Troppo presto pensare alle prossime amministrative a Chiusi?

di Paolo Scattoni

Quello che colpisce (almeno  il sottoscritto) l’assenza di un dibattito per le prossime elezioni amministrative del 2026. Alle elezioni regionali fra meno di cinque mesi probabilmente si assisterà sia a destra che a sinistra alla costruzione di coalizioni decise come sempre senza coinvolgere gli elettori potenziali. Non sembra che ci siano le condizioni per ripetere a sinistra quanto fatto per l’Umbria. A destra si sentono voci altrettanto preoccupanti come la possibile candidatura del generale Vannacci le cui conoscenze della realtà toscana sono tutte da scoprire.

Nel 2021 a Chiusi furono tentate coalizioni che si dissolsero molto presto. Una lista di opposizioni fu il tentativo di Chiusi Futura. Dopo poche settimane dalla proclamazione  dei risultati il candidato sindaco Massimo Tiezzi si dimiise. Era (ed è) conosciuto per marcato orientamento di sinistra. Le sue dimissioni portarono in Consiglio Francesca Capuccini, sino ad allora conosciuta come militante attiva della Lega. La motivazione di Tiezzi era dovuta alla inibizione al voto su una mozione della maggioranza a favore dello scioglimento del partito neofascista Forza Nuova. Nel suo comunicato Tiezzi riconobbe l’impossibilità di convivenza “diverse anime ideologico-culturali esistenti”.

Ancora più clamoroso fu il fallimento della maggioranza per Sonnini sindaco costruita su un “campo largo” ante litteram.  Via via si sono dissociati gli aderenti al M5Stelle, Socialisti, e Possiamo. Questi ultimi che avevano avuto un discreto successo con le preferenze tanto da avere due eletti consiglieri (Lottarini e Magnoni),poi di fatto passati all’opposizione.

Le dinamiche descritte non hanno certamente giovato al governo locale.C’è allora da capire come intendano orientarsi le diverse forze politiche  nella formazioni di eventuali coalizioni. Ormai non esistono risultati sicuri come era un tempo per il PCI a Chiusi. Molti sono i temi che se al momento possono essere trattati con auspici generici, dovranno essere approfonditi nella formazione dei programmi delle coalizioni. Regionali in umbra insegnano.

Chiusiblog è una piccola realtà, ma nel suo piccolo è a disposizione.

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3 risposte a Troppo presto pensare alle prossime amministrative a Chiusi?

  1. carlo sacco scrive:

    Ritengo che prima di quella data molta acqua sarà passata sotto i ponti,acqua di tutti i generi,intendendo che gli avvenimenti probabilmente sulla scena internazionale influenzeranno anche il voto locale,poichè i partiti che adesso sono all’opposizione del governo centrale lotteranno per non sfaldarsi ancora di più di quanto siano sfaldati adesso.Forse sarà la volta che un voto di opinione politica internazionale influenzerà più di altre volte quello della politica locale poichè le estremità politiche tenderanno da una parte a congiungersi e chi stà nel mezzo sarà costretto a gettare molto di più di adesso la maschera.In questa turbolenza probabilmente assisteremo alla centralità che tiri le fila della propria eterna politica per non aprirsi al nuovo,se nuovo ci dovrà essere,ma su questo nutro molti dubbi poichè ormai le parti a confronto hanno assorbito tutte la loro vernice che non c’è più dentro al secchio.Credo francamente che assisteremo a livello locale ad una fuga ed ad un ulteriore disimpegno poichè se il nuovo della politica della quale ci sarebbe bisogno in maniera decisa lascerà alle segreterie dei partiti gli indirizzi delle priorità su cui convergere e la cosa avverrà come è stato ormai da anni osservato che ci sarà un disimpegno ancora più allargato,aspettiamoci anni ancora più bui nei servizi e nei costi da sostenere.Che su tale progressione vi possa essere un punto di rottura al momento ci credo poco. Decrescita infelice!

  2. pscattoni scrive:

    Mi scrive la segretaria dell’unione comunale del PD Simona Cardaioli: “Le prossime amministrative a Chiusi saranno nella primavera 2027. Posticipate per tornare a votare nella primavera. L’ultima volta abbiamo votato ad ottobre per il covid.
    Per le regionali ancora non sappiamo di preciso quando andremo al voto però sì, dobbiamo cominciare a parlarne”.
    Le nuove date sono contenute in una circolare https://www.anci.it/wp-content/uploads/2024/12/circ-dait-083-servelet-06-12-2024.pdf

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