Un piano per l’assistenza degli anziani

di Daria Lottarini consigliera comunale

L a maggior parte di noi si è trovata nella vita ad affrontare una situazione di assistenza ad un familiare anziano o con problemi di disabilità. E ognuno conosce le enormi difficoltà che si incontrano, perché, nonostante i servizi offerti dalle istituzioni socio- sanitarie, la maggior parte del lavoro di cura continua a restare a carico delle famiglie. Con tutte le implicazioni che si ripercuotono nei vari aspetti della vita familiare, personale e lavorativa. 

Penso che sia necessario ragionare su alcuni aspetti che meriterebbero una maggiore attenzione e intervento, sia da parte delle istituzioni, enti territoriali e associazioni che si occupano di assistenza.

Il ricorso ad assistenti fissi e conviventi, i cosiddetti badanti, spesso diventa una scelta obbligata, ma si tratta di un servizio quasi completamente privo di organizzazione e non in grado di offrire un’assistenza qualificata. Quando si presenta il bisogno è necessario affidarsi al passaparola o a qualche agenzia, che comunque non è in grado di garantire personale qualificato.

Ecco, penso che sarebbe importante portare avanti progetti per la formazione qualificata di questo personale, andando anche a costituire un punto di riferimento certo, strutturato e affidabile per chi ha bisogno. Provando anche ad offrire delle prestazioni con turnazioni, in modo da rendere il servizio più efficiente per chi lo riceve e meno gravoso per chi lo svolge.

Sono certamente consapevole delle complessità di cui tener conto nell’organizzazione di un siffatto tipo di assistenza, e del fatto che sia necessaria un’interazione tra i vari soggetti a vario titolo coinvolti. Come sono consapevole dell’investimento economico necessario.

Ciò non di meno credo che gli sforzi in questo settore gioverebbero alla qualità della vita delle persone che esprimono il bisogno, ma anche di coloro che ne hanno cura.

Ritengo inoltre indispensabile avviare un ragionamento sulla realizzazione di alloggi sociali o condomini   assistiti, per permettere agli anziani di vivere autonomamente, per continuare a mantenere i propri ritmi di vita in un contesto adeguato, fornendo supporti esterni.

E sempre più alto il numero della popolazione anziana che non può contare su una rete parentale di assistenza, non possiamo sottrarci al compito di rispondere a queste pressanti esigenze.

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2 risposte a Un piano per l’assistenza degli anziani

  1. enzo sorbera scrive:

    E’ un post pieno di indicazioni utili. Condivido l’idea di aggiornamenti del personale che si occupa degli anziani e sarei ancora più “radicale” rispetto all’idea degli alloggi sociali: potremmo vederla come un’opportunità per ripensare, ad es., al centro storico come zona da riqualificare “a misura di anziano”. Questo significherebbe anche uno sforzo per ripensare le unità abitative e il loro recupero, oltre che la questione della circolazione dei veicoli (che non si è risolta con la ZTL). Inoltre, la riflessione sulla dimensione sociale del “problema anziani” potrebbe finalmente uscire dalla soluzione individuale (le singole famiglie si caricano di un problema che spesso, anche economicamente, è più grande di loro) per diventare questione condivisa. E’ un nodo che dovrebbe essere centrale per una nuova alleanza.

  2. pscattoni scrive:

    La proposta di Daria (Lottarini) è da condividere. Nel post precedente su chiusiblog tentavo di mettere in evidenza alcuni temi che dovrebbero essere oggetto di trattativa per un’ipotetica alleanza elettorale sul modello umbro. Questo posto da Daria è sicuramente da considerare.

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