.
Opzione Zero è un’associazione che ha come scopo quella della valorizzazione della stazione ferroviaria di Chiusi Chianciano Terme, creata più di un anno fa, ma che rappresenta l’ultimo passaggio di un impegno ultradecennale che ha visto la partecipazione di molti cittadini dei due versanti toscano e umbro. Opzione Zero ha esperito uno studio critico sulla possibile creazione di una stazione sulla linea direttissima che a nostro avviso si configura
come un enorme spreco di risorse pubbliche e un peggioramento del sistema ferroviario locale sempre più soggetto a considerevoli tagli.
Nel tempo la sua azione si è intensificata con molte iniziative (raccolta di più di 4000 firme, confronti pubblici, iniziative sul campo, ecc).
Uno degli obiettivi che Opzione Zero persegue è quello dei miglioramento dei collegamenti ferroviari e stradali fra Perugia e Siena con Chiusi.
 Per la nostra associazione sarebbe importante poterla incontrare  per comunicarle, anche sinteticamente, su quanto da noi elaborato.
In attesa di un suo cortese riscontro la ringraziamo”.
 

L’esperienza ci dice che non sarà facile ottenere l’incontro richiesto. Pesano elementi positivi e negativi. Fra i positivi c’è l’impegno di Fossi da Sindaco di Campi Bisenzio insieme ad altri sindaci contro la costruzione di circa duemila metri di pista per l’aeroporto di Firenze sul parco della piana. Quel caso aveva molte analogie con quello della stazione a Creti. A pesare per una risposta negativa o una mancata risposta alla richiesta di OpzioneZero ci sono invece alcune sconsiderate prese di posizione in ambito  PD. C’è infatti stato il voto all’unanimità (compresi i consiglieri PD) su una mozione per Creti del Consiglio Comunale di Siena. La consigliera regionale PD Anna Paris si è spesa e si spende in tal senso. Il professor Stefano Maggi ugualmente, ignorando la entrata in vigore di un nuovo regolamento europeo che nuove stazioni come Creti non le consente.L’imbarazzo di Fossi lo posso immaginare.

Più chiaro sembra essere il percorso del PD in Umbria. Fra poche settimane si voterà per il rinnovo del Consiglio Regionale. Su Creti c’è l’impegno del ministro Salvini. L’alleanza dei partiti del centrosinistra insieme a movimenti civici riuniti nel cosiddetto “Patto Avanti” hanno molti argomenti per rifiutare la scelta e sarebbe bene che quanto richiesto al segretario PD toscano venisse ugualmente richiesto al segretario PD umbro Tommaso Bori affinché finalmente quanto richiesto per la Toscana trovasse ascolto anche dal PD umbro

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4 risposte a Stazione di Chiusi. OpzioneZero chiede un incontro al PD regionale

  1. enzo sorbera scrive:

    Invidio la tua ferrea fiducia nella capacità deterrente delle normative. Spero che tu abbia ragione. Purtroppo, i comportamenti dei nostri politici, quando gli comoda, sono spesso più inclini ad infrangere che non a rispettare le regole. Nel caso di disposizioni europee, poi, che, se disattese, comportano sanzioni pecuniarie, prevedo un grandioso “chissene…” (per quanto pesanti, le sanzioni europee non le pagano quelli che le disattendono ma il pantalone nazionale, cioè noi). In questo caso c’è la speranza che i fondi necessari, proprio perché l’opera sarebbe in contrasto con il regolamento, non saranno erogati. Però, mai dire mai. Piangono sempre miseria per sanità, scuole, cultura e poi si trovano i miliardi per gli armamenti per l’Ucraina. Sulla stazione, mi aspetto un lampo di genio da un momento all’altro.

  2. carlo sacco scrive:

    X Sorbera.Sono anni che và in onda tale ambiguità,ma anche e soprattutto rispetto ad una politica più generale.Ed allora di fronte ai problemi che ci si prospettano nel nostro territorio credo sia molto risibile e ipocritamente fuorviante il fatto che si dica che tale partito sia un partito libero dove ognuno possa esprimere la propria idea,perchè al contrario dimostra di essere un ”partito-supermercato” dove ognuno acquista la merce che vuole.Una delle più grandi responsabilità che un partito di massa può assumere di fronte ai propri elettori è proprio riguardo a tale dualismo che poi è un fatto di pura facciata e che nuoce anche allo stesso partito.Un fatto di pura facciata perchè distoglie i suoi elettori da un processo che esigerebbe unità ed il marciare tutti in un unica direzione.Non è così evidentemente che avviene e questo è un problema insuperabile nelle genesi di un partito di massa e difatti sono evidenti i problemi che incontra,ma è tipico dell’eredità formativa di chi pensava di unire le istanze di due basi a diversa formazione.Ho creduto anch’io nei primi momenti formativi di tale partito ma nel tempo mi sono reso conto che l’omogeneità di quel pensiero formativo iniziale era una pura illusione ed il tempo lo ha dimostrato. Ciò che potrebbe cambiare le cose ed invertire la rotta è il contributo dell’associazionismo di fronte ai problemi che ci si presentano nel nostro territorio anche in quest caso che discutiamo.

  3. pscattoni scrive:

    Il PD tosscano non può essere incerto su Creti e insistere per una presa di posizione chiara può aiutare lo stesso PD toscano ad uscire da una situazione imbarazzante. Ora c’è un regolamento della UE che non consente ambiguità.

  4. enzo sorbera scrive:

    Infatti. Premere sul PD umbro ha più senso che non lavorare sul versante toscano, ancora incerto su Creti, e con l’opzione aperta su Rigutino. Avrei contattato Fossi solo dopo aver ottenuto l’appoggio degli umbri. Nel caso di rifiuto di incontro da parte di Fossi, sottolineare (strillando) il comportamento contraddittorio (e autolesionistico) del PD. Il lavoro dei comitati deve giocare sulle possibili contraddizioni e metterle in evidenza: com’è che lo stesso PD a Siena gioca con la maglia di Salvini E in Umbria con la maglia di Chiusi?

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