di Rita Fiorini Vagnetti
Carissimo amico rag. Orfeo
Una lettera molto sentita e commossa di una cara amica di famiglia. Oggi è un giorno di malinconica tristezza, con te ci lascia un importante amico di una vita, di quella che hai vissuto anche con l’ amico Leo.
Due figure di una realtà che hanno saputo ben rappresentare con la loro incisiva presenza, con la loro fede, l immagine di un paese vivo, gioioso in tutte le sue manifestazioni
Iniziando dalla messa a Chiusi Scalo, la domenica mattina, per terminare in una passeggiata a tre, amico Mencaglia compreso, lungo il corso. Arrivare davanti al giornalaio di angolo, fermarsi ed intrattenersi fin all’ora di pranzo, sviscerando tutti gli argomenti afferenti alle sorti del tanto amato Chiusi
Non potevate fare molto ma il vostro contributo di idee, pur politicamente forse un po’ distanti, erano preziose perché genuine, oneste, senza interessi personali se non quelli legate alle proprie professioni, vissute sempre con onestà e trasparenza
Grande e vorrei dire quasi unico imprenditore, hai costruito un “impero” in un paese che aveva tante potenzialità ma che aveva bisogno di persone determinate, costruttive, vorrei dire, lungimiranti e creative come tu eri!È tu lo eri sempre con il sorriso, con il tuo lento ma svelto camminare che incuteva sicurezza e speranza
In molti avvenimenti importanti della nostra vita familiare sei stato presente e propositivo. Uno dei nostri testimoni di nozze in una splendida giornata romana hai dato un senso, un input ad un ‘unione di due giovani che avevano scelto di intraprendere un percorso, un salto nel buio, un passaggio da Roma a Chiusi con tante incertezze e tanti imprevisti
Tu però con la tua eloquenza, la tua competenza e la tua sensibilità non ci hai mai abbandonato. Anche in qualche momento di inevitabile disagio hai saputo placare gli animi, incitandoci a superare tutto ciò che avrebbe potuto turbare la serenità della coppia.
Caro amico negli ultimi tempi a volte siamo riusciti a sentirci per telefono e ci siamo un po’ raccontati. Ti avevo promesso di riuscire a venirti a trovare, cosa che per una serie di circostanze, non è stato possibile, te ne chiedo scusa così come chiedo di perdonarmi per non essere stata presente il giorno della tua festa, al patriarca.
Anche allora non mi è stato possibile! Però ne abbiamo parlato più volte e dai racconti orgogliosamente da te esposti, è stato come se fossi stata con te a festeggiarti e a congratularmi per i tuoi innumerevoli successi . Qualche volta ci siamo incontrati negli uffici del comune, tu sempre impegnato fino alla fine per risolvere problematiche di lavoro, io “anima in pena” per aggiornamenti sullo “stato di salute” del paese, affettuosamente uniti in un abbraccio di solidale amicizia.
Il paese ti deve molto, e nessuno potrà dimenticarti, io, in particolare, conserverò nel mio cuore un ricordo, un affetto, una riconoscenza
Grazie per tutto ciò che hai prodotto per Chiusi, senza interruzioni, né incertezze, né luoghi comuni, ma spontaneamente e, vorrei dire, in prima posizione, quasi in trincea. Oggi saresti stato veramente importante per dare suggerimenti per la risoluzione di alcuni seri problemi,p.e, la ferrovia, l occupazione, il rilancio dell’economia, solo per citarne qualcuno.
Ma non è questo il momento di approfondire certi argomenti. È solo il tuo momento ma vorrei aggiungere
“Ci manchi e ci mancherai”
Anche per me i ricordi sono tanti. Orfeo era amico di mio padre sin dagli anni’30. Le nostre famiglie si sono frequentate sin dagli anni ‘50. Si parlava spesso. Io ho bisto crescere Simonetta e Paola.
Sulla sua figura di imprenditore e l’impegno per la comunità locale ho già scritto in occasione del suo centesimo compleanno ( https://www.chiusiblog.it/?p=38410 ) . Ma per capire il suo impegno vorrei ricordare a 102 anni ha voluto aderire al comitato per la valorizzazione della stazione ( https://www.chiusiblog.it/?p=41033 )